San Paolo, il MASP presenta il suo nuovo edificio dedicato all’arte

Il Museo d’Arte di San Paolo, noto come Masp, sta per ricevere una ventata di freschezza con l’inaugurazione di un nuovo grattacielo che migliorerà notevolmente la sua capacità espositiva. Questo museo, che vanta una delle più importanti collezioni d’arte dell’intera America Latina, ha voluto ampliare il proprio spazio per riuscire a mostrare al pubblico una parte più consistente della sua ricca offerta artistica. La nuova struttura, che sarà accessibile a marzo, rappresenta non solo un ampliamento fisico, ma anche un omaggio significativo alla storia e alla cultura dell’arte.

Oggi, il Masp ha aperto le porte al suo nuovo grattacielo alto 70 metri, una vera e propria opera d’arte architettonica intitolata ‘Pietro Maria Bardi’, in onore del suo primo direttore artistico. Situato accanto all’edificio originale, che ora porterà il nome di ‘Lina Bo Bardi’ in tributo alla sua creatrice, questa nuova struttura segna un passo importante verso l’innovazione e la modernità.

La realizzazione dell’edificio ha richiesto un grande impegno e un forte desiderio di allinearsi con le esigenze contemporanee del pubblico e degli artisti. Infatti, nonostante l’edificio storico abbia fatto la storia, il crescente interesse per l’arte e la cultura ha reso evidente la necessità di uno spazio adeguato. Avere cinque piani dedicati alle mostre e due riservati ad eventi e spettacoli non solo offre un notevole incremento del 66% dello spazio espositivo, ma garantisce anche una varietà di opzioni per i visitatori. Questo sarà un cambiamento fondamentale per coloro che desiderano immergersi nelle meraviglie artistiche del museo.

Un sogno diventato realtà: le parole del direttore

Il direttore del Masp, Heitor Martins, non ha nascosto la sua gioia e ha descritto l’apertura del nuovo grattacielo come “un sogno” che finalmente si realizza. Le dimensioni dell’edificio originale, eretto nel 1968, erano diventate insufficienti per far fronte alla vasta collezione del museo. Oggi, infatti, meno dell’1% delle 11.000 opere in possesso del Masp sono esposte al pubblico, il che è un dato piuttosto inquietante per chiunque sia appassionato d’arte. Queste opere, che spaziano da dipinti e sculture a fotografie, video e costumi storici, provengono da oltre tre continenti, rendendo il Masp un crocevia di culture e stili.

La ristrutturazione del museo non solo migliorerà logistica e fruibilità, ma porterà a una vera e propria rivoluzione nell’attività espositiva, permettendo di realizzare mostre più varie e coinvolgenti. Gli spazi multifunzionali garantiranno un’ampia gamma di eventi artistici e culturali, favorendo un dialogo continuo e dinamico tra artisti e pubblico. È chiaro che questo non è solo un ampliamento fisico; è un’opportunità di riavvicinare la comunità all’arte e alla cultura.

Un museo per il futuro: una riqualificazione necessaria

Questa nuova era del Masp non passa inosservata; la riqualificazione del museo arriva in un momento in cui la domanda di spazi culturali e artistici sta crescendo vertiginosamente. La tendenza globale vede un incremento dell’interesse per l’arte contemporanea, rendendo la ristrutturazione del museo ancor più necessaria e tempestiva. I visitatori giungeranno quindi con aspettative elevate, desiderosi di esplorare e scoprire le nuove modalità di fruizione artistica.

Inoltre, la connotazione internazionale delle collezioni del Masp e la sua posizione strategica a San Paolo, una delle metropoli più vivaci del Brasile, faranno di questo nuovo edificio un hub di incontri tra culture diverse. Non resta quindi che attendere con trepidazione l’apertura al pubblico di questa meravigliosa nuova struttura, che non potrà che arricchire ulteriormente la vita culturale della città e del Paese intero.

Published by
Ludovica Rossi