L’agenda imperdibile delle mostre di inizio dicembre 2024

L’inverno si avvicina e con esso una serie di mostre d’arte che promettono di catturare l’attenzione di appassionati e curiosi. Le gallerie e i musei d’Italia stanno ospitando eventi unici, dove il dialogo tra arte e società si fa sempre più intenso. In questo articolo esploreremo alcune delle esposizioni più interessanti che si possono visitare in città, con opere che spaziano dalla pittura alla fotografia, passando per installazioni sorprendenti. Ogni mostra offre uno sguardo unico sulle dinamiche interpersonali e sul mondo attuale, non perdetevi queste occasioni culturali che arricchiscono l’offerta artistica italiana.

Una mostra che non solo celebra l’arte, ma mette in luce il valore della legalità. Presso Palazzo Reale di Milano, l’esposizione “SalvArti” riconsegna al pubblico molte opere d’arte contemporanea, comprese quelle di artisti di fama come Andy Warhol, Giorgio de Chirico e Salvador Dalí, che per molto tempo erano rimaste confiscate e quindi fuori dalla portata del pubblico. Il percorso espositivo inizia dai primi anni del Novecento e arriva fino ai primi anni Duemila, consentendo ai visitatori di osservare l’evoluzione stilistica e culturale di diverse correnti artistiche. Ad esempio, il gruppo Novecento rappresentato da Mario Sironi, la Metafisica con Giorgio de Chirico e Carlo Carrà, ma anche l’astrattismo e l’arte murale di Keith Haring. Ogni opera racconta storie di speranza e di sfide contro la criminalità organizzata, rendendo la mostra un’importante riflessione su come l’arte possa fungere da veicolo di denuncia sociale. Da non perdere l’opportunità di visitare questa esposizione, che sarà aperta fino al 26 gennaio 2025.

Niele Toroni, Milano

Un altro appuntamento imperdibile è la personale di Niele Toroni, ospitata presso la galleria A arte Invernizzi. L’artista, attivo sulla scena internazionale dal 1967, ha un approccio molto particolare alla pittura e intende il suo lavoro come un dialogo con lo spazio stesso. Questa mostra presenta 25 opere create utilizzando il suo distintivo “pennello n. 50“, che lascia impronte disposte a intervalli regolari. I visitatori possono ammirare opere realizzate su vari supporti, dalla tela alla carta, fino al legno e alla tela cerata, a dimostrazione della versatilità dell’artista. Tra le opere esposte c’è “Omaggio a Paolo Uccello” e recenti creazioni che continuano a esplorare il confine tra arte e spazio. La mostra invita a riflettere sulla fisicità della pittura e su come le forme possano interagire con gli ambienti, arricchendo l’esperienza visiva. Sarà possibile visitare questa esposizione fino al 12 febbraio 2025.

Letizia Battaglia, Biella

Presso la galleria BI-BOx Art Space in Biella, ha avuto inizio una mostra dedicata a Letizia Battaglia, pioniera della fotografia e della narrazione visiva in merito alla realtà sociale italiana. I suoi scatti degli anni ’70 a Palermo ritraggono la mafia sia nelle sue manifestazioni drammatiche che nelle storie di vita quotidiana. Battaglia, affermando che “il mezzo non conta, è il modo in cui si orienta lo sguardo che racconta il mondo“, riesce a catturare la complessità dell’animo umano, dal dolore alla speranza. L’esposizione presenta ventiquattro fotografie selezionate, che riesplorano eventi storici e sociali radicati a profondi significati. La mostra è parte di un dialogo più ampio sull’impegno sociale e politico dell’artista, rafforzato dal coordinamento antifascista biellese. Questa mostra si chiuderà a fine dicembre, quindi è un’ottima occasione per assaporare l’arte come forma di protesta e racconto.

Chen Yuxing e Liu Xuanzhu, Venezia

La galleria Linli Art Space di Venezia ospita dal 10 dicembre una mostra particolarmente evocativa, con le opere dei due artisti Chen Yuxing e Liu Xuanzhu. Nonostante i due abbiano approcci differenti, lavorano entrambi sul delicato equilibrio tra individuo e mondo esterno, creando un dialogo visivo che invita alla contemplazione. Chen, con i suoi dipinti, prende come soggetto le foglie, simboli di autoconsapevolezza e forza femminile, e in questo modo si distacca dalle rappresentazioni tradizionali, portando lo spettatore a interrogarsi sulla propria interiorità. Liu, invece, si sofferma sulla ritrattistica, presentando ritratti di Chen stessa che esplorano le dinamiche dello sguardo e delle percezioni bestiali, sottolineando come il dialogo silenzioso possa emergere anche in un contesto denso di espressione individuale. La mostra si protrarrà fino al 10 febbraio 2025, invitando tutti a esplorare con calma questo scambio di idee e sentimenti.

Tancredi, Guidi, Morandis, Licata. 4 anniversari spazialisti, Crocetta del Montello

Villa Ancilotto, in provincia di Treviso, rende omaggio a quattro pionieri della storia dello spazialismo italiano con una mostra intitolata appunto “4 anniversari Spazialisti“. Tancredi Parmeggiani, Virgilio Guidi, Gino Morandis e Riccardo Licata sono stati personalità di spicco della pittura spazialista, e a distanza di anni dalla loro scomparsa, sono celebrati in un’esposizione che copre circa cinquant’anni di arte. La mostra è stata concepita con un approccio scientifico, puntando a mettere in evidenza il periodo tra gli anni ’50 e ’60 della pittura veneta, con opere scelte di ogni artista che rappresentano i momenti salienti del loro percorso. Sarà interessante vedere come il concetto di spazialismo si sviluppa attraverso i diversi artisti e come le loro opere conversano tra di loro. Questa affascinante esposizione approntata da Giovanni Granzotto rimarrà aperta fino al 26 gennaio 2025.

Davide Benati. Encantadas, Reggio Emilia

Palazzo da Mosto a Reggio Emilia è il palcoscenico per la mostra di Davide Benati, che riporta in luce l’artista nella sua città natale. Questa esposizione, curata da Walter Guadagnini, si propone di riflettere un percorso artistico che abbraccia quasi cinquant’anni di attività, presentando opere storiche e inedite sotto il titolo “Encantadas“. Le opere selezionate provengono sia da collezioni pubbliche che dal suo studio e offrono uno spaccato della diversità espressiva dell’artista, dalla scelta di materiali come la carta nepalese all’uso dell’acquerello. I lavori, di grande formato e con una fusione di elementi orientali e occidentali, evidenziano la ricerca dell’artista per una connessione tra memoria individuale e collettiva, da ammirare fino al 2 marzo 2025.

Museo del Corso – Polo museale. Chagall a Roma – La crocifissione bianca, Roma

Un’importante novità nel panorama culturale romano è l’apertura del Museo del Corso, che unisce Palazzo Sciarra Colonna e Palazzo Cipolla. Inaugura con Chagall e la sua opera “La crocifissione bianca“, un quadro di grande significato che affronta tematiche universali e profonde, come l’unità delle culture. Questo capolavoro, proveniente dall’Art Institute of Chicago, è stato creato nel 1938 e racconta visivamente le ingiustizie del tempo. L’arte di Chagall, intrisa di emotività, invita il visitatore a riflettere sulla dignità umana e sull’importanza della coesione tra diverse tradizioni culturali. Un’occasione da non perdere, poiché l’opera rimarrà esposta fino al 27 gennaio 2025.

Maurizio Pierfranceschi. Muta e mutevole, Roma

Al Padiglione 9b del Mattatoio di Roma, Maurizio Pierfranceschi presenta la sua personale “Muta e mutevole“. Questa esposizione offre un’esperienza immersiva attraverso circa settanta opere che testimoniano la sua ricerca artistica dagli anni Ottanta ad oggi. Saranno visibili opere sia pittoriche che scultoree, alcune realizzate appositamente per l’occasione. L’obiettivo di Pierfranceschi è quello di fondere la dimensione ambientale con un linguaggio visivo che rappresenti un dialogo con le emozioni e il mondo naturale. Il suo lavoro non solo esplora l’astrazione, ma si propone anche come un continuo rinnovarsi, riflettendo sulla sacralità dell’arte e sul suo potere di trasformazione. L’esposizione rimarrà aperta fino al 2 febbraio 2025.

Mosche e Cristi. Maïa Régis, Palermo

Infine, non può mancare un accenno alla mostra di Maïa Régis presso la galleria Francesco Pantaleone Arte Contemporanea a Palermo. La sua ricerca artistica abbatte i confini tra sensazioni esterne e interne, esplorando il viaggio attraverso ricordi, esperienze e culture. “Mosche e Cristi” offre un diario visivo che collega Palermo e Parigi, attraverso opere che riflettono le luci e le ombre delle città, raccontando storie di umanità in tutte le sue sfumature. Régis utilizza diversi formati e materiali per esprimere una narrativa personale e universale al contempo, combinando realtà e sogno. Anche qui, è consigliabile visitare la mostra che chiuderà il 31 gennaio 2025 per un’esperienza artistica potente e coinvolgente.

Published by
Ludovica Rossi