Viaggio alla scoperta dei 7 condomini più straordinari al mondo: una lista imperdibile!

Laserwall ha messo a fuoco alcuni dei condomini più stupefacenti sia in Italia che nel resto del mondo, invitando a esplorare un nuovo modo di “abitare”. Questa selezione non è solo una lista di edifici, ma una vera e propria celebrazione dell’innovazione architettonica e delle pratiche sostenibili che caratterizzano le metropoli contemporanee. Dai grattacieli avveniristici alle strutture più tradizionali ma creative, ogni condominio racconta una storia unica, trasformandosi, così, in vero simbolo della cultura e dell’identità del luogo in cui risiede.

Nella splendida Malmö, in Svezia, il Turning Torso svetta come un faro d’innovazione architettonica. Questo grattacielo, progettato dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava, è molto di più di un semplice edificio; è una manifestazione audace di un’architettura neo-futurista che ha cambiato il panorama della città scandinava. Inaugurato nel 2005, il grattacielo non è solo il più alto della Scandinavia ma anche un simbolo della modernità. Le sue linee curve e la rotazione di 90 gradi fino alla sommità offrono un effetto visivo che ricorda il movimento del corpo umano. È un esempio perfetto di come la forma può dare vita a una nuova interpretazione dello spazio urbano.

Pensato per alloggiare circa 150 famiglie, il Turning Torso non è solo audace nell’aspetto, ma anche un eccellente modello di sostenibilità. In effetti, l’edificio è alimentato al 100% da fonti rinnovabili, riducendo significativamente la sua impronta ecologica. Per ogni unità abitativa, è stato realizzato un sistema di smaltimento delle particelle organiche, promuovendo abitudini di vita più sostenibili tra i residenti. Inoltre, al 43° piano, i proprietari possono godere di una sauna e di un centro fitness, rendendo questo grattacielo non solo un luogo dove abitare ma anche un ambiente per vivere bene.

Cube houses: un villaggio di case cubiche

A Rotterdam, un’idea innovativa ha preso forma in questo complesso di abitazioni noto come Cube Houses, progettato dall’architetto Piet Blom. Queste curiose costruzioni non sono semplici condomini, ma una fantasia architettonica che ha creato un “villaggio urbano”. Ogni casa, essendo cubica e posizionata su una base esagonale, rappresenta un albero; insieme, queste abitazioni sono strategicamente organizzate per simulare una foresta, creando una connessione unica tra abitazione e natura.

Le Cube Houses non solo offrono spazi abitativi insoliti, ma hanno anche reso possibile la realizzazione di un arredamento personalizzato, a causa delle loro pareti inclinate di 54,7 gradi. Questo design peculiare ha senza dubbio rappresentato una sfida ingegneristica, poiché è posizionato sopra una delle arterie stradali più trafficate della città. Non manca, tuttavia, la possibilità di scoprire di più su questa originalissima architettura visitando il museo Kijk-Kubus. Qui, i visitatori possono entrare in una delle case cubiche e apprendere le fasi che hanno portato alla creazione di questo straordinario complesso abitativo.

Bosco verticale: una nuova vita per Milano

Milano ospita uno dei progetti di riforestazione urbana più notevoli: il Bosco Verticale. Con le sue torri di 80 e 112 metri, questo complesso non è solo un’opera architettonica, ma anche un esperimento in cui il verde e il cemento si intrecciano in un abbraccio perfetto. La peculiarità di questi condomini è la presenza di 800 alberi e circa 20.000 tra piante perenni e arbusti, rendendo gli edifici un’oasi naturale nel cuore di una metropoli caotica. Questo spazio verde ha attirato non solo persone da tutto il mondo, ma anche diverse specie animali, contribuendo così a una rinnovata biodiversità urbana.

La gestione delle piante è affidata a un team specializzato, i “Flying Gardeners“, che curano costantemente il verde, accertando che tutto cresca in salute. Parallelamente, il Bosco Verticale non è da meno in termini di tecnologia. Una delle funzionalità più moderne è rappresentata dalla bacheca digitale di Laserwall, che rende il palazzo interconnesso e sicuro, fornendo informazioni vitali per la vita quotidiana di ogni inquilino.

Hundertwasserhaus: un’arte vivente a Vienna

Vienna accoglie un’autentica opera d’arte architettonica con l’Hundertwasserhaus, progettato dall’eclettico Friedensreich Hundertwasser. Questa struttura di 50 appartamenti popolare si distingue per i colori vibranti e la vegetazione che si arrampica lungo le sue facciate. Costruito negli anni ‘80, il complesso è un’incredibile fusione di fantastico e bizzarro, capace di rompere gli schemi del grigiore delle periferie europee. Ogni famiglia ha la possibilità di dare il proprio tocco personale al decoro della facciata, rendendo così l’edificio un’opera collettiva in continua evoluzione.

Oltre a essere un esempio di architettura popolare, l’Hundertwasserhaus ha ridefinito l’identità della zona di Landstraße. Oggi, è diventato un punto di riferimento per i turisti, che transitano curiosi davanti alle sue linee ondulate e colorate. Una meraviglia da non perdere per chi visita la capitale austriaca.

Wave: onde danesi a Vejle

Sulla scia delle onde del fiordo di Vejle, Danimarca, nasce Wave, un condominio progettato dallo studio di design Henning Larsen Architects. Queste cinque torri, ognuna con nove piani, sembrano danzare con il paesaggio circostante, rievocando il movimento delle onde marine e il profilo delle colline. Dotato di circa un centinaio di eleganti appartamenti, il design privilegia il bianco e il vetro, rendendo gli spazi interni luminosi e accoglienti.

Questo condominio non è solo un perfetto esempio di architettura contemporanea ma anche un gioiello per i turisti che, ammirando le luci delle stanze riflettersi sull’acqua desu del fiordo al calar della sera, vivono un’intensa esperienza visiva. Wave incarnando l’armonia tra natura e abitabilità, si pone come un’opzione residenziale che riflette in modo magnifico la bellezza del luogo.

Muralla Roja: un sogno architettonico in Spagna

Situata sulla costa spagnola vicino Alicante, la Muralla Roja è un’opera straordinaria dell’architetto catalano Ricardo Bofill, realizzata negli anni ’60. Il suo nome significa “Mura Rosse”, un chiaro riferimento alla predominanza di questo colore, che crea insieme un’atmosfera quasi magica. Partendo da ispirazioni costruttiviste e tipiche dell’architettura mediterranea, la Muralla Roja si presenta come un intricato labirinto di forme e colori, affrontando con eleganza il tema dello spazio e della forma.

Con 50 appartamenti di varie dimensioni, le sue linee irregolari e le vibranti sfumature di rosso, rosa, viola e azzurro conferiscono al complesso un’atmosfera onirica. La fusione dei colori con il cielo e il mare crea illusioni di profondità e spazio, catturando l’attenzione di chiunque la osservi. Non a caso, è considerato non solo un habitat, ma anche una forte fonte d’ispirazione, tanto che si dice abbia influito sulla scenografia della famosa serie “Squid Game”.

Habitat 67: un manifesto di modernità a Montréal

Infine, c’è l’Habitat 67, una pietra miliare dell’architettura contemporanea progettata da Moshe Safdie per l’Expo Mondiale del 1967 a Montréal, in Canada. Quest’opera monumentale si compone di 354 blocchi prefabbricati di “béton brut”, creando un oggetto unico e iconico nel paesaggio urbano. Habitat 67 non è solo una nuova tipologia di edifici residenziali, ma è anche una risposta innovativa alla crescente densità popolativa nei centri urbani.

Grazie alla sua concezione modulare, ogni abitazione è unica nel suo genere, offrendo una varietà di panorami e ingressi. I residenti di questo straordinario complesso sono in grado di sperimentare un modo di vivere totalmente innovativo, dove gli spazi si fondono per creare un ambiente accogliente e stimolante. Habitat 67 continua a attrarre visitatori da ogni parte del mondo, affermandosi come un simbolo vivente di come l’architettura possa rispondere ai bisogni delle comunità moderne.

Published by
Ludovica Rossi