Il Natale a Monza si tinge di colore e luce grazie all’iniziativa “La Luce è un Buio Chiaro?”, promossa dall’associazione Facciavista. Questo evento straordinario non solo celebra la bellezza delle opere d’arte, ma mette in risalto il talento e la creatività dei ragazzi autistici. Tra il Duomo, via Carlo Alberto e la Villa Reale, diversi appuntamenti faranno vivere un Natale unico, ricco di significati e spunti di riflessione. La combinazione di arte, inclusione sociale e tradizioni natalizie regala alla città un’atmosfera speciale, che invita residenti e visitatori a esplorare e apprezzare la magia del periodo festivo.
Nel cuore di Monza, il Duomo ospita una mostra di grande importanza artistica e relazionale. I ragazzi di Facciavista si sono trasformati in ciceroni straordinari, guidando i visitatori attraverso le meravigliose vetrate di Marco Carnà. Per la prima volta, i bozzetti originali del celebre artista sono stati resi visibili al pubblico, risultato di un’attenta ricerca negli archivi di famiglia. Queste opere raccontano due scene significative della tradizione evangelica: “La guarigione dell’epilettico indemoniato” e “Le nozze di Cana”. Giacomo Cazzaniga, laureando in Beni culturali e partecipante attivo del progetto, descrive con passione l’importanza di queste vetrate, realizzate in vetro legato a piombo, che catturano la luce e riflettono il messaggio di speranza.
Ma l’evento non si esaurisce qui: alla fine della mostra, i bozzetti saranno donati al Museo e tesoro del Duomo dalla moglie dell’artista, Daniela Carnà. Questo gesto ha un valore simbolico forte, un legame tra arte, memoria e inclusione. Rita Capurro, direttrice del Museo, ha sottolineato quanto importante sia questa acquisizione nel contesto della strategia museale finalizzata a valorizzare il patrimonio culturale della città. La sinergia tra il museo e Facciavista dimostra come l’inclusione possa convivere con l’arte, tessendo un filo rosso che unisce storie e persone.
Spirito festivo in via carlo alberto
Passeggiando lungo via Carlo Alberto, i cittadini possono immergersi in un’atmosfera natalizia particolare, grazie all’evento “Un Natale in tutti i sensi”. Qui, i ragazzi di Facciavista hanno dato vita a un laboratorio artistico che ha portato alla creazione di 20 alberelli decorati in stile Pop. Queste opere, scaturite dalla fantasia e dalla creatività dei giovani artisti, sono un’autentica espressione del valore del lavoro di squadra e dell’importanza della sensibilizzazione per l’integrazione.
Matteo Perego, ideatore dell’iniziativa, ha chiarito che l’intento non è solo quello di abbellire la città, ma anche di creare un’esperienza che parli di inclusione e sensibilità. La bellezza di un albero natalizio non è solo una questione estetica; è un messaggio potente sull’importanza di dare spazio e voce a tutti, in particolare a chi vive con disabilità. Le installazioni diventano quindi simboli di unità e di bellezza, un richiamo a un Natale vissuto con empatia e apertura.
Villa reale: moda e inclusione cultura
Un altro momento imperdibile è rappresentato dall’evento “Passi Reali: Villa Reale in Passerella per l’Inclusione”, che si terrà il 15 dicembre. Organizzato in collaborazione con La Casa della Poesia, questo evento promette di trasformare la splendida cornice della Villa Reale in un palcoscenico di moda e creatività. La sfilata, che presenterà una collezione dello stilista Michele Casto, avrà il vanto di includere tessuti dipinti a mano dai ragazzi di Facciavista.
Questa novità offre, per la prima volta, la possibilità di osservare come la moda possa integrare e valorizzare il talento di ragazzi che, grazie alla loro sensibilità artistica, creano opere uniche. Gli abiti, realizzati con attenzioni particolari e unici nel loro genere, porteranno una ventata di freschezza e rappresenteranno il superamento di qualsiasi condizione limitante. L’incontro tra moda e arte diventa così un’occasione per riflettere sull’importanza dell’inclusività, attraverso un linguaggio universale come quello della bellezza.
Le iniziative natalizie di Facciavista non solo abbelliscono Monza, ma si pongono come esempio luminoso di come arte e partecipazione possano inserirsi perfettamente in un contesto urbano, rendendo il clima festivo ancora più ricco di significato e bellezza.