Quando si considera l’acquisto di una casa, uno degli aspetti fondamentali è la stipula di un mutuo. Cosa devi sapere.
Questo finanziamento, spesso necessario per concretizzare il sogno di possedere un’abitazione, è di solito accompagnato dalla richiesta di una polizza assicurativa. Sebbene l’assicurazione non sia obbligatoria per legge, le banche tendono a richiederla come condizione per l’erogazione del mutuo.
Ma cosa succede se, per qualsiasi motivo, il mutuo viene estinto anticipatamente? In questo caso, il mutuatario ha diritto a un rimborso delle somme versate per la polizza. Vediamo insieme nei dettagli come funziona e come calcolare l’importo spettante.
Come richiedere il rimborso
La polizza assicurativa legata a un mutuo per l’acquisto di una casa ha lo scopo di tutelare sia il mutuatario che la banca. Può coprire diverse categorie di rischio, come il rischio di incendio, scoppio e crollo dell’immobile, oppure coprire il mutuatario stesso in caso di eventi gravi come decessi, invalidità permanente o perdita del lavoro. In genere, le banche propongono polizze create in collaborazione con compagnie di assicurazione affiliate, ma è importante sapere che il cliente ha il diritto di scegliere una polizza diversa, se lo desidera.
Il rimborso delle somme versate per la polizza assicurativa diventa possibile nel momento in cui il mutuo viene estinto anticipatamente. Immaginate di stipulare un mutuo trentennale e di pagare il premio assicurativo in un’unica soluzione all’inizio del contratto. Se dopo alcuni anni decidete di estinguere il mutuo, la polizza assicurativa non ha più ragione d’essere, poiché il rischio di inadempimento è venuto meno. In tal caso, avete diritto a ricevere un rimborso per le somme versate in eccesso.
Il calcolo dell’importo spettante a titolo di rimborso è regolato da diverse normative. Secondo l’articolo 125 sexies del Testo Unico Bancario (TUB), il mutuatario ha diritto a una riduzione del costo totale del credito, che include anche i premi pagati per l’assicurazione associata al mutuo. Se l’estinzione avviene dopo un certo numero di anni, il rimborso sarà pari al premio versato per gli anni di assicurazione non goduti.
In un esempio pratico, se un mutuo trentennale viene estinto dopo 20 anni, il cliente avrà diritto al rimborso delle somme versate per gli ultimi 10 anni di polizza. Per calcolare esattamente questo importo, si utilizza una formula semplice: si divide l’ammontare del premio versato per il numero totale delle rate previste nel piano di ammortamento e si moltiplica questo valore per il numero di rate residue.
Un altro aspetto importante riguarda il trasferimento del mutuo, noto anche come surroga. Quando un mutuatario decide di trasferire il mutuo da una banca a un’altra, a causa di condizioni più vantaggiose, sorgono dubbi su cosa fare con la polizza assicurativa. In questo caso, ci sono due opzioni: la prima è trasferire la polizza stessa alla nuova banca, modificando il beneficiario; la seconda è estinguere il contratto di assicurazione e richiedere il rimborso per il periodo non goduto.
Le normative vigenti, in particolare quelle stabilite da Ivass e Banca d’Italia, raccomandano che le banche e le compagnie assicurative effettuino il rimborso in modo automatico. Quando un cliente presenta richiesta di estinzione del mutuo, la banca dovrebbe procedere al calcolo dei rimborsi dovuti, inclusi quelli relativi all’assicurazione, senza necessità di ulteriori sollecitazioni.
Non sempre questo avviene in modo automatico. Se il rimborso non viene effettuato, il mutuatario ha il diritto di presentare una richiesta formale, preferibilmente tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o PEC, per avere una prova della richiesta effettuata. È consigliabile agire in questo modo per garantire una tracciabilità della comunicazione e per tutelarsi nel caso in cui il rimborso non venga elaborato in tempi ragionevoli.