L’arte per bambini, una finestra sulla creatività: è questo il tema che si snoda attraverso l’opera dell’illustratrice francese Sophie Vissière. La sua mostra “Piccolo Grande” è inaugurata a Roma presso la Casina di Raffaello, e le porte sono aperte fino al 2 febbraio. Qui, le meravigliose opere di Sophie si incrociano con l’immaginazione dei più piccoli, regalando esperienze uniche. Scopriamo insieme il mondo affascinante che si cela dietro il suo lavoro e le sue idee.
Alla Casina di Raffaello, l’incanto dell’infanzia si rivela attraverso “Il piccolo libro delle grandi cose“. Questo albo illustrato di Sophie Vissière offre uno sguardo originale, mettendo in risalto la percezione dei bambini. I piccoli, spesso capaci di stupirsi di fronte a oggetti quotidiani, diventano i protagonisti silenziosi delle sue tavole. Il contrasto tra il loro punto di vista e la visione adulta si fa evidente, creando un meraviglioso dialogo visivo. I piccoli partecipanti a un laboratorio inaugurale hanno appreso segreti preziosi sull’arte, partecipando attivamente alla creazione di opere collettive. Chi avrebbe mai pensato che un tavolo potesse rivelarsi monumentale? Durante il laboratorio, Sophie ha mostrato come l’arte possa diventare un semplice “gioco”, stimolando l’immaginazione, proprio come i giochi d’un tempo.
Questa mostra non è solo un evento. È una vera e propria immersione nel fantastico mondo infantile. Ogni tavola esposta conta una storia, nel quale gli oggetti quotidiani si caricano di significato. Un bambino che cerca di afferrare la frutta su un tavolo è un’immagine che riecheggia il lavoro di Sophie. Non è solo un disegno, è una riflessione su come i piccoli vedono il mondo. Un viaggio che invita chiunque a guardare il quotidiano da un’altra prospettiva. E così, mentre i genitori accompagnano i propri figli, entrambi possono riscoprirsi cercando di capire insieme il significato di ciò che si osserva.
Durante l’inaugurazione, Sophie ha condiviso la genesi de “Il piccolo libro delle grandi cose“. La sua idea originale era di creare due libri in dialogo: uno dedicato alle grandi cose e l’altro alle piccole. Mentre lavorava su entrambe le storie, capì che soffermarsi su un libro alla volta le avrebbe permesso di esprimere al meglio la sua creatività. Con un occhio attento alle curiosità infantili, l’artista ha deciso di posizionare nel suo albo oggetti quotidiani dal punto di vista di un bambino. La sua esperienza e il suo modo d’osservare l’hanno condotta a far emergere dettagli inediti, facendo scoprire al lettore come tutto possa sembrare differente attraverso gli occhi di un piccolo.
L’espansione della sua arte è continuata con l’uso degli stencil. La tecnica artigianale che utilizza gli stencil le consente di creare disegni vivaci e pieni di vita. La preparazione è lunga, ma ogni passo è pieno di magia. Le immagini prendono forma, e ogni scelta creativa porta a sorprese inaspettate. Con i rulli di spugna e i tamponi, si sente di aver concesso vita alle sue idee, regalando così ai più piccoli una fetta d’immaginazione. Dalla scoperta di storie in occitano ai laboratori di serigrafia con amici, ogni aspetto del suo lavoro riflette il desiderio di esplorare e invogliare i bambini a creare.
Sophie, infatti, non si è limitata a parlare da illustratrice. Il suo laboratorio per bambini avvenuto in francese ha messo in luce quanta strada possa fare l’arte nel superare barriere linguistiche. Anche se ammette che non è sempre facile, il suo lavoro visivo facilita l’interazione. I bambini riescono a comprendere, a percepire. La scommessa è creare momenti di gioia, anche se c’è la sfida delle lingue. Con l’assistenza di traduttori, il messaggio riesce a penetrare tra i bambini quasi come se fosse un gioco. La visione della bellezza degli oggetti più semplici si trasmette come un flusso di creatività, in cui bambini e adulti possono unirsi in uno spazio comune. Attraverso questi laboratori, si sente che l’arte non ha frontiere.
L’interazione con i più piccoli è un altro capitolo affascinante della carriera di Sophie. Non esiste una regola precisa, ogni gruppo ha la sua dinamica. Per lei, ciò che conta è condividere momenti di felicità. Insegna ai bambini che esiste un mondo fatto di creazione. Anche se il risultato finale può o meno essere perfetto, il vero obiettivo è che il processo di creazione sia significativo. L’arte diventa così un mezzo interattivo, un modo per sviluppare il rapporto tra gli artisti di domani e le loro ispirazioni. L’idea di prediligere la collettività è centrale nel suo operato. E non c’è niente di più bello che vedere i bambini mentre si divertono e si esprimono liberamente.
E adesso? Quali nuovi progetti attendono Sophie Vissière? Si avvicina il completamento de “Il grande libro delle piccole cose“, dove i protagonisti sono sempre i bambini e le meraviglie che possono trovare nei dettagli più minuti attorno a loro. La storia è in cantiere per offrirci sguardi sempre nuovi su come esplorare il mondo, stimolando ulteriormente le curiosità. Questa nuova opera non rappresenta soltanto un’altra avventura nel suo viaggio artistico, ma continuerà a facilitare la scoperta delle piccole cose che ci circondano, quelle che spesso ignoriamo nella frenesia quotidiana.
In questo modo, l’autrice ci ricorda che l’infanzia è un periodo di esplorazione e meraviglia. Non è mai troppo tardi per ritrovare quella capacità di stupirsi, che contraddistingue i bambini. E nel far questo, Sophie invita tutti a guardare oltre e a scoprire la bellezza che ci circonda, anche nelle cose più semplici. Una volta di più, l’arte si rivela un linguaggio universale, capace di coinvolgere e unire, rendendo ogni giorno un’opportunità da cogliere.