Artissima chiude i battenti oggi, regalando a visitatori e appassionati dell’arte un’ultima occasione per immergersi in un mondo di creatività e innovazione. La XXXI edizione di questa rinomata fiera ha attirato gallerie da tutto il mondo, creando un’atmosfera vivace e stimolante che ha attraversato la settimana dell’arte torinese. Sono tanti gli eventi e le mostre collaterali che meritano di essere esplorati in questa giornata ricca di opportunità.
Artissima è senza dubbio il cuore pulsante dell’Art week a Torino. Con le sue 189 gallerie provenienti da diverse nazioni, la fiera offre un’ampia gamma di opere che spaziano dalla contemporanea alla più recente avanguardia. In questo ultimo giorno, non si possono perdere le opere di artisti rinomati esposte nelle varie gallerie. Da Tucci Russo, ad esempio, ci sono pezzi di grande calibro come quelli di Giuseppe Penone e Tony Cragg. Ogni opera ha una storia da raccontare e un messaggio da trasmettere, e la passione dei collezionisti è palpabile.
Ma non è solo la qualità delle opere a catturare l’attenzione. Importante è anche l’energia che si respira passeggiando tra gli stand. La galleria Repetto espone una straordinaria Stella di Zorio e un Capogrossi di rara bellezza, mentre Lia Rumma invita i visitatori ad ammirare lavori di artisti come William Kentridge e Wolfgang Laib. Un focus particolare va anche a Matèria, che presenta Bekhbaatar Enkhtur, un artista giovane in forte ascesa, riconoscibile per le sue teglie da forno che nel 2022 avevano colpito il pubblico per il loro richiamo alla tradizione mongola.
Per chi è in cerca di un’esperienza a 360 gradi, Flashback offre non solo opere d’arte ma anche una vista panoramica mozzafiato. Situato in collina, qui si può gustare un caffè al bistrot mentre si ammirano opere diversissime, dalle tele storiche come quelle di Battistello Caracciolo ai moderni vasi di Gio Ponti. La fusione tra ambiente artistico e natura è fortemente coinvolgente e vale la pena di essere vissuta per staccare un po’ dalla frenesia della fiera.
Anche The Others merita una visita, non solo per le opere uniche ma anche per la storicità della propria sede. Questo padiglione, costruito per l’Esposizione internazionale Italia 61, è stato ristrutturato e oggi è sede del Centro Internazionale di Formazione dell’Onu. Qui si susseguono conferenze, dibattiti e mostre che riflettono sulla contemporaneità e sull’interazione tra arte e società.
Durante questa settimana dell’arte, Torino si è riempita di eventi culturali che raggiungono vette di qualità straordinaria. Oltre a Artissima, molte mostre rimarranno aperte anche nei giorni a venire, offrendo l’opportunità di scoprire opere storiche e contemporanee, alcune delle quali toccano temi di grande attualità. Alla Fondazione Merz è esposta una spettacolare omaggio a Mario Merz, tra cui il suo iconico igloo di pane, simbolo di un’arte che non solo si osserva ma si vive e si respira.
La Pinacoteca Agnelli, invece, offre una retrospettiva di Salvo, un artista italiano che ha saputo conquistare il palcoscenico internazionale. Le sue opere sono avvincenti sia per chi lo conosce già sia per chi si avvicina per la prima volta al suo lavoro. Non mancheranno artisti contemporanei non meno affascinanti. Ad esempio, a Pista Lingotto saranno installate opere inedite, come il billboard di Chalisée Namaani e l’avvincente scritta luminosa di Monica Bonvicini.
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ospita Mark Manders e le sue opere che sfidano la percezione: visi giganti in bronzo che ingannano l’occhio. Questo è un ottimo esempio di come l’arte contemporanea possa giocare con la nostra percezione. Inoltre, alla OGR, un filmato di Cyprien Gaillard promette di coinvolgere i visitatori in un’esperienza immersiva tramite tecnologia 3D, rendendo l’arte non solo visibile, ma tangibile.
E poi, mentre il sole scende su Torino, ci si può godere una cena rilassante e una passeggiata tra le Luci d’artista. Quest’anno sono presenti due nuovissime installazioni che arricchiscono lo spettacolo urbano: un’imponente sagoma di neon bianco in piazza Vittorio e il tondo Scia’Mano di Luigi Ontani in piazza Carlo Felice.
La giornata di chiusura di questo festival dell’arte è piena di opportunità affascinanti, riflettendo la vitalità e la diversità del panorama artistico odierno. L’arte a Torino continua così a brillare, anche al calar del sole, promettendo momenti di pura ispirazione e stupore.