Le mostre d’arte di questo weekend promettono di essere un vero e proprio viaggio tra colori, forme e storie affascinanti. Dalla mitica figura di Escher a quella di celebri registi come Giuseppe Tornatore, passando per scatti memorabili di Brassaï e le riflessioni del fotografo Ferdinando Scianna, il mondo dell’arte si presenta come un caleidoscopio di scelte che si intrecciano tra spirito contemporaneo e rimembranze storiche. Se stai cercando un’occasione per immergerti nella cultura, ecco cosa non puoi perderti.
Asti in questo fine settimana ospita una delle mostre più attese: “Escher”, che sarà visitabile fino all’11 maggio. Palazzo Mazzetti si trasforma in un vero e proprio laboratorio di arte, portando in scena oltre 100 opere del geniale M. C. Escher, unite a video e installazioni immersive che promettono di farci esplorare il mondo delle illusioni ottiche e delle geometrie impossibili. Escher non ha solo lasciato un segno nel campo dell’arte, ma ha influenzato anche il design e la pubblicità in modi che non possiamo neppure immaginare. La mostra non si limita soltanto ad esporre opere, ma propone anche un viaggio narrativo attraverso la vita dell’artista, dalla sua formazione ai viaggi che lo hanno portato in Italia, arricchendo così la sua visione artistica. Qui, i visitatori troveranno un accattivante mix di letture didattiche e opportunità per riflettere sulla genialità di Escher, rendendo l’esperienza non solo visiva, ma anche profondamente educativa.
Non molto lontano da Asti, precisamente a Pescara, il regista Premio Oscar Giuseppe Tornatore svela un altro lato del suo talento. “Indiscrezioni”, la mostra ospitata dalla Fondazione La Rocca fino al 20 dicembre, riunisce una serie di immagini fotografiche che raccontano il suo percorso. Scomponendo la mostra in due sezioni distinte, una dedicata alla Sicilia – la sua terra natale – e l’altra alla Siberia, il visitatore viene guidato attraverso un’avventura visiva che spazia dagli anni ’60 fino al 1999. Tornatore, famoso per film iconici, dona qui al pubblico uno sguardo intimo su come la sua esperienza e i suoi viaggi abbiano influenzato il suo occhio artistico. Con 28 fotografie, ogni scatto è una finestra su un passato ricco di nostalgia e bellezza. Il regista riesce a catturare non solo il paesaggio, ma anche l’essenza culturale poiché il suo lavoro è un tributo a luoghi e memorie intrisi di emozione.
E per chi ama il fascino della fotografia, la mostra “Brassaï. L’occhio di Parigi” al Museo Civico di Bassano del Grappa è un appuntamento immancabile. Fino al 21 aprile, gli appassionati potranno ammirare quasi 200 stampe d’epoca, per la maggior parte prodotte dallo stesso Brassaï, che immortalò la capitale francese con uno sguardo unico e penetrante. Ma non è solo una collezione di fotografie: è un viaggio attraverso la storia di Parigi, una città che il fotografo ha sempre considerato il palcoscenico ideale per esprimere la sua arte. Oltre alle fotografie, la mostra espone anche una selezione di sculture e oggetti personali dell’artista, creando un intreccio affascinante tra arte visiva e oggetti di vita quotidiana. I visitatori saranno invitati a scoprire non solo l’opera del fotografo, ma anche le storie che si celano dietro le immagini e il contesto che le ha generate.
Per chi è in cerca di nuove esperienze artistiche, Venezia presenta la mostra dei finalisti dell’Arte Laguna Prize, che apre il 17 novembre all’Arsenale Nord. Questa esposizione, patrocinata da Giulia Colletti e Chiara Canali, offre uno spaccato ricco e diversificato dell’arte contemporanea, con ben 240 artisti e altrettante opere in mostra fino all’8 dicembre. Questo evento non è solo un concorso, ma un’occasione unica per esplorare creazioni che toccano ogni angolo dell’esperienza umana, intrecciando idee e linguaggi diversi. Che si tratti di scultura, pittura o installazioni, l’obiettivo è quello di raccontare una visione interdisciplinare e transgenerazionale del mondo artistico odierno, in un contesto affascinante e provocatorio, invitando i visitatori a riflettere su temi di attualità e sul futuro dell’arte.
A Milano, un’altra mostra merita attenzione: “Ferdinando Scianna. La geometria e la compassione” in programma dal 14 novembre al 18 gennaio presso il Centro Culturale. Con circa 60 scatti, Scianna esplora il tema del dolore attraverso la sua lenti di fotografo. Le immagini non sono solo fotografie ma racconti visivi che invitano a riflettere sulla condizione umana. L’artista, insieme a Camillo Fornasieri, crea un dialogo profondo tra la bellezza e il dolore, rendendo la mostra un’occasione per un’introspezione sull’esperienza del mondo. La sua narrazione visiva è carica di un’intensità che invita il pubblico a confrontarsi con il lato più vulnerabile dell’essere umano, al tempo stesso dolce e devastante.
Infine, nella Capitale, Tornabuoni Arte celebra il trentennale della morte di Alighiero Boetti con la mostra “Cabinet de curiosité”. Questa esposizione offre un ritratto di Boetti non solo come artista, ma come uomo attraverso documenti inediti, fotografie e lettere della collezione di Agata Boetti. Fino al 22 febbraio, i visitatori avranno l’opportunità di scoprire l’artista in un modo inedito e intimo. Allo stesso tempo a Palazzo Velli, la personale di Caterina Giglio “Animatamente” esplora le molteplici sfaccettature della percezione artistica, chiudendo l’8 novembre, un’altra opportunità da non perdere per chi desidera immergersi nell’arte anche in un contesto di esplorazione sensoriale, ispirandosi a grandi nomi come Lewis Carroll.
Queste mostre offrono un’opportunità perfetta per sentirsi stimolati e ispirati; non resta che decidere quale avventura artistica intraprendere!