Puoi liberarti dell’olio esausto di scarto ed ottenere un compenso in cambio. Favorirai una produzione più sostenibile. Scopri dove
Gli oli vegetali dopo il loro utilizzo nell’ambito alimentare vengono definiti ‘esausti‘. Dopo aver fritto una golosa pietanza, questo alimento rimane residuo ed inutilizzato, rendendone necessario lo smaltimento. E’ necessario prestare molta attenzione nel corso di questa fase, perché il processo di deflusso può avvenire solo seguendo una procedura ben specifica.
Esattamente, perché l’olio esausto rappresenta un’agente particolarmente inquinante per l’ambiente, qualora venisse smaltito direttamente nello stesso. Molti pensano che lasciarlo scorrere via nelle tubature del lavandino sia una scelta saggia, ma anche in questo caso si tratta di un modo inefficace e dannoso.
Se non c’è necessaria accortezza nel filtraggio, l’olio scaricato nell’impianto idrico può generare la dispersione di sostanze tossiche e nocive nell’ambiente, compromettendo anche la presenza di ossigeno a disposizione delle specie viventi presente in natura.
Perciò, risulta opportuno conoscere preventivamente i dettagli del processo di corretto smaltimento; come per i residui di ogni altro tipo, anche l’olio esausto è destinato a terminare in uno specifico cassonetto della raccolta differenziata, volto proprio a raccogliere il materiale scartato. E’ questa l’unica soluzione possibile, che sventerà potenziali rischi d’inquinamento e garantirà il riutilizzo dell’olio per la fabbricazione di ulteriori prodotti.
Smaltisci l’olio in maniera sostenibile ed ottieni un compenso
Come abbiamo avuto modo di vedere, dunque, sono molteplici le possibilità che garantiranno un nuovo utilizzo per l’olio esausto precedentemente impiegato in cucina, fino a garantire vere e proprie nuove risorse. Nei vari Stati europei sono stati differenti i programmi volti ad accrescere la consapevolezza dei cittadini in merito alla possibilità di riciclare l’olio esausto, mediante la raccolta in specifici punti.
In questo modo sarà possibile favorire il riutilizzo di un materiale che a primo impatto potrebbe sembrare ormai inutile, riducendo l’impatto che lo smaltimento non corretto dello stesso potrebbe generare. In Spagna, nello specifico, l’iniziativa rivolta alla cittadinanza si base sulla raccolta dell’olio esausto all’interno di un contenitore, che non deve, chiaramente, essere contaminato da altre sostanze.
L’iniziativa lanciata da Repsol
A lanciare questo vantaggioso ed interessante programma è stata la società Repsol, uno dei colossi del settore energetico iberico. I punti adibiti alla consegna dell’olio esausto scartato sono stazioni di servizio, oltre 450 dislocate in varie aree della Nazione; recandosi nei luoghi indicati e smaltendo nel modo opportuno il materiale alimentare, il consumatore otterrà 30 centesimi per ogni litro depositato. Lo stesso dovrà poi essere consegnato presso uno dei punti designati; l’azione genererà in primis un effetto favorevole nei confronti del fruitore dell’olio, che riceverà un compenso per il suo servizio di impegno ecologico. Con il contributo della comunità, l’inquinamento subirà una decisiva frenata.
L’iniziativa si rivolge soprattutto ai cittadini di comunità autonome quali la centralissima Madrid e la Galizia, che avranno la possibilità di ricevere il compenso via smartphone, direttamente sull’applicazione Waylet, in modo da facilitare ed ottimizzare il processo di accredito. Repsol, una volta ricevuto l’olio, si occuperà della produzione di combustibili rinnovabili per l’alimentazione energetica usufruendo proprio dello stesso. Una scelta consapevole che permetterà alla comunità aderente di ricevere qualche soldino, favorendo un impatto ambientale ridotto e una produzione energetica più sostenibile.