In un contesto come quello italiano, dove arte e cultura si intrecciano con difficoltà in un sistema pubblico complicato, il sostegno da parte del settore privato si rivela sempre più fondamentale. Infatti, l’interesse degli italiani per il patrimonio culturale è tangibile, ma ci sono ancora numerosi ostacoli che ne limitano l’accesso. Le aziende sono chiamate a fare la loro parte, e il nuovo hub Havas Arte e Cultura si propone di colmare questo divario, integrando il patrimonio artistico nelle strategie aziendali. L’Osservatorio Arte e Cultura lanciato durante questo evento mette in luce le percezioni dei cittadini riguardo il patrimonio, nonché il ruolo cruciale che Stato e imprese possono svolgere nella sua valorizzazione.
Dallo studio condotto, è emerso che l’82% degli italiani esprime un forte interesse per l’arte e la cultura, un dato che evidenzia come questi temi siano estremamente rilevanti per il Paese. Tuttavia, nonostante questa passione diffusa, gli ostacoli all’accesso sono notevoli. Più della metà degli intervistati ha dichiarato di percepire la presenza di barriere significative, con il 56% che sottolinea quanto sia difficile accedere a offerte culturali di qualità. Tra le problematiche principali, il 44% degli italiani indica i costi elevati come un freno sostanziale, mentre il 41% lamenta una mancanza di informazioni riguardo alle iniziative disponibili. Anche il disagio di non trovare offerte culturali vicine al loro luogo di residenza contribuisce a questa distanza.
Questi dati rivelano un sistema culturale che non riesce a garantire equità di accesso, mettendo a rischio la partecipazione delle fasce più fragili della popolazione, in particolare quelle provenienti da aree marginali o periferiche. Le istituzioni sembrano in difficoltà nel garantire l’accessibilità, lasciando un vuoto che potrebbe essere colmato con un maggiore impegno da parte delle aziende. La componente economica e informativa sembra dunque un elemento cruciale per superare queste barriere e fare in modo che il patrimonio culturale diventi un bene accessibile a tutti.
Caterina Tonini, ceo di Havas Creative Network, interviene sul tema, sottolineando la responsabilità delle aziende nel promuovere iniziative in sostegno dell’arte e della cultura. «Dobbiamo esercitare un ruolo strategico», ha affermato Tonini, evidenziando che gli italiani desiderano un intervento da parte delle imprese proprio per la salvaguardia del patrimonio artistico, specie là dove le istituzioni non riescono. Le aziende possono così diventare protagoniste di un cambiamento culturale significativo, assumendo il ruolo di custodi di una eredità che appartiene a tutti.
Inoltre, il report evidenzia anche come il 90% degli italiani consideri la preservazione artistica e culturale come una priorità aziendale. Ciò implica che il coinvolgimento delle imprese non sia soltanto auspicabile, ma ritenuto critico da parte della popolazione. Questo approccio non solo aiuta a preservare le risorse culturali, ma offre anche alle aziende un’opportunità unica di migliorare la propria reputazione e connessione con i consumatori. Infatti, l’85% dei consumatori predilige acquistare da realtà che investono nel sociale e nella cultura, riconoscendo un valore etico in queste scelte.
«Misurare un fenomeno significa farlo esistere», ha dichiarato Daniele Frattini, chief data officer CSA di Havas. Procedere in tal senso significa non solo prendere atto di un interesse preponderante tra la popolazione, ma anche comprendere come l’arte e la cultura possano essere parte integrante dell’agenda politica e aziendale. Gli italiani vedono questo settore non solo come arricchimento personale, ma anche come un bisogno prioritario da portare avanti. Il focus resta sull’accessibilità, quindi, sull’importanza di sostenere i nuovi talenti e di promuovere eventi che possano far emergere una vivace realtà culturale.
In un Paese come l’Italia, l’arte e la cultura non sono semplicemente settori da tutelare, ma colonne portanti della società che possono trasformare la vita quotidiana dei cittadini, rendendola più ricca e coinvolgente. Con una spinta da parte delle aziende e un adeguato supporto istituzionale, la bisogna di valorizzare il patrimonio culturale potrebbe finalmente diventare una realtà concreta e tangibile.