Dal 4 al 6 aprile del 2025, Allianz MiCo si prepara a diventare il palcoscenico della 29esima edizione di miart, una fiera internazionale dedicata all’arte moderna e contemporanea che illuminerà Milano. Quest’anno, la manifestazione prende vita per celebrare il centenario di Robert Rauschenberg, un vero pioniere nell’ambito artistico, noto per il suo approccio innovativo che spingeva i confini del dialogo tra diverse forme d’arte e materiali. Attraverso la sua opera, Rauschenberg non solo ha frantumato le barriere tra arte e vita, ma ha anche tracciato sentieri inediti di cooperazione, collaborando non solo con altri artisti, ma anche con ballerini, musicisti, scienziati e scrittori. Un’eredità che continua a influenzare molti artisti anche oggi.
Quest’edizione di miart si arricchisce di un affascinante programma di conversazioni intitolato “talks among friends“. Questa serie di incontri si propone di esplorare le dimensioni dell’amicizia artistica, utilizzandola come un motore di sostegno reciproco e di innovazione nelle varie pratiche artistiche. Creato in collaborazione con eccellenti istituzioni culturali milanesi come la Fondazione Prada e il Museo del Novecento, questo progetto si svolgerà in cinque appuntamenti mensili, iniziando da novembre 2024 e concludendosi a marzo 2025. Ogni incontro non solo metterà in evidenza le dinamiche della collaborazione, ma si soffermerà anche sull’importanza delle sinergie tra spazi pubblici e privati, così come sul superamento delle tradizionali divisioni disciplinari.
Il primo appuntamento sarà il 28 novembre 2024, presso il Pirelli HangarBicocca. In quest’occasione, Annalisa Rimmaudo, curatrice al Centre Pompidou, offrirà una lecture dedicata a Jean Tinguely, un artista noto per le sue opere effimere e le sue performance coinvolgenti e innovative. Tinguely ha sempre cercato di sfidare le consuete nozioni di autorialità, facendo del coinvolgimento del pubblico un aspetto centrale del suo lavoro. In questo primo incontro, verrà proiettato il film “Homage to New York” diretto da D.A. Pennbaker nel 1960, che documenta una delle performance più iconiche dell’artista. Rauschenberg era presente all’evento, partecipando attivamente all’esperienza creativa.
Il legame tra Tinguely e Rauschenberg ebbe origine nel lontano 1960, un incontro che non solo segnò l’inizio di una lunga amicizia, ma diede anche vita a significative collaborazioni artistiche. Tra queste, figura il celeberrimo progetto “Dylaby” del 1962 realizzato allo Stedelijk Museum. Qui, artisti di rilievo come Niki de Saint Phalle, Per Olof Ultvedt, Martial Raysse e Daniel Spoerri si unirono per dar vita a un’installazione collettiva che sfidava le convenzioni artistiche dell’epoca. Le opere create in quel contesto di cooperazione dimostrano come il lavoro condiviso possa, ancora oggi, amplificare la creatività di ogni singolo artista, portando a risultati che possono andare ben oltre le possibilità di un lavoro solitario.
Questo richiamo alla collaborazione artistica rende il programma “talks among friends” parte integrante di un dialogo più ampio sull’arte contemporanea. Infatti, il legame tra gli artisti è una costante che ha attraversato la storia dell’arte e continua a permeare il panorama attuale. La condivisione di idee, esperienze e competenze non è solo un modo per crescere come artisti, ma diventa anche un veicolo di innovazione culturale.
Nel corso di questo ciclo di incontri, ciascun appuntamento sarà legato con le esposizioni in corso presso le istituzioni coinvolte. Per esempio, il PAC dove esploreranno i legami tra arte e politica, mentre il Museo del Novecento approfondirà i linguaggi dell’arte contemporanea. Ogni evento presenterà una riflessione sul valore della cooperazione, considerato un motore vitale per l’innovazione e la resistenza culturale.
Il calendario prevede ulteriori appuntamenti stimolanti, tra cui quello del 12 dicembre 2024 al PAC, seguito da un incontro a gennaio 2025 al Museo del Novecento, poi a febbraio alla Triennale, e infine a marzo presso la Fondazione Prada. Ogni volta, il programma mirerà a dare una visione più ampia e articolata delle pratiche artistiche contemporanee e dei meccanismi che le sostengono. Infatti, ogni evento rappresenta non solo un’opportunità di apprendimento, ma una vera e propria celebrazione della creatività in tutte le sue forme.