Quando il cioccolato fa più male che bene? Su questo amato alimento se ne dicono di tutti i colori: ecco gli effetti collaterali
Chi ama il cioccolato? Alziamo tutti le man insieme all’unisono, per favore! È indiscutibilmente uno degli alimenti più apprezzati e adorati al mondo, capace di regalare momenti di puro piacere.
Tuttavia, dietro il suo gusto irresistibile si nascondono anche alcune insidie per la salute, specialmente se consumato in eccesso o nella forma sbagliata (come se non bastasse).
Lo sappiamo: in una vita che richiede spesso tante e troppe accortezze nella dieta, la parola “privazione” fa venire a dir poco i brividi. Ma è a buon rendere, credeteci!
Scopriamo quindi quali sono i suoi effetti collaterali e quando il cioccolato potrebbe fare più male che bene. Potreste scoprire curiosità di cui non avevate la benché minima idea..
Il lato nascosto del cioccolato
Come ben noto in campo nutrizionale e scientifico, il cioccolato, specialmente quello fondente, si distingue per il suo elevato contenuto di antiossidanti, come i flavonoidi, i quali contribuiscono a contrastare lo stress ossidativo e a migliorare la circolazione sanguigna. Tuttavia, è opportuno notare che esso rappresenta anche una fonte significativa di zuccheri e di grassi saturi, i quali possono avere effetti negativi sulla salute se assunti in quantità eccessive. Ad esempio, in 100 grammi di cioccolato fondente sono presenti circa 45-50 grammi di zuccheri e 30-35 grammi di grassi totali, di cui 15-20 grammi di grassi saturi.
Ovviamente non mancano i benefici. Nello specifico, il cioccolato fondente è, come sottolineato, ricco di flavonoidi, sostanze che promuovono la dilatazione dei vasi sanguigni e riducono la pressione arteriosa; stimola la produzione di serotonina ed endorfine, sostanze che favoreggiano il benessere mentale. Questo non va dimenticato, nonostante i rischi legati a sovrappeso e aumento di colesterolo.
Consigli per un consumo sano
I nutrizionisti ribadiscono che è buona prassi limitare o evitare il consumo di cioccolato nelle seguenti situazioni: in caso di diabete e colesterolo, onde evitare pericolosi picchi glicemici; nell’ambito delle diete ipocaloriche e se si soffre di problemi nella perdita di peso. I nutrizionisti consigliano inoltre di scegliere cioccolato con almeno il 70% di cacao, poiché contiene una minore quantità di zuccheri e una maggiore concentrazione di antiossidanti (al contrario del cioccolato bianco o al latte), moderando sempre le porzioni.
Consumarlo insieme a fragole o banane contribuisce a ridurre l’impatto sulla glicemia, meglio se nell’ambito di un pasto. In questo senso, se desiderate ridurre il consumo di cioccolato, ci sono altre opzioni gustose e sane come mele, pere e frutti di bosco, naturalmente dolci e ricchi di fibre, e la frutta secca e noci: offrono grassi sani, fibre e proteine senza zuccheri aggiunti.