Il MACAAL di Marrakech, conosciuto come il Museum of African Contemporary Art Al Maaden, si appresta ad un rinnovamento che promette di trasformare il panorama artistico del continente. Grazie a un investimento significativo da parte della Fondation Alliances e dei suoi fondatori, sotto la direzione di Othman Lazraq, il museo sta per imbarcarsi in un ambizioso progetto di ampliamento. La nuova offerta spazierà da una sezione permanente della collezione a eventi ed esposizioni temporanee, arricchendo ulteriormente l’esperienza culturale di Marrakech.
Grandi novità in arrivo: il nuovo percorso espositivo
Il museo si prepara a lanciare una nuova sezione dedicata all’esposizione permanente della sua collezione, la quale è una delle più vaste e complete al mondo focalizzate sull’arte contemporanea dell’Africa. Negli ultimi 40 anni, la famiglia Lazraq ha accumulato circa 2500 pezzi tra dipinti, sculture, fotografie e installazioni, e ora 150 di queste opere saranno presentate a rotazione. Ogni esposizione offrirà un viaggio attraverso le gallerie tematiche che raccontano la storia e l’evoluzione dell’arte africana, abbracciando i temi della decolonizzazione, della globalizzazione e delle questioni ambientali.
Artisti affermati e talenti emergenti, come Joël Andrianomearisoa, Hassan Hajjaj e Billie Zangewa, troveranno spazio in questa nuova mostra, insieme a figure storiche del modernismo marocchino come Farid Belkahia e Mohamed Melehi. Il percorso espositivo, concepito dallo scenografo Franck Houndégla, sarà curato da esperti come Morad Montazami e Madeleine de Colnet, che assieme alla direttrice artistica Meriem Berrada daranno vita a un evento che celebra la vibrante cultura africana.
Installazioni uniche e olandesi di artisti contemporanei
Oltre alla collezione permanente, il MACAAL prevede anche installazioni site specific commissionate annualmente a talentuosi artisti. I primi due progetti sono stati affidati a Salima Naji e Aïcha Snoussi, con debutto previsto nel corso del prossimo anno. Queste installazioni saranno studiate per dialogare con lo spazio del museo, offrendo un’interazione nuova e coinvolgente con il pubblico. Questa attenzione all’arte contemporanea non è solo un modo per rimanere al passo con le tendenze attuali, ma un modo per incoraggiare la creatività e dare voce agli artisti più innovativi del momento.
In aggiunta, la creazione della Artist Room segnerà un’altra pietra miliare per il museo, offrendo a diversi artisti la possibilità di esporre le loro opere in contesti sia personali che collettivi. La prima artista ad essere coinvolta in questo progetto sarà la franco-marocchina Sara Ouhaddou, con la sua mostra prevista per il 2025. È un modo per dare spazio a nuove voci e stili, rendendo il MACAAL un hub dinamico per l’arte contemporanea.
La Media Library: un tesoro di cultura visiva
Un’altra proposta entusiasmante del MACAAL è la sua nuova Media Library, destinata a diventare un punto di riferimento per ricercatori, studenti e appassionati d’arte. Questo archivio metterà a disposizione una serie di materiali video e audio sulle pratiche artistiche africane, spaziando dagli anni ’90 fino ai tempi moderni. Si tratta di un’importante risorsa che non solo preserva, ma anche facilita l’accesso alla cultura e alla storia dell’arte africana contemporanea.
Questa biblioteca permetterà al pubblico di esplorare le opere e le idee che hanno influenzato il panorama artistico del continente. La disponibilità di materiale vario, dalle interviste ai documentari, arricchirà ulteriormente la comprensione e l’apprezzamento degli artisti africani e delle loro storie. Così, dal 2025, la Media Library si proporrà come un centro vitale per la disseminazione della conoscenza e la celebrazione dell’arte africana che è tanto variegata quanto profonda.
Il rinnovamento del MACAAL non è solo un cambiamento fisico, ma un passo verso la condivisione dell’arte africana con il mondo. Come sottolineato dallo stesso presidente Othman Lazraq: “Favorire l’accessibilità dell’arte è qualcosa di cui noi e la mia famiglia ci teniamo particolarmente, e ci aspettiamo di condividere le opere della collezione con un pubblico sempre più ampio.” Queste affermazioni indicano chiaramente la direzione in cui il museo si sta muovendo, verso un futuro luminoso e creativo.