Le persone anziane sono sempre più frequentemente bersaglio di inganni e trappole di ogni tipo. Come riconoscerle e prevenirle
La piaga delle truffe a danno di persone più fragili e manipolabili, su tutti la categoria degli anziani, sta, sfortunatamente, prendendo sempre più piede nel corso degli ultimi anni. I malfattori approfittano proprio della sensibilità e della fragilità di tali categorie per conquistarne la fiducia e, successivamente, avere la strada spianata per mettere in atto la truffa.
Alcuni dei più comuni tentativi, ai quali è necessario prestare particolare attenzione, sono, ad esempio, la truffa dei rappresentanti di compagnie di forniture di acqua, luce e gas, che proporranno al malcapitato offerte e contratti particolarmente vantaggiosi, al fine di carpirne le informazioni personali.
Analoga è la truffa della chiamata dal call center; tale truffa prevede che il soggetto che si spaccia per operatore dei call center porga domande alla vittima, al fine di indurla a rispondere di ‘si’. Le sue affermazioni saranno poi estrapolate e riutilizzate come se lo stesso avesse espresso il proprio consenso in merito alle offerte proposte.
Ma una delle più eclatanti è sicuramente la truffa del parente o del conoscente. Dopo essersi spacciati per una figura vicina al malcapitato, i truffatori procederanno alla richiesta di urgente bisogno di denaro e, in caso di risposta positiva da parte della vittima, chiederanno di effettuare un bonifico online direttamente dal proprio conto.
Una delle più diffuse nell’ultimo periodo, in merito alla quale anche la stessa Arma dei Carabinieri si è sentita in dovere di mobilitarsi, mediante una campagna nazionale contro le truffe, riguarda la messa in scena del finto carabiniere. Tale pratica si fonda sull’inganno a danno degli anziani, che verranno esortati da un soggetto, spacciatosi per appartenente alle forze dell’ordine, a consegnare i loro oggetti o il loro denaro. I truffatori, in alcuni casi, si dirigeranno direttamente a casa delle vittime, usufruendo di distintivi e abiti falsi, approfittando della solitudine degli stessi per appropriarsi indebitamente dei loro beni.
A partire dall’inizio dell’anno, oltre 200 persone sono finire in manette, scoperte a mettere in pratica tali imbrogli. I risultati prodotti dalla sopracitata iniziativa, secondo dati forniti dai Comandi dell’Arma, si sono rivelati estremamente prolifici. Sono state, infatti, circa 2.500 le segnalazioni da parte soprattutto di anziani, che hanno consentito di denunciare oltre 40.000 persone, responsabili di truffe, come quelle sopraelencate, o frodi informatiche di ogni genere.
E’ sufficiente seguire delle semplici accortezze, per evitare di precipitare nelle trame dei malfattori. Innanzitutto, bisogna evitare di farsi eludere da offerte all’apparenza molto vantaggiose, sia che vengano proposte telefonicamente, sia che questo accada di persona. Lo stesso discorso vale nel momento in cui si riceve una visita non attesa e non richiesta al proprio campanello; è molto probabile che si tratti di una messa in scena volta a truffare la vittima.
Attenzione a fornire le proprie informazioni personali nel corso di una chiamata. Enti come l’INPS o l’INAIL non ricorrono mai all’utilizzo del telefono per effettuare controlli. Per non parlare della navigazione online; i rischi, in tal caso, sono praticamente interminabili. Alcune azioni preventive essenziali sono l’utilizzo di password lunghe e con una varietà di caratteri, che facilmente riusciranno ad essere scoperte, se non negli estremi casi di fughe di dati, ma anche munirsi di un antivirus, potrà rivelarsi una scelta assolutamente salvifica