Torino si prepara a diventare il fulcro dell’arte moderna e contemporanea con l’attesissima 57ª Conferenza Annuale del Comitato Internazionale per i Musei e le Collezioni d’Arte Moderna che si terrà nel 2025. Questo evento di portata mondiale, annunciato durante l’Assemblea Generale di CIMAM a Los Angeles, segna un’importante opportunità per riflettere sul futuro culturale e artistico. La conferenza rappresenta un ritorno in Italia quasi cinquant’anni dopo l’ultima edizione svoltasi a Bologna e Prato nel 1976, qualcosa di straordinario per il panorama artistico italiano.
La scelta di Torino come sede dell’evento è di fondamentale importanza, poiché la città è storicamente all’avanguardia in termini di innovazione culturale. Con il suo ricco patrimonio di musei d’arte contemporanea, come il Castello di Rivoli e la Galleria d’Arte Moderna , Torino rappresenta un centro ideale per dialoghi stimolanti e scambi creativi. Le istituzioni locali, tra cui la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, si stanno già attivando per creare un ambiente accogliente e stimolante per tutti i partecipanti. Non è solo un evento; è un’opportunità per mostrare come la cultura possa interagire con la vita quotidiana e con altri settori, creando un’armoniosa sinergia.
La città si presenta come un vero “laboratorio”, dove teoria e pratica si intrecciano, e la conferenza potrebbe diventare il palcoscenico per nuove alleanze tra il mondo dell’arte e altri ambiti, promuovendo un dialogo necessario e opportuno. Le dinamiche dell’arte contemporanea richiedono un approccio lungimirante, e Torino sembra essere il luogo giusto per favorire questa evoluzione. Un laboratorio urbano che stimola riflessioni profonde, dalle più piccole gallerie indipendenti agli istituti più prestigiosi.
Suhanya Raffel, Presidente di CIMAM e Direttrice di M+ a Hong Kong, ha evidenziato che la conferenza torinese sarà un’importante opportunità per affrontare le sfide contemporanee nel mondo dell’arte. Il tema della riflessione collettiva è cruciale per questa edizione, poiché le istituzioni culturali si trovano ad affrontare questioni sempre più complesse legate alla sostenibilità, all’inclusione e alle nuove tecnologie. La citazione del filosofo stoico Epitteto riguardo a cosa è sotto il nostro controllo pone l’accento su come le azioni dei professionisti dell’arte siano fondamentali per mettere in pratica strategie innovative e consapevoli per il futuro.
È previsto che la conferenza attrarrà esperti, artisti, curatori e direttori di musei provenienti da tutto il mondo, creando così una piattaforma per lo scambio di idee, pratiche e visioni. Ci si aspetta un programma ricco di attività che stimolerà un dibattito aperto su come le istituzioni possono reinventarsi in un contesto in continua evoluzione. La riflessività e la collaborazione sono componenti essenziali per garantire che le sfide odierne possano essere affrontate in modo efficace, ed è attraverso questi scambi che nascono le idee più innovative.
Fondato nel 1962, il CIMAM ha saputo costruire una rete internazionale fondamentale per i professionisti dell’arte moderna e contemporanea. Con sede all’Aia e affiliate all’ICOM, il comitato si impegna a promuovere la cooperazione tra i musei, sostenendo la crescita professionale e fornendo linee guida etiche e protocolli per le migliori pratiche. La conferenza annuale rappresenta il culmine di questo impegno, riunendo esperti e leader del settore per analizzare le tendenze, le sfide e le opportunità che si profilano all’orizzonte.
Così, nella storica cornice torinese, CIMAM avrà l’opportunità di amplificare la propria missione: affrontare le problematiche attuali del settore museale e dell’arte contemporanea, con un focus particolare sulla necessità di un approccio inclusivo e sostenibile. In questo contesto, ci si aspetta che il confronto tra i vari attori del panorama museale possa dare vita a nuove narrazioni e trasformazioni significative. Un incontro che si preannuncia in grado di generare cambiamenti visibili per il futuro dell’arte e della cultura a livello globale.