Nell’affascinante cornice dell’auditorium della Banca di Asti, circa 160 studenti delle classi IV e V di vari istituti superiori della zona si sono riuniti per scoprire un nuovo concorso davvero interessante. Questo evento, spiccatamente dedicato alle arti figurative e letterarie, prende il nome di “Questioni di Karma”. Il momento si è rivelato particolarmente significativo, visto che hanno partecipato anche figure di spicco come il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Paolo Lando, l’assessore all’istruzione Loretta Bologna e Giorgio Galvagno, presidente del consiglio di amministrazione della Banca di Asti. Tutti insieme hanno illustrato ai ragazzi le dettagliate dinamiche dell’iniziativa.
Il concorso offre agli studenti una straordinaria opportunità di esprimere le proprie emozioni e considerazioni riguardanti la complessità delle relazioni umane nella società che viviamo oggi. Questa società, per certi versi, è piena di sfide che possono ostacolare il pieno sviluppo personale. Grazie a opere letterarie, videoclip, reportage fotografici o forme artistiche varie, i partecipanti sono chiamati a esplorare e a condividere sentimenti e fragilità che spesso non tengono in considerazione. Il tema principale ruota attorno al concetto di “karma”, interpretato come il risultato delle azioni umane. In questo contesto, il karma diventa un invito a impegnarsi per un miglioramento delle dinamiche sociali e relazionali.
In effetti, questo è un modo per costruire una relazione profonda con l’arte e la vita sociale contemporanea. Gli studenti, quindi, non solo competono su un piano artistico, ma si confrontano anche con la loro realtà e le loro esperienze personali. Non è solo questione di produrre arte, ma di riflessioni profonde su come le proprie azioni possano influenzare il contesto sociale. Si mette in evidenza che le giovani generazioni possiedono tanto da esprimere, e quest’iniziativa si pone come una piattaforma per farlo in maniera creativa e significativa.
Durante l’evento, il colonnello Lando ha evocato un messaggio forte ed evocativo, dicendo “… quando la nostra arte per la sicurezza incontra l’arte che hai dentro, la tranquillità diventa un capolavoro.” Le sue parole invitano non solo a riflettere, ma anche a stimolare azioni concrete attraverso le proposte artistiche dei ragazzi. In effetti, il concorso rappresenta un’occasione per permettere alle idee fresche e artistiche di diventare un valore aggiunto nelle azioni quotidiane di prevenzione svolte dai carabinieri. Data la vastità dei presidi dell’Arma, che si avvicinano a un numero notevole di 4500 a livello nazionale, ogni suggerimento può contribuire a migliorare le interazioni con le comunità, creando un legame più stretto e significativo.
L’arte, quindi, non è semplicemente un modo per esprimere la creatività, ma diventa un vero e proprio strumento per il cambiamento sociale. La cooperazione tra forze dell’ordine e giovani artisti si dirige verso una visione comune di sicurezza e comunità, puntando sempre a una qualità di vita migliore per tutti.
Sotto l’aspetto pratico, la selezione delle opere presentate prevede una prima fase di valutazione all’interno dei diversi istituti. Qui, un collegio di docenti avrà il compito di scegliere i lavori che ritengono più rappresentativi e significativi di quanto espresso dai partecipanti. I lavori selezionati saranno poi inviati a una commissione speciale, che vedrà la partecipazione del colonnello Lando, di un rappresentante dell’Amministrazione comunale, di un membro della Banca di Asti, e dei dirigenti scolastici degli istituti coinvolti. Questo passaggio assicura una revisione equa e incisiva, valorizzando le competenze artistiche che i ragazzi hanno messo in campo.
Ma il progetto non finisce qui. I tre elaborati giudicati migliori riceveranno un premio e verranno esposti in uno spazio pubblico offerto dal Comune di Asti. Così, la cittadinanza avrà l’opportunità di ammirare le opere realizzate dai giovani artisti e autori locali. Un’occasione per trasformare la creatività in un patrimonio comune, da condividere, vivere e apprezzare come un esempio di come l’arte può unire e ispirare. Questa iniziativa, dunque, si rivela non solo un concorso, ma un vero e proprio evento culturale, che promette di lasciare il segno nella comunità.