La stagione natalizia è in pieno fermento e Firenze, con la sua storia e tradizione, si prepara a celebrare uno degli eventi più attesi dell’anno: la mostra di presepi al Rivoli Boutique Hotel. Questa straordinaria esposizione, giunta alla tredicesima edizione, è un’opportunità imperdibile per immergersi nell’atmosfera festiva, ammirare opere d’arte artigianale e riscoprire le radici culturali del Natale. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
La mostra, che avrà luogo fino al 6 gennaio, è aperta a tutti gli amanti della tradizione natalizia. Con ingresso gratuito, i visitatori possono esplorare ben trenta natività d’artista, create da Carlo Ladurini, un vero maestro nel settore. Queste opere, singolari e evocative, sono esposte in un contesto suggestivo che incanta e affascina. Le creazioni si trovano all’interno degli oltre 300 metri quadrati di spazio comune dell’hotel, un ex convento delle suore Canossiane che, con la sua atmosfera storica, dona ulteriore fascino all’evento. Ogni pezzo racconta una storia, grazie a un’abilità artigianale che riesce a catturare l’essenza del Natale.
L’evento, fortemente voluto da Gianni Caridi, albergatore di lungo corso, non si limita solo a presentare i presepi, ma si offre come un veicolo di partecipazione e sostegno. Nonostante l’ingresso sia libero, i visitatori hanno la possibilità di fare una donazione alla Fondazione Tommasino Bacciotti, con la quale il Rivoli Boutique Hotel collabora attivamente da molti anni. Quest’anno, un gesto di generosità che fa la differenza: la direzione dell’albergo ha promesso di raddoppiare l’importo totale delle donazioni raccolte durante la manifestazione, contribuendo così a una causa nobile e molto significativa.
Accanto ai trenta presepi, la mostra offre ai visitatori una sorpresa ulteriore: il Villaggio di Babbo Natale, realizzato da Salvatore Sciuto. Questo angolo festivo è un vero e proprio spettacolo per gli occhi, con giochi di luci, musiche festose e strutture in movimento che incantano grandi e piccini. È un luogo dove le famiglie possono riunirsi attorno alla magia del Natale e lasciare libere le loro fantasie. I bambini, in particolare, possono divertirsi e giocare in questo villaggio creativo, mentre gli adulti possono godere di un momento di meraviglia e nostalgia.
L’allestimento è pensato per coinvolgere tutti i sensi, creando un’atmosfera che riporta indietro nel tempo, ai ricordi più belli delle festività. Le installazioni sono curate nei minimi dettagli e riescono a strappare un sorriso a chiunque vi entri. Vivere quest’esperienza significa immergersi totalmente nello spirito del Natale, riscoprendo l’importanza della condivisione e della gioia che le festività portano con sé.
Ieri si è tenuta l’inaugurazione della mostra, un evento che non è passato inosservato. Alla cerimonia erano presenti diverse personalità del mondo istituzionale e culturale, come Chiara Caridi, Rosa Maria Di Giorgi, e Giancarlo Antognoni. Durante il discorso di apertura, Chiara Caridi ha sottolineato l’importanza di far conoscere l’arte dei presepi, non solo ai fiorentini ma anche a chi visita Firenze. L’obiettivo è chiaro e ambizioso: fare in modo che i turisti possano assaporare la cultura locale e le tradizioni che caratterizzano il Natale nella città. Infatti, ogni ospite che sceglie di soggiornare nel Rivoli Boutique Hotel diventa, in un certo senso, parte della comunità fiorentina e delle sue usanze.
A rendere l’atmosfera ancora più speciale, un intermezzo musicale offerto da due talentuose musiciste del Conservatorio Cherubini, Bianca Masini e Ginevra De Luca, che hanno deliziato il pubblico suonando l’arpa. Questi piccoli momenti di bellezza e autenticità dimostrano che il presepe non è solo un simbolo natalizio, ma anche un’espressione profonda di creatività, ingegno e tradizione che deve essere preservata, racconta insomma un’arte in continua evoluzione.
Gli attori che partecipano a questa iniziativa, sia in veste di artisti che di sostenitori, ci ricordano che il Natale è un periodo di condivisione, di belli ricordi, e di esperienze culturali che uniscono le persone. La mostra non è solo un incontro con l’arte, ma vuole essere un messaggio di inclusione e amore, valori fondamentali delle festività natalizie.