
Le migliori locandine che valgono oro (www.quotidianoarte.it)
Nell’era della fruizione immediata dei contenuti, i manifesti dei film rappresentano un affascinante legame con il passato.
Prima dell’avvento della televisione e di internet, i manifesti cinematografici erano essenziali per promuovere i film e attirare il pubblico nelle sale.
Oggi, questi pezzi di storia del cinema, spesso considerati oggetti da collezione, possono raggiungere cifre stratosferiche durante le aste. Ecco quindi una rassegna dei cinque manifesti di film più costosi mai venduti, ognuno con la propria storia unica.
I manifesti dei film più costosi
Al quinto posto troviamo il manifesto di “Dracula”, il classico film horror del 1931 diretto da Tod Browning e interpretato da Bela Lugosi. Questo manifesto, una rara edizione di stile F, è stato venduto nel 2009 per la cifra di 267.000 € dall’attore Nicolas Cage, un noto collezionista di memorabilia cinematografica. La rarità di questo poster è accentuata dal fatto che si stima esistano solo tre copie esistenti al mondo. La locandina non solo cattura l’essenza del film, ma rappresenta anche un’epoca in cui il genere horror iniziava a prendere piede nel panorama cinematografico mondiale. I collezionisti sono attratti da questo manifesto non solo per il suo valore economico, ma anche per il fascino che esercita sulla cultura popolare.
In un curioso pareggio, al quarto posto troviamo due manifesti: quello de “Il gatto nero”, un film di horror diretto da Edgar G. Ulmer, e “La moglie di Frankenstein”, sequel del celebre “Frankenstein” di James Whale. Entrambi i manifesti sono stati venduti nel 2007 e nel 2009 per 287.605 €. La particolare rarità di queste locandine deriva dal fatto che entrambe erano considerate uniche nel loro stile, rendendole estremamente ricercate dai collezionisti. Mentre “Il gatto nero” ha segnato un’epoca per il suo approccio audace al genere horror, “La moglie di Frankenstein” è un esempio di come il cinema dell’orrore possa mescolare arte e narrazione in modo innovativo. Questi manifesti non sono solo pubblicità per i film, ma pezzi di un patrimonio culturale che continua a influenzare il cinema moderno.

Al terzo posto troviamo un altro capolavoro: il manifesto di “Metropolis”, il film muto di fantascienza diretto da Fritz Lang nel 1927. Questo poster, realizzato da Heinz Schulz-Neudamm, è stato venduto nel 2000 per 307.000 €. La sua estetica Art Deco, con linee eleganti e tonalità delicate, ha rivoluzionato il modo di concepire i manifesti cinematografici, allontanandosi dai design più audaci dell’epoca. “Metropolis” è considerato uno dei film più influenti della storia del cinema, non solo per la sua trama visionaria, ma anche per la sua innovativa tecnica cinematografica. Questo manifesto rappresenta un’opera d’arte a sé stante, capace di evocare l’immaginario collettivo di un’epoca in cui il futuro sembrava un territorio inesplorato.
Al secondo posto troviamo il manifesto de “La mummia”, un altro classico del cinema horror, venduto per 370.000 € nel 1997. Questa locandina non è solo un pezzo da collezione, ma anche un importante riferimento per la cultura pop degli anni ’30. Il film, con Boris Karloff nel ruolo principale, ha contribuito a definire il genere horror. La locandina, caratterizzata da un’illustrazione suggestiva e da colori vivaci, è stata realizzata da Karoly Grosz, un artista noto per il suo talento nel catturare l’essenza del film attraverso l’arte visiva. La sua crescente rarità nel mercato ha spinto i collezionisti a investire somme considerevoli per possederla.

Infine, il manifesto più costoso mai venduto è ancora una volta quello di “Metropolis”, ma in una versione internazionale, venduta nel 2012 per la straordinaria cifra di 1 milione di euro. Questo esemplare è considerato uno dei quattro esistenti al mondo e presenta una peculiarità: non riporta i nomi degli interpreti, a differenza delle versioni più comuni. Il collezionista Ralph DeLuca ha acquisito non solo questo manifesto, ma anche una collezione di altri pezzi rari, tra cui locandine di film iconici come “King Kong” e “L’uomo invisibile”. La vendita è avvenuta in un contesto di bancarotta, rendendo la storia di questo manifesto ancora più affascinante. La sua importanza storica è innegabile, non solo per il suo valore monetario, ma anche per il ruolo che ha avuto nel plasmare il futuro del cinema di fantascienza.
Questi manifesti non sono soltanto pezzi da collezione, ma rappresentano il fascino intramontabile del cinema e la sua capacità di evocare emozioni, nostalgia e un senso di meraviglia. Che si tratti di horror, fantascienza o drammi, ogni manifesto racconta una storia, non solo del film che pubblicizza, ma anche dell’epoca in cui è stato realizzato.