Sotheby’s, una delle più riconosciute case d’aste al mondo, si appresta a intraprendere una nuova avventura in Arabia Saudita con la sua prima vendita nel 2025, un evento che promette di scuotere il panorama artistico e collezionistico del Medio Oriente. La location selezionata è Diriyah, un luogo ricco di storia e cultura, che segna l’alba del primo Stato Saudita nel 1727 e ospita anche un sito patrimonio dell’UNESCO, il famoso At-Turaif. Questo coinvolgente evento non solo celebra l’arte e il collezionismo, ma segna anche l’apertura di una nuova sede a Riyad, all’interno della futuristica Al Faisaliah Tower, progettata dall’illustre architetto Norman Foster.
L’apertura della sede di Sotheby’s a Riyad rappresenta un passo cruciale nel loro processo d’espansione nel Medio Oriente, in un mercato che sta conoscendo una crescita esponenziale nel collezionismo di alta gamma e nell’arte contemporanea. La casa d’aste potrà ora interagire fisicamente con una clientela in espansione sempre più attiva nel mondo del collezionismo, favorendo così l’interesse verso le opere d’arte e oggetti da collezione. Gli investimenti in corso e i progetti audaci della regione testimoniano il potenziale significativo di questo mercato. D’altronde, anche Christie’s ha compiuto passi simili, aprendo una sede a Riyad e ottenendo il primato di essere la prima casa d’aste internazionale autorizzata a operare in Arabia Saudita.
La consistenza del progetto di Sotheby’s si traduce, infatti, in un’offerta diversificata che non si limita alle sole opere d’arte, ma si estende anche a collezionabili di lusso. Questo approccio non fa altro che testimoniare l’unione tra arte e lusso, creando un legame tra tradizione e modernità, fondamentale nel contesto culturale di oggi.
Origins: L’asta inaugurale del 2025
La prima vendita di Sotheby’s, denominata “Origins”, è in programma per l’8 febbraio del 2025 e ha in serbo un catalogo di opere straordinarie che cattureranno l’interesse di collezionisti locali e internazionali. In questo evento di grande spessore, saranno presenti non solo opere di artisti sauditi come il noto Ahmed Mater, con la sua serie “The Illumination”, ma anche una selezione di oggetti luxury, come gioielli e orologi, che vogliono attrarre anche il pubblico meno esperto nel mondo del collezionismo.
Negli ultimi cinque anni, in Arabia Saudita, il numero di clientela per Sotheby’s è cresciuto notevolmente, evidenziando un forte interesse verso l’arte, soprattutto tra i giovani collezionisti, sotto i quarant’anni. Tale realtà ha spinto la casa d’aste a diversificare e mitigare la sua offerta per attrarre questa nuova generazione di collezionisti, incluse categorie che spaziano dal moderno all’artigianato, dal design al lusso oculato. Un approccio oculato, insomma, per andare incontro alle aspettative di un pubblico in fermento e pronto a intraprendere un viaggio nel mondo dell’arte.
Un mercato in evoluzione e connettività globale
L’incremento della presenza di Sotheby’s nella regione arriva in un momento strategico, sincronizzandosi con la recente acquisizione da un miliardo di dollari da parte del fondo sovrano di Abu Dhabi, ADQ, che entra a far parte di Sotheby’s con una quota di minoranza. Queste manovre sottolineano l’attesa di un vero e proprio boom nel mercato dell’arte e dei collezionabili in Arabia Saudita e Emirati.
La strategia di Sotheby’s sembra chiara: posizionarsi in modo efficace per sfruttare l’interesse crescente in un’area geografica che si sta rapidamente affermando nel contesto artistico globale. La creazione di una piattaforma che unisca arte, lusso e collezionismo farà sì che la clientela locale si senta ancora più coinvolta e parte del panorama internazionale, creando nuovi legami e opportunità in un contesto dinamico e in continua evoluzione. Il mercato dell’arte, quindi, si prepara ad abbracciare un nuovo capitolo avvincente con queste importanti iniziative.