È in scadenza uno dei bonus più apprezzati del 2024: hai ancora un po’ di tempo però per fare la domanda, non perdere questa occasione.
Seppur con alcune limitazioni, i bonus disponibili per il 2024 sono stati un supporto vitale per molte famiglie italiane, in particolare per quelle che arrivano ormai quasi sempre a fine mese con l’acqua alla gola. L’Istat infatti ha recentemente mostrato un quadro preoccupante: i lavoratori poveri rappresentano il 11,5% degli occupati, con un’incidenza doppia nel Mezzogiorno, mentre la povertà assoluta delle famiglie è destinata a salire dall’attuale 8,5% fino al 10% entro sei anni.
In un contesto in cui anche i lavoratori faticano a coprire le spese essenziali per via di tantissime implicazioni socioeconomiche, ogni incentivo diventa prezioso e tra questi uno dei più apprezzati è il cosiddetto “bonus verde”, pensato per incentivare la creazione e la manutenzione di spazi verdi privati e quindi particolarmente utile per chi intende migliorare la qualità degli ambienti all’aperto, come giardini e terrazzi.
Bonus verde, tutto quello che serve sapere per fare domanda
Introdotto nel 2018, il bonus verde consiste in una detrazione Irpef del 36% su una spesa massima di 5.000 euro per ogni unità immobiliare. La detrazione, che si applica in dieci rate annuali di pari importo, copre le spese sostenute per la creazione e ristrutturazione di giardini, terrazze e cortili. Importante sottolineare che non è disponibile sotto forma di sconto in fattura o cessione del credito: i pagamenti infatti devono essere tracciabili, quindi effettuati tramite bonifico o carta di credito, e le spese vanno sostenute entro il 31 dicembre 2024 proprio perché non è ancora certo che il bonus sarà rinnovato per il 2025.
L’agevolazione copre una serie di interventi, tra cui la fornitura e piantumazione di alberi e arbusti di ogni tipo, il restauro di tappeti erbosi (esclusi quelli a scopo commerciale), la riqualificazione di giardini storici e artistici, e l’installazione di coperture verdi o giardini pensili. Sono incluse anche spese per impianti di irrigazione, realizzazione di pozzi e manutenzione ordinaria legata agli interventi già avviati. Inoltre, per chi possiede alberi secolari o di particolare pregio, il bonus consente di detrarre anche le spese per la loro cura, in linea con la Legge 10/2013 che tutela il patrimonio arboreo.
Insomma, possiamo dire come il bonus verde non solo risponde all’esigenza di sostenere spazi verdi privati, ma incentiva anche la sostenibilità ambientale, promuovendo la riduzione delle temperature urbane (al Sud malgrado sia novembre continuano a esserci temperature stagionali sopra la media) e il miglioramento della qualità dell’aria. E proprio perché il futuro del bonus verde è ancora incerto, chi vuole usufruirne è meglio che agisca entro l’anno.