La tredicesima edizione di The Others si prepara a stupire i visitatori con un’esperienza artistica senza precedenti. Questo evento unico nel suo genere, una fiera d’arte indipendente, si svolgerà dal 31 ottobre al 3 novembre in un nuovo straordinario spazio: il Centro Internazionale di Formazione dell’Ilo a Torino. Questa area, che ha un significato particolare in quanto è un simbolo della presenza delle Nazioni Unite in Italia, ospiterà una manifestazione che mette in luce il carattere nomade e globale dell’arte contemporanea. Più di 50 espositori provenienti da vari angoli del mondo parteciperanno alla rassegna, rendendo questa edizione un vero e proprio melting pot culturale.
L’importanza di questa edizione di The Others non si limita semplicemente alla sua collocazione, ma si espande anche nelle pratiche artistiche che verranno presentate. La fiera, ideata da Roberto Casiraghi e Paola Rampini e con direzione artistica di Lorenzo Bruni, si propone di esplorare temi di grande rilevanza nel panorama attuale. Quest’anno, il viaggio è al centro dell’attenzione e non solo in senso fisico. Attraverso esposizioni di artisti da Italia e oltre, il pubblico sarà guidato in un’esperienza a cavallo tra espressioni diverse, culture e linguaggi creativi. L’arte in questa fiera non è solo da osservare, ma da vivere, da assaporare ed esplorare. Questo approccio lascia trasparire un forte desiderio di rinnovamento nel sistema dell’arte, in un periodo in cui la globalizzazione e le migrazioni culturali sono temi di discussione.
Ogni edizione di The Others ha il suo filo conduttore. Per il 2023, la scelta è caduta sulla tematica dell’arcano maggiore “Il Mondo”. Ad occuparsi dell’immagine guida è stata l’illustratrice Elisa Talentino, la quale ha saputo trarre spunto dall’iconografia delle carte di Marsiglia per creare un’opera che incarna l’idea di realizzazione e completezza. Il Mondo non rappresenta solo una chiusura, ma una nuova apertura verso altre possibilità. Gli organizzatori hanno voluto quindi trasformare questo simbolo in una sorta di talismano, capace di ispirare non solo gli artisti espositori, ma anche il pubblico che avrà la fortuna di visitare la fiera. Grazie a un ricco calendario di talk, incontri e presentazioni, ogni visitatore avrà l’opportunità di riflettere su come l’arte possa essere sia inizio che fine, un viaggio continuo che spesso porta a scoperte inaspettate.
L’universo dei progetti espositivi a The Others è vasto e incantevole. Tra le varie iniziative, spiccano quelle della galleria “solocontemporaneo” di Buenos Aires. Le opere delle cinque artiste proposte, ad esempio, sono un intenso intreccio di culture e esperienze. Vero Murphy si sofferma sulle culture ibride e fa riflettere sulla complessità dell’identità contemporanea; Silvia Salvagno porta in scena lavori ad olio e acquerello, mentre Sandra Botner combina diverse espressioni artistiche in un dialogo intriso di multi-sensorialità. Le installazioni di Valeria Yamamoto esplorano i confini dell’arte, mentre i dipinti di Karina Chechik trattano il delicato equilibrio tra uomo e ambiente.
Il concetto di viaggio è ulteriormente sviluppato dall’Almach Art Gallery, che unisce lavori di Anna Pennati con opere promettenti di artisti emergenti come Ylenia Pigozzo e Liubov Bochkova. Qui, l’esplorazione non è un semplice tema, ma una modalità di approccio all’arte e alla vita stessa. Ogni pezzo espone non solo il talento degli artisti, ma anche la volontà di offrire nuove prospettive e narrazioni. Su un altro fronte, il progetto ARTbite Project curato da Nicoletta Rusconi cerca di conferire un significato di completezza attraverso “All-Around”, presentando l’arte di Arjan Shahaj e Jaime Poblete. E, come se non bastasse, Area/B, galleria di spessore, fa brillare il tema della libertà con i lavori di Antonio Bardino, Irena Balia e Loredana Galante, tutti caratterizzati da una forte espressività.
The Others non è solo un’importante rassegna d’arte, ma una vera e propria celebrazione della creatività in tutte le sue forme. Nel corso degli anni è diventata un appuntamento da non perdere per collezionisti, appassionati e curiosi. Quest’anno, con il suo ambizioso programma e la presenza di artisti di calibro internazionale, la fiera promette di offrire non solo opere da ammirare, ma anche l’occasione per riflettere su temi di portata globale. Il viaggio attraverso l’arte diventa quindi non solo una questione di esposizione, ma anche ed essenzialmente un modo per conoscere meglio ciò che ci circonda, il modo in cui l’arte riesce a connettere le persone e a raccontare storie di esperienze diverse.