Gli imbrogli sui contratti telefonici e le truffe online sono all’ordine del giorno: come riconoscere i rischi e difendersi
Ogni giorno, molti consumatori ricevono telefonate da operatori telefonici che presentano offerte attraenti. Tuttavia, dietro a queste proposte si celano talvolta pratiche poco trasparenti.
Spesso, senza esserne pienamente consapevoli, gli utenti forniscono un consenso che può tradursi in un contratto vincolante, comportante costi imprevisti e complicazioni nella cessazione del servizio.
È, pertanto, fondamentale comprendere i meccanismi utilizzati per ottenere un assenso inconsapevole e conoscere le strategie di protezione, al fine di evitare spiacevoli sorprese.
Per poter capire come comportarsi, è ulteriormente utile essere a conoscenza di quali sono le autorità garanti dei nostri dati personali e di quanto convenuto dalla normativa.
Le strategie utilizzate per ottenere il consenso dell’utente
In un interessante approfondimento del Corriere della Sera, viene indicato che tra le strategie più comunemente impiegate per indurre il consumatore a fornire un consenso inconsapevole vi è l’uso di domande formulate in modo ambiguo, le quali tendono a determinare risposte affermative senza che l’utente comprenda pienamente la significatività della propria conferma. Anche l’uso di chiamate registrate, successivamente modificate in modo da far apparire l’utente come consenziente, rientra tra le pratiche più subdole.
Una volta registrato il consenso, il consumatore potrebbe trovarsi con un contratto attivato senza aver comprese appieno le relative condizioni. Ciò può comportare costi aggiuntivi sulla bolletta, modifiche unilaterali del piano tariffario o difficoltà nel ritornare all’operatore precedente.
Come difendersi da truffe telefoniche ed autorizzazioni forzate
Prima di rispondere a una chiamata commerciale, è opportuno diffidare di offerte eccessivamente vantaggiose e non fornire mai dati personali o bancari senza prima aver verificato l’affidabilità dell’operatore. Qualora si riceva una proposta contrattuale, è sempre consigliabile richiedere di ricevere l’offerta per iscritto, in modo da poterne valutare i contenuti con calma. Inoltre, è possibile iscriversi al Registro delle Opposizioni per limitare il ricevimento di chiamate indesiderate. Molto utili sono anche i filtri anti spam e le PEC (quest’ultime dirette all’operatore).
Nel caso in cui un’eventuale richiesta tramite PEC non venga accolta, si può fare riferimento alle associazioni dei consumatori o all’AGCOM, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che tutela i diritti degli utenti nel settore delle telecomunicazioni. Il codice di migrazione, un codice identificativo che è presente nelle bollette o fornito direttamente dal call center dell’operatore, è infine un altro requisito essenziale per evitare i cambi di operatore forzati, così come riconosciuto dalla Corte di Cassazione.