In un evento che unisce arte e impegno sociale, si è svolta sabato un’esposizione che ha catturato il cuore di Castello d’Agogna. Nella suggestiva cornice del castello Isimbardi, un gruppo di artisti ha presentato le loro opere in una collettiva incentrata su tematiche di grande rilevanza emotiva e sociale. Con la curatela di Rita Viarenghi, anche presidente di “Arte in Vigevano”, l’evento ha messo in risalto il talento di artisti come Agata Sand, Tiziana Salè, Nadia Pelà e molti altri, in un dialogo visivo che abbraccia diverse forme di espressione artistica.
La collettiva ha creato uno spazio unico dove l’arte non è solo bellezza, ma anche uno strumento di riflessione. Le opere esposte parlano forte e chiaro, denunciando situazioni di ingiustizia e riflettendo sull’importanza di diritti fondamentali, in particolare quelli delle donne. Ogni artista ha portato la propria sensibilità personale, rendendo l’evento un mosaico di emozioni e significati profondi. Tra le opere esposte, spicca quella dell’artista vigevanese Grazia Rolando, che ha lasciato un’eredità significativa nel mondo dell’arte prima della sua scomparsa nel 2010. La sua presenza, seppur assente fisicamente, è sentita attraverso l’impatto delle sue creazioni.
Un elemento centrale dell’esposizione sono le celebri scarpette rosse, un potente simbolo di lotta contro la violenza alle donne. Questi oggetti evocativi ricordano la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne che si celebra il 25 novembre. I visitatori, di fronte a queste scarpette, non possono fare a meno di riflettere su un tema così doloroso ma attuale. Queste scarpette rappresentano non solo un atto di commemorazione, ma anche un invito all’azione e alla consapevolezza. L’arte diventa quindi un mezzo per dare voce a chi non ha voce, promuovendo un messaggio di speranza e cambiamento sociale.
La mostra sarà aperta per alcuni giorni specifici, offrendo a tutti l’opportunità di esplorare e apprezzare queste opere emotive. Si potrà visitare l’esposizione il 24 e 30 novembre e l’1° dicembre, dalle 15 alle 18. Questi orari permettono a chiunque, residenti o turisti, di immergersi in un mondo di creatività e consapevolezza. Non è solo una mostra, ma un’occasione per riflettere su questioni fondamentali attraverso l’arte. Gli ospiti potranno anche ascoltare le testimonianze e le storie che si nascondono dietro ogni opera, grazie ai racconti della curatrice Rita Viarenghi e dell’artista Loretta Dell’Acqua, che offrono uno sguardo più profondo sulle motivazioni e le emozioni alla base di queste creazioni.
In un periodo così significativo come quello attuale, l’arte si erge a faro di speranza e cambiamento; vale la pena non perdere l’occasione di partecipare a questo evento che unisce bellezza e impegno sociale in un modo davvero unico.