Un nuovo esperimento in Emilia-Romagna sta portando chef stellati nelle mense aziendali. Ecco dove e come funziona.
Le mense aziendali sono un’importante risorsa all’interno di molte organizzazioni, rappresentando non solo un servizio per i dipendenti, ma anche un elemento strategico che influisce sulla produttività, sul benessere e sulla cultura aziendale.
La presenza di una mensa in azienda risponde a diversi bisogni e offre numerosi vantaggi, sia per l’impresa che per i suoi lavoratori. Innanzitutto, le mense aziendali permettono ai dipendenti di risparmiare tempo e denaro.
In molte aziende, i lavoratori si trovano a dover affrontare lunghe pause pranzo durante le quali devono cercare un posto dove mangiare. Questo comporta una notevole perdita di tempo, che potrebbe essere meglio sfruttato per attività professionali.
Con la mensa aziendale, i dipendenti possono godere di un pasto nutriente e ben preparato senza doversi allontanare troppo dal posto di lavoro, ottimizzando così la loro pausa e riducendo i costi legati a pranzi esterni.
Come sono organizzate
Inoltre, le mense aziendali possono migliorare la salute dei lavoratori. Infatti, molte aziende offrono menù equilibrati, realizzati in collaborazione con nutrizionisti, che consentono ai dipendenti di seguire un’alimentazione sana e bilanciata. Ciò è particolarmente importante in un’epoca in cui le persone sono sempre più attente alla propria salute e alla qualità del cibo.
Le mense aziendali possono anche avere un impatto positivo sulla prevenzione di malattie legate a una dieta poco sana, come l’obesità e il diabete, contribuendo così al miglioramento della qualità della vita dei lavoratori. Un altro aspetto fondamentale delle mense aziendali è la possibilità di favorire la socializzazione e la coesione tra colleghi.
Un progetto con le stelle
Il progetto innovativo di Carlo Ratti, sviluppato in collaborazione con l’azienda Mutti, prevede una mensa aziendale che unisce architettura e natura. Situata a Montechiarugolo, in provincia di Parma, la struttura è concepita come una “zolla di terra” sollevata per creare uno spazio accogliente che permette ai dipendenti di immergersi nel paesaggio circostante. Durante il giorno, la struttura funge da mensa aziendale, mentre di sera si trasforma in un ristorante stellato gestito da ViCook, il servizio di catering dei fratelli Cerea.
L’edificio integra la natura grazie all’uso di un tetto verde e a pareti di vetro che permettono ai commensali di sentirsi immersi nel paesaggio. Il progetto è anche sostenibile, con materiali locali e tecniche ecologiche, come il pavimento realizzato con bucce di pomodoro, un sottoprodotto delle linee di produzione di Mutti, per riutilizzare materiale di scarto. Il giardino circostante, progettato dall’architetto Paolo Pejrone, si ispira alla tecnica del “ha-ha”, una barriera nascosta che preserva la vista del paesaggio. Il progetto, chiamato “Quisimangia”, rappresenta un esempio di integrazione tra design contemporaneo ed ecologia.