Sciopero Cgil e Uil: adesione record dell’80% – Successo garantito!

Lo sciopero generale, indetto da Cgil e Uil, ha colpito non solo le grandi città, ma ha avuto un notevole impatto anche in Valle d’Aosta, raccogliendo consensi e adesioni significative. Questo evento si è svolto venerdì 29 novembre ed è stato descritto dai due sindacati come un successo, evidenziando l’unità tra i lavoratori e le rivendicazioni condivise a livello nazionale. I numeri parlano chiaro: migliaia di lavoratori si sono uniti per manifestare contro una manovra di bilancio che, a loro avviso, rischia di aumentare la povertà e di compromettere ulteriormente i diritti e le condizioni di vita.

Adesioni al sindacato: un riscontro significativo

Sulle adesioni, Cgil e Uil hanno comunicato che, per il settore metalmeccanico, l’adesione è stata alta. Nello specifico, alla Cogne Acciai Speciali, ben il 75% dei lavoratori ha partecipato allo sciopero, mentre alla Grivel di Verrayes e all’Engineering di Pont-Saint-Martin si è registrato un rispettivo 50%. Questo mostra un forte disagio e una richiesta di cambiamento all’interno del settore che, seppur vitale per l’economia locale, sembra non rispondere adeguatamente alle aspettative dei lavoratori. In edilizia e industria alimentare, la percentuale è stata del 30%, mentre nel commercio la vostra premessa è stata del 15%. Anche il settore del turismo e della ristorazione ha avuto una sua rappresentanza, con il 20% di adesioni.

Un dato interessante è quello relativo alla Sanità: all’ambulatorio di diabetologia si sono registrati sei infermieri in sciopero su sei, e nel settore fisioterapico della Croix Noire tre su sei. Sembra che il malcontento sia ampiamente diffuso e coinvolga anche servizi essenziali, mettendo in evidenza un bisogno di attenzione e cambiamento. Nel postale, il 20% dei lavoratori ha partecipato, ma il trasporto pubblico locale ha battuto record di adesione, toccando punte dell’80%, nonostante una precettazione, che solitamente riduce le adesioni.

Risposte e obiettivi: un grido di allerta

Vilma Gaillard, rappresentante della Cgil, e Ramira Bizzotto della Uil, hanno espresso il loro parere sull’importanza dello sciopero. Entrambi hanno sottolineato che questa protesta è stata necessaria per evitare un peggioramento delle condizioni di vita dei lavoratori. Secondo le loro considerazioni, la manovra di bilancio attuale non fa altro che alimentare la povertà, introducendo bonus temporanei che non risolvono i problemi strutturali. Al contrario, chiedono investimenti concreti nelle politiche industriali del Paese, sottolineando che è fondamentale un rifinanziamento adeguato di settori cruciali come scuola, sanità e welfare.

Le segretarie generali regionali elaborano anche su quello che pressoché è un diritto fondamentale: lo sciopero. Le loro parole sono forti e chiare: “è uno strumento necessario e non un lusso.” Riaffermano così l’importanza vitale dello sciopero, non come ultima risorsa, bensì come mezzo per rivendicare diritti e migliorare le condizioni lavorative. Non intendono fermarsi; continueranno a rimanere al fianco di lavoratori, pensionati, giovani e tutti coloro che si sentono trascurati dall’attuale indifferenza delle politiche economiche e sociali.

La voce dei lavoratori: sentimenti e consapevolezza

La giornata di sciopero ha rappresentato non solo una protesta, ma anche un’occasione di riflessione per molti lavoratori. Non è stato solo un atto simbolico, ma un momento di aggregazione e consapevolezza. Le persone si sono unite per difendere i loro diritti e le loro esigenze, con la speranza che il messaggio giunga chiaro ai decisori politici e sia preso seriamente in considerazione. Quest’unità ha portato all’emergere di un sentimento di comunità che trascende i settori e le categorie professionali.

L’evidente sviluppo di solidarietà tra i lavoratori è un elemento cruciale in un contesto in cui le incertezze economiche sembrano aumentare. La capacità di mobilitarsi e di organizzarsi in modo efficace è più che necessaria. Questo incontro tra diversi settori ha dato vita a un dibattito dal basso, dove le esigenze di ciascun lavoratore sono state messe in primo piano. L’importanza di sentirsi ascoltati risulta fondamentale, così come è cruciale lavorare insieme per il bene comune.

L’evento di venerdì è stato un segnale forte, più di quanto si possa normalmente pensare. Non è solo la questione di un giorno di sciopero, ma è l’evidenza di una lotta continua, che cerca di sensibilizzare su temi che toccano milioni di lavoratori. La voce dei sindacati e dei lavoratori, ora più che mai, deve continuare a risuonare, con la speranza di un futuro più equo e giusto per tutti.

Published by
Ludovica Rossi