La mia anima dipinta: scopri il catalogo di opere d’arte di Lidia Scandelibeni

Il mondo dell’arte si arricchisce oggi di un appuntamento imperdibile. Il Circolo “Athena” e l’Università Popolare “Aldo Vallone” ci invitano a scoprire il catalogo di opere di Lidia Scandelibeni, un’artista tutto da conoscere. L’evento si terrà alle 18:30 nella sala conferenze “De Maria”, in Corte Taddeo. Sarà un’occasione per approfondire non solo la sua arte, ma anche la sua storia personale e artistica. L’evento vedrà la partecipazione di importanti figure, da Clelia Antonica e Mario Graziuso ai familiari della pittrice, Mariarita e Francesco Mattana, fino al critico d’arte Massimo Galiotta, che interverrà in videoconferenza da Merano.

L’appuntamento di oggi è più di una semplice presentazione. È un viaggio attraverso l’arte e la vita di Lidia Scandelibeni, un’autrice che, con il suo pseudonimo “Lisca”, riesce a esprimere una personalità ricca di sfumature. I presidenti delle due associazioni daranno il via all’evento, introducendo il pubblico alle tendenze artistiche in atto. Il momento clou sarà rappresentato dagli interventi dei familiari e dal critico d’arte Galiotta che, via video, contribuirà a offrire una visione più ampia e profonda dell’opera di Lidia. “Lisca” racchiude in sé un significato profondo: rappresenta sia un elemento osseo dei pesci, sia una parte fondamentale dell’arte. Questo è solo l’inizio del racconto che verrà sviluppato durante il pomeriggio.

Il significato dello pseudonimo “Lisca”

Massimo Galiotta ha preparato un’introduzione per comprendere meglio il valore di “Lisca”. Quello pseudonimo non è solo un gioco di parole, ma è carico di significati. Rappresenta la modestia e la consapevolezza di una artista che sa di dover affrontare un mondo vasto e affollato. La lisca, seppur piccola e apparentemente insignificante, gioca un ruolo cruciale nel garantire la stabilità di un pesce; questo concetto viene esteso all’arte. Senza artisti come Lidia, il panorama artistico sarebbe privo di ardore. Galiotta descrive queste sensazioni rendendo chiaro il posizionamento emotivo e culturale di Scandelibeni nel grande telaio dell’arte contemporanea. L’incontro odierno promette dunque di offrirci uno sguardo nuovo su un talento che merita di essere conosciuto e apprezzato.

L’artista: Lidia Scandelibeni

Nata nel 1932 a Bressanone, Lidia Scandelibeni ha intrapreso un lungo percorso di formazione artistica. Dopo la laurea in farmacia a Siena nel 1955, la Toscana diventa il suo palcoscenico, influenzata da una storia artistica ricca e variegata. Durante la sua vita a Galatina, dove si trasferisce con il marito, il rinomato Prof. Pietro Mattana, inizia a dedicarsi attivamente alla pittura. Durante il periodo successivo alla Seconda guerra mondiale, subisce profondi stimoli che plasmeranno il suo linguaggio visivo. I riferimenti ai grandi maestri dell’arte italiana, da Michelangelo ai Macchiaioli, affiorano nelle sue opere. La sua formazione nella storica Toscana la rende una testimonianza vivente di come passato e presente possano intrecciarsi in modo affascinante. Osservando il suo lavoro, possiamo scorgere le influenze di un’epoca e di un luogo ricco di tradizioni.

Un viaggio attraverso le opere d’arte

Il catalogo “… la mia anima su tela” raccoglie il frutto delle esperienze e delle emozioni di Lidia Scandelibeni. Le sue opere trasmettono una grande sensibilità e un dialogo profondo con la bellezza del mondo circostante. In un momento dove l’arte viene spesso vista come un prodotto superficiale, la pittura di Scandelibeni invita a una riflessione più intima. Ogni tela è il risultato di un processo di autoesplorazione, un’istantanea della sua anima. Durante l’incontro di oggi, saremo guidati a percepire le vibrazioni dei colori e delle forme, segni delle sue emozioni e della sua storia. Sarà un’opportunità unica per apprezzare un’arte che si fonda su una lunga tradizione culturale e personale, riportandoci a contatto con quella bellezza che sa essere sia semplice che complessa.

Published by
Ludovica Rossi