Scopri qual è la tassa che fa infuriare ogni italiano: nessuno può evitarla, la paghi senza nemmeno accorgertene!
Diciamolo, quando si parla di tasse, il nervosismo sale sempre. Non importa se paghi tanto o poco: l’idea di dover mettere mano al portafoglio per qualcosa che spesso non capiamo fino in fondo è irritante. Eppure, senza tasse, niente scuole, niente ospedali, niente strade. Insomma, sono una necessità. Anche se fanno male, non possiamo farne a meno.
La cosa che dà più fastidio? Non tanto pagarle, ma sentirsi presi di mira, come se ogni anno ce ne fosse una nuova o come se le vecchie tornassero sempre a complicarci la vita. E poi ci sono quelle tasse che sembrano fatte apposta per far arrabbiare tutti, quelle che ti toccano anche se non hai un grande reddito o una vita da nababbo.
Tra tutte, ce n’è una che è praticamente odiata da sempre. Anche solo nominarlo fa venire un po’ di mal di stomaco. È quella tassa che paga chiunque abbia una TV, una tassa piccola ma che sembra sempre lì a ricordarti che non puoi sfuggire al sistema. E ora che si parla di un possibile aumento, beh, le polemiche sono già nell’aria.
E pensare che nel 2024 c’era stato uno sconto. Solo 70 euro invece dei soliti 90. Un piccolo sollievo per molte famiglie, soprattutto con i prezzi che continuano a salire ovunque. Ma ora, con il 2025, la festa sembra finita: il canone potrebbe tornare alla cifra originaria, e non tutti sono pronti a digerirlo.
Il suo ritorno pieno: cosa succede nel 2025
Come avrai già intuito, stiamo parlando del Canone Rai. L’anno scorso il governo aveva deciso di tagliare un po’ il canone, abbassandolo di 20 euro. Una boccata d’aria, certo, ma già allora si sapeva che era una cosa temporanea. E infatti, a meno che non arrivi una nuova proroga, dal 1° gennaio 2025 torneremo a pagare 90 euro.
Perché questa tassa fa arrabbiare così tanto? Semplice: la paghi anche se la TV non la guardi quasi mai, e non importa se usi solo Netflix o Prime Video. È legata al possesso di un televisore, non al consumo effettivo del servizio. Insomma, è una di quelle cose che senti un po’ come un’ingiustizia, soprattutto oggi.
Un dibattito che non si spegne mai
Il canone RAI divide gli italiani da sempre. C’è chi pensa che sia giusto per finanziare un servizio pubblico e chi, invece, lo considera una tassa vecchia, ormai superata. E con l’aumento in arrivo, le discussioni non faranno che peggiorare.
Alla fine, però, il canone è una realtà con cui dobbiamo convivere. Anche se non lo vogliamo, è lì, sulla bolletta, a ricordarci che ogni servizio ha un prezzo. E se proprio non possiamo evitarlo, forse dobbiamo iniziare a chiederci come far sì che quei soldi vengano davvero usati per migliorare il servizio per tutti.