Questo appuntamento artistico si svolgerà dal 28 novembre al 1 dicembre presso la suggestiva Casa del Atrio, un capolavoro architettonico progettato da Antonio Attolini Lack. Qui, luce, colori e opere d’arte si fondono, regalando a visitatori e appassionati un’esperienza sensoriale senza precedenti. Con artisti come Betsabeé Romero, Bradley Narduzzi, Barry Wolfryd, Bonvicini e Benito Macerata che esporranno opere ispirate alla lettera B, il pubblico è chiamato a esplorare un dialogo visivo ricco di emozione e significato.
La Casa del Atrio non è solo un luogo dove l’arte viene esposta, è un vero e proprio gioiello di architettura. Con il suo atrio centrale, lo spazio cambia completamente aspetto durante il giorno, regalando ai visitatori un’atmosfera sempre diversa. Ogni raggio di sole che penetra attraverso le aperture crea un gioco di luci e ombre che si mescola con le opere d’arte, invitando a una riflessione più profonda su come l’architettura e l’arte possano interagire reciprocamente. Qui è dove le opere dei vari artisti in mostra prenderanno vita, dialogando non solo tra di loro, ma anche con lo scenografico ambiente che le circonda. La mostra rappresenta una sinergia di creatività, dove ogni dettaglio è curato per offrire un’esperienza che trascende il semplice atto di osservare. Il visitatore viene così coinvolto, incoraggiato a vedere l’arte come parte di un contesto più ampio.
Tra i partecipanti di spicco, Benito Macerata si definisce un’artista e stilista dotato di una visione unica. Fondere la pittura e la moda, egli crea opere coinvolgenti che non sono solo belle da vedere, ma anche ricche di significato. Dopo aver lavorato con brand internazionali e aver portato il suo messaggio artistico in contesti prestigiosi, come la Columbus Citizens Foundation di New York e la vibrante scena di Dubai, Macerata è pronto a far brillare il suo talento in Messico. Secondo quanto riportato dall’artista, questa nuova opportunità rappresenta la “ciliegina sulla torta” di un anno ricco di successi e collaborazioni. Utilizzando carta fatta a mano proveniente da una storica cartiera di Fabriano, le sue opere, arricchite da elementi come lacci e pezzi di pelle, prendono vita, facendo emergere la sua maestria e il suo amore per il design.
Gli altri artisti, come Betsabeé Romero e Barry Wolfryd, non sono da meno: ognuno porta con sé uno stile distintivo e una personalità artistica che contribuiscono al concetto della mostra. Insieme, questi artisti creano un’atmosfera esplosiva e dinamica che promette di catturare l’attenzione di chiunque visiti “The B Project”.
Dietro a quest’importante esposizione c’è Galeria Errante, fondata da Alessandra Migliano nel 2015. Questo spazio non è solo una galleria tradizionale, è un luogo in continua evoluzione che ha come missione quella di portare l’arte contemporanea a un pubblico più vasto, creando connessioni tra artisti di diverse origini e stili. La galleria, grazie alla sua natura nomade, ha già raggiunto traguardi significativi, portando artisti come Benito Macerata per la prima volta in Messico nel 2021. Attraverso un’approfondita comprensione delle esigenze creative dei suoi artisti, Galeria Errante riesce a creare un dialogo che sfida le convenzioni e offre nuove prospettive sull’arte.
Questa mostra è un esempio lampante di quanto l’arte possa vivere in sinergia con l’architettura, portando il visitatore a riflettere su come gli spazi in cui ci si trova possano influenzare e arricchire la propria esperienza. La galleria promuove un’interazione culturale, unendo visioni artistiche e un pubblico sempre più interessato e curioso di esplorare nuovi orizzonti. “The B Project” non è solo un evento, ma una vera e propria celebrazione dell’arte contemporanea e del talento, un invitare a scoprire e vivere l’arte in un contesto unico nel suo genere.