Il mondo dell’architettura e del design è in continua evoluzione, e ci sono alcuni nomi che rimangono impressi nel tempo. Tra questi, spicca Carlo Scarpa, una figura che continua a intrigare architetti e appassionati, grazie anche alla recente pubblicazione di diverse opere che esplorano il suo contributo unico. Da Milano a Verona, il rinnovato interesse per il maestro dell’architettura veneziana si riflette in una serie di volumi che celebrano la sua eredità, offrendo nuove prospettive e approfondimenti. Scopriamo insieme cosa c’è di nuovo per il 2024!
Il fascino di Carlo Scarpa, noto per il suo approccio innovativo al design e all’architettura, sta raccogliendo grande attenzione a livello internazionale. Editor esteri, in particolar modo, hanno dedicato volumi ingenti alla sua opera. Il libro “Carlo Scarpa. The Complete Buildings,” pubblicato da Prestel, è una monografia di grande qualità, con le sue 352 pagine e 280 immagini colorate. Questa edizione offre una panoramica completa dei progetti di Scarpa, illuminando la sua genialità nel contesto dell’architettura contemporanea. Non è solo un libro per addetti ai lavori ma per tutti coloro che vogliono scoprire ed esplorare il lavoro di un maestro che ha influenzato e continua a influenzare molti.
Altra pubblicazione degna di nota è “Rivisitando Carlo Scarpa e Castelvecchio,” scritto da Richard Murphy, un’opera che esplora in modo dettagliato le immagini e i disegni del Museo di Castelvecchio a Verona. Questo museo rimane un paradigma della museologia scarpeana, ammirato a livello globale. Grazie alla ricerca approfondita di Murphy, i lettori possono scoprire non solo l’architettura, ma anche il pensiero progettuale dietro ogni angolo e ogni dettaglio del museo. Questa doppia iniziativa di pubblicazioni dimostra come la figura di Scarpa non venga dimenticata e, anzi, possa essere ancora oggetto di studio e rispetto vagante tra le pagine di storie architettoniche.
Un viaggio nell’architettura moderna
È interessante notare come l’architettura moderna sia esplorata anche attraverso volumi che riuniscono le storie di più architetti. “Big Book of Architecture,” a cura di Giovanni Leoni, è un testo ambizioso che cerca di sintetizzare un secolo di architettura attraverso venti nomi iconici, da Frank Lloyd Wright a David Chipperfield. La stratificazione delle opere e il modo in cui le interviste e documenti storici sono presentati offrono un affascinante punto di vista su come queste personalità abbiano contribuito e continuano a contribuire al quadro architettonico globale. Si fa un viaggio dai pionieri come Gropius e Le Corbusier, fino ad emergenti come Kengo Kuma. Ogni capitolo serve a sottolineare l’importanza di comprendere l’architettura contemporanea non solo come una semplice applicazione di forme bensì come un fenomeno ricco e articolato di influenze, culture, e innovazioni.
Milano e la sua trasformazione
Milano, cuore pulsante dell’architettura e del design, sta vivendo un periodo di rinnovamento senza precedenti, esplorato nel libro “Inspiring Cities,” curato da Fulvio Irace. Questo volume, che amalgama le immagini impressionanti di Gabriele Basilico e Iwan Baan, offre uno sguardo affascinante su come la città sia cambiata nel corso degli ultimi cinquant’anni. Non è solo una celebrazione del passato, ma una riflessione su come i modelli urbani possono evolvere. Attraverso il caso della Coima e dei vari architetti coinvolti nella riqualificazione milanese, il libro evidenzia come progettare il futuro delle città richieda una combinazione di rispetto per la tradizione e coraggio nell’innovazione.
La narrazione di come aziende e professionisti stiano contribuendo al boom edilizio di Milano, rendendo la città una delle capitali del design al mondo, è chiara e coinvolgente. Le interviste ai protagonisti di questo processo aggiungono un ulteriore strato di contesto, illuminando i pensieri e le visioni di coloro che stanno rendendo Milano un faro di architettura moderna e sostenibile.
Un tesoro d’arte contemporanea
Ma c’è di più nella narrativa dell’arte contemporanea in Italia. “Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. La storia e le collezioni” è un meraviglioso lavoro curato da Carolyn Christov-Bakargiev e Marcella Beccaria, che racconta la storia di un museo che ha segnato la storia dell’arte contemporanea. Con due volumi in cofanetto e 1.200 pagine, il libro raccoglie oltre 900 opere di 260 artisti, tracciando l’evoluzione del museo dai suoi esordi negli anni ’80 fino ad oggi. Non si tratta solo di un inventario, ma di un vero e proprio sguardo critico su come il museo ha raccolto e presentato opere significative, dall’Arte Povera alle installazioni contemporanee.
Questo lavoro evidenzia anche il contesto storico della residenza sabauda che ospita il museo e i vari restauri che sono stati effettuati nel tempo. Le curatrici, con la loro esperienza, offrono un’esplorazione ricca e complessa non solo dei capolavori esposti, ma anche del significato di queste opere nel panorama dell’arte contemporanea italiana. La schedatura e l’analisi delle collezioni inseriscono il lettore in una dimensione profonda, ravvivando gli interi archivi di storia e innovazione dell’arte in un solo colpo d’occhio.
La molteplicità di opere e pubblicazioni attesta un rinvigorito interesse per il mondo dell’architettura e dell’arte, mostrando come i grandi maestri continuino a influenzare e ispirare tutti noi.