Tony Cragg, l’artista di Liverpool nato nel 1949, è uno dei nomi più rilevanti nel panorama della scultura contemporanea. La sua nuova esposizione, intitolata “Infinite forme e bellissime,” è in corso alle Terme di Diocleziano a Roma, e sarà aperta al pubblico fino al 4 maggio 2025. Questa mostra promette di essere una delle più affascinanti della stagione culturale a Roma, come affermato da Stéphane Verger, l’ex direttore del Museo Nazionale Romano e uno dei curatori dell’evento, insieme a Sergio Risaliti. In occasione di questa rassegna, Cragg presenta diciotto sculture, realizzate nel corso degli ultimi vent’anni, che dialogano con gli spazi archeologici delle terme, creando un’interazione tra arte contemporanea e storia.
Le opere di Cragg, caratterizzate da forme biomorfe e sinuose, si pongono in netto contrasto con la maestosità delle Aule delle Terme di Diocleziano, le cui volte offrono un’architettura imponente. Le sculture, che variano in dimensioni da medie a grandi, traggono ispirazione da elementi naturali come minerali e piante. La creatività dell’artista si esprime attraverso l’uso di materiali diversi come bronzo, legno, travertino, fibra di vetro e acciaio. Questi materiali non solo rendono omaggio alla sistemazione storica in cui sono collocati, ma danno anche vita a scenari immaginari. La visione dell’artista evoca immagini di onde marine e strutture geometriche, creando un affascinante scambio visivo e concettuale che invita il pubblico a riflettere su cultura e natura.
La scelta delle Terme per l’esposizione non è casuale. Cragg mostra una profonda comprensione di come la scultura possa integrarsi negli spazi storici. Le sue opere non si impongono, ma si offrono come interlocutrici di storie passate, arricchendo l’esperienza del visitatore. L’interazione tra le sculture e l’ambiente circostante stimola una riflessione sull’evoluzione della forma e della materia, sollecitando domande sul nostro rapporto con il patrimonio culturale. Ogni pezzo è posizionato in modo da attirare l’attenzione, portando la mente del visitatore a esplorare connessioni e significati.
Tony Cragg, nella sua pratica artistica, si dedica alla creazione, manipolazione e distorsione dei materiali, un approccio che suggerisce una continua evoluzione del concetto di scultura. L’artista propone una riflessione piuttosto provocatoria: “La scultura è solo all’inizio della sua storia”. Cosa accadrebbe se la scultura stesse nascendo in questo preciso momento? Se non fosse semplicemente un ornamento, ma uno strumento di indagine del mondo?
Questo pensiero invita a considerare la scultura non solo come forma estetica, ma come qualcosa di più profondo, un veicolo che può esplorare e rivelare verità nascoste. Cragg sfida il pubblico a vedere le sue opere come possibilità di interrogarsi su temi più ampi, dall’arte al tempo, dal materiale all’immateriale. Questa disamina contemporanea, che interseca lo storico con il moderno, dimostra la versatilità dell’arte scultorea e il suo potenziale per farci riflettere su noi stessi e sul nostro contesto.
Sergio Risaliti, curatore assieme a Stéphane Verger, ha espresso la sua soddisfazione per la collaborazione con Tony Cragg. Riconosce l’impatto che le sculture dell’artista hanno sugli spazi storici, una combinazione che raramente si vede. Risaliti commenta come Cragg abbia una sensibilità unica per l’arte e la storia, consentendo alle sue opere di risuonare con l’ambiente circostante. La capacità di Cragg di integrarsi con contesti carichi di storia mostra quanto possa essere potente l’arte contemporanea quando incontra il passato.
In questa interazione, le opere non faticano a trovare una loro voce, anzi sembrano conversare liberamente con il contesto, non creando dissonanze, ma piuttosto armonie. Questo porta a una riflessione sulla scultura non solo come forma visiva, ma anche come espressione di una continua evoluzione culturale. È interessante notare come Cragg riesca a fondere passato e presente, rimanendo al contempo attento a cosa ci riserva il futuro, incoraggiando una visione narrativa dell’arte e del suo potere.
Questa mostra è quindi un invito alla scoperta e all’esplorazione, un’occasione imperdibile per gli appassionati dell’arte di cogliere il messaggio profondo che trasmette la scultura contemporanea di Tony Cragg.