Per questo bonus non è necessario fare domanda: viene pagato direttamente dal datore di lavoro. Basta controllare la busta paga.
La legge di Bilancio 2025 ha ottenuto la firma del Presidente Mattarella ed è prossima a superare l’iter parlamentare. Nonostante le ovvie critiche dell’opposizione la manovra ha preso in considerazione diverse problematiche di politica economica interna: ha confermato le tre aliquote Irpef in vigore e ha avuto un particolare riguardo verso il cuneo fiscale. Sono stati inoltre concessi alcuni bonus che saranno acquisibili direttamente con la busta paga. La buona notizia è che per il momento non sono previsti aumenti di tasse né per i dipendenti, ne tanto meno per le aziende.
Un dato accolto con entusiasmo e che ha ricevuto diversi consensi anche dalle parti sociali. Le opposizioni hanno invece criticato il governo per aver penalizzato la sanità. Il settore sarebbe al tracollo e i vertici governativi non avrebbero messo a disposizione abbastanza risorse di quelle disponibili. Il che penalizza chi non può curarsi nel privato e deve attendere mesi, se non anni per una visita o una risonanza. Tuttavia nella manovra sono stati confermati i i fringe benefit.
Quest’ultimi prevedono alcune agevolazioni per i neo assunti che si trasferiscono, e comprendono anche una serie di agevolazioni che possono trovarsi direttamente in busta paga. In quest’ultimi casi non occorrerà fare nessuna domanda, saranno pagati direttamente dal datore di lavoro. Sarà infatti sufficiente controllare la busta paga per accertarsi del privilegio concesso. Ma a quale bonus si fa riferimento? Di che cosa si tratta?
Legge Bilancio 2025, fringe benefit confermati
I Fringe benefit confermati riguardano le utenze: i rimborsi previsti dalla legge di luce, gas e acqua saranno inseriti in busta paga e non sarà necessario fare una domanda apposita. Un modus che riduce di molto le operazione burocratiche e che permette al lavoratore di gestire al meglio alcune spese.
Sono bonus bollette in busta paga che non hanno nulla a che fare con lo sconto in bolletta concesso a famiglie disagiate. Il metodo dei fringe benefit apporta vantaggi al lavoratore, ma anche ai datori di lavoro. L’apporto di un contributo aggiuntivo pari a 1.000 euro l’anno, che nel caso dei lavoratori con due figli sale a 2.000 euro in busta paga è rilevante per entrambe le parti. Tuttavia questi benefit vanno giustificati
Rientrano nel bonus luce, gas e acqua, le utenze in vigore in immobili ad uso abitativo detenuti dal dipendente, ma anche dal coniugi o altri famigliari: è necessario che dimostrino che ne sostengono realmente le spese. Sono previste anche alcune delle altre utenze domestiche come quelle del riscaldamento. Infine da sottolineare che l’erogazione del bonus bollette è a libera discrezione del datore di lavoro. In caso quest’ultimo decida di aderire dovrà acquisire dal lavoratore tutta la documentazione necessaria, prevista dalla legge.