Fermo è stata protagonista di un evento significativo: la premiazione del concorso “Scire Mundum” – Mio fratello è figlio unico. Questo concorso, dedicato agli studenti delle scuole superiori di Fermo e provincia, ha suscitato grande partecipazione, con ben 72 iscritti e 59 opere presentate. Le categorie spaziavano tra Pittura, Fotografia e Racconto breve, evidenziando il talento artistico degli studenti. L’evento si è tenuto all’auditorium San Filippo Neri, un luogo emblematico per la cultura locale, dove le opere sono state celebrate e apprezzate.
Un’iniziativa di scambio culturale
L’assessore alla cultura Micol Lanzidei ha aperto l’evento, rimarcando l’importanza degli scambi interculturali. Il suo discorso ha messo in luce come tali iniziative non siano solo opportunità per i giovani, ma anche per le famiglie, sottolineando il valore del collegamento tra comunità. Questo concorso non rappresenta soltanto una competizione; è un’occasione per stimolare l’empatia e la comprensione tra culture diverse. Un mondo sempre più globalizzato richiede una maggiore apertura e consapevolezza, e questo progetto educativo serve da ponte tra diverse esperienze e realtà.
La necessità di dialogo interculturale risuona fortemente specialmente in un’epoca caratterizzata da difficoltà. Attraverso queste forme di espressione artistica, i giovani sono invitati a riflettere su questi temi, coltivando la loro capacità di vedere oltre le differenze. L’idea di sviluppare un’assenza di giudizio verso gli altri è un obiettivo fondamentale che Intercultura vuole trasmettere. Così, non solo si premiano i talenti, ma si incoraggia anche il pensiero critico e la sensibilizzazione sociale tra le nuove generazioni.
Le opere che raccontano storie
Tra le opere presentate, vi sono esempi magnifici di talento e creatività, suddivisi nelle varie categorie. Quest’anno, i riconoscimenti sono stati attribuiti a giovani artisti del Liceo Caro-Preziotti Licini. Micaela Acerbo si è aggiudicata il primo posto per il Racconto Breve, dimostrando capacità narrative di alto livello. Sara Branco ha trionfato nella categoria Pittura. La sua opera ha colto l’attenzione della giuria non solo per la tecnica, ma anche per il messaggio che trasmette. Per la Fotografia, la vincitrice è stata Giorgia Massimiliani, che ha saputo fermare attimi significativi attraverso il suo obiettivo.
In un’epoca dove le immagini parlano più delle parole, il successo di queste opere riflette sicuramente un’interpretazione profonda della realtà. In aggiunta, Denise Mete ha ottenuto una segnalazione speciale per una sua fotografia in bianco e nero, evidenziando che, anche all’interno di un concorso individuale, il sostegno degli insegnanti è stato fondamentale per stimolare la creatività degli alunni. La mostra delle opere presso “Il Corridoio” ha attirato numerosi visitatori, che hanno potuto ammirare il lavoro degli studenti e riconoscere la passione e l’impegno investiti in ciascun pezzo.
Un futuro luminoso con Intercultura
Intercultura non si limita solo a eventi locali, ma offre dalle sue proposte anche opportunità per studiare all’estero. Questo concorso ha catturato l’attenzione non soltanto per la creatività espressa, ma anche per le possibilità future che ne derivano. Grazie a borse di studio, gli studenti possono ampliare i propri orizzonti, vivendo esperienze significative all’estero. La scadenza per le nuove iscrizioni è fissata per il 10 novembre 2024, un’occasione che molti potrebbero considerare per intraprendere un percorso educativo innovativo.
L’associazione, fondata nel 1955, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio della Cultura e della Solidarietà. È un ente morale, seguendo le linee guida del Ministero degli Affari Esteri, e collabora attivamente con il Ministero della Pubblica Istruzione. La sua missione è quella di promuovere la pace e la conoscenza tra i popoli, attraverso l’educazione e lo scambio. Progetti come quello del concorso “Scire Mundum” ne sono una testimonianza concreta, confermando il valore e l’importanza dell’interculturalità nel mondo moderno.