Da dove vengono le famose pietre che compongono lo Stonehenge? La loro origine cela ancora moltissimi dubbi.
Le Stonehenge sono uno dei più grandi e misteriosi monumenti preistorici al mondo, situati nella contea di Wiltshire, in Inghilterra. Questo affascinante sito archeologico è composto da un cerchio di enormi pietre erette verticalmente, alcune delle quali pesano più di 40 tonnellate.
La sua origine risale a circa 4.500 anni fa, nell’era Neolitica, e da allora ha suscitato numerose teorie riguardo alla sua funzione e al modo in cui è stato costruito. Le Stonehenge sono costituite da due cerchi concentrici di pietre, con una serie di megastoni disposti all’interno e all’esterno di un ampio fossato circolare.
Le pietre più alte, chiamate sarsen, sono disposte in modo tale da formare delle arcate, mentre le pietre più piccole, conosciute come bluestone, provengono da una zona a circa 250 km di distanza, il che rende il loro trasporto un mistero, considerando la tecnologia limitata disponibile all’epoca.
Una delle teorie più affascinanti riguarda la funzione di Stonehenge come luogo di culto religioso o cerimoniale. Alcuni studiosi suggeriscono che il sito fosse utilizzato per celebrazioni solstiziali, poiché l’allineamento delle pietre sembra corrispondere al movimento del sole.
Un sito enigmatico
Nonostante le numerose ricerche, la costruzione delle Stonehenge rimane un enigma. Alcuni teorici sostengono che una civiltà avanzata, dotata di conoscenze straordinarie in campo astronomico e ingegneristico, fosse in grado di sollevare e trasportare questi massi enormi, ma altre teorie suggeriscono l’uso di tecniche più semplici, come l’impiego di rulli di legno e leve per spostare le pietre.
Oggi Stonehenge è una delle attrazioni turistiche più visitate del Regno Unito, nonché un simbolo della cultura preistorica e del mistero che ancora circonda la nostra comprensione delle civiltà antiche. Il sito è protetto dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità e continua a suscitare domande e riflessioni sul passato e sul significato che le persone di quel tempo gli attribuivano
Ancora mistero
Studi recenti sulla composizione chimica e mineralogica delle pietre hanno escluso l’ipotesi che le pietre provenissero dalle Isole Orcadi. Infatti, utilizzando tecniche avanzate, come la diffrazione a raggi X, gli scienziati hanno confrontato i marcatori chimici delle pietre delle Orcadi con quelli delle pietre di Stonehenge, scoprendo differenze significative.
Questa scoperta ha spinto gli archeologi a rivalutare altre possibili fonti di pietre, in particolare nel nord della Scozia. Secondo Richard Bevins, professore di geografia e scienze della terra, il prossimo passo sarà approfondire lo studio dell’area di Orcadian, un vasto bacino di arenaria rossa. Se confermato, questo potrebbe rappresentare un passo importante verso la scoperta dell’origine delle pietre di Stonehenge.