Il ricordo di Mahsa Amini: la scultura a Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati che non puoi perdere!

Mahsa Amini, la giovane donna la cui immagine è diventata un simbolo universale di lotta per i diritti e la libertà, avrà un suo posto speciale a Firenze, precisamente a Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati, sede della Giunta Regionale Toscana. Il 10 dicembre 2024, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti Umani, verrà inaugurata una scultura in bronzo a lei dedicata. Questa scultura rappresenta non solo un omaggio alla sua memoria, ma anche un percorso di riflessione che incrocia arte, impegno civile e collaborazione internazionale.

Il progetto è stato lanciato nel 2023 durante la XIV Florence Biennale, tenutasi dal 14 al 22 ottobre. In quest’occasione, è stato creato uno spazio dedicato, intitolato “I Am Mahsa”, per onorare la memoria della giovane iraniana e il movimento Women, Life, Freedom. L’artista iraniano Partin Bastan e sua moglie Marjan Najafi, esuli in Norvegia, hanno realizzato il bozzetto in creta del volto di Mahsa Amini, proprio davanti agli occhi di migliaia di visitatori. Questa creazione live è risultata essere un gesto di solidarietà e un atto di testimonianza profondo, un modo per dare voce a chi lotta contro l’oppressione.

Il bozzetto in creta, rimasto a Firenze dopo la Biennale, ha dato vita a un’iniziativa collettiva che ha unito studenti, artigiani e istituzioni. Si è trattato di un progetto non solo artistico, ma anche educativo e comunitario, capace di coinvolgere persone di tutte le età e background. La riflessione attorno a Mahsa Amini e alla sua tragica storia diventa quindi un potente strumento di sensibilizzazione per generazioni presenti e future.

Un viaggio di collaborazione e creatività

Il percorso per la realizzazione della scultura ha richiesto ben 14 mesi di lavoro. Dopo la Biennale, il bozzetto è stato affidato al Liceo Artistico di Porta Romana, dove i docenti della classe di scultura hanno creato un calco in gesso necessario per la fusione in bronzo. Questo metodo ha permesso di mantenere intatta la bellezza e l’intensità dell’opera originale.

La fase finale è avvenuta presso la Fonderia Del Giudice, un’eccellenza toscana con cinquant’anni di esperienza. La trasformazione del modello in una scultura definitiva non è stata solo una questione tecnica, ma ha simboleggiato un lavoro congiunto tra artisti affermati, studenti desiderosi di apprendere e artigiani esperti. Questo processo ha dimostrato come l’arte può costituire un veicolo di memoria. È la prova tangibile di come un’idea possa crescere e svilupparsi grazie alla collaborazione e all’intenzione collettiva di creare opportunità di dialogo e riflessione.

Quando arte e diritti umani si incontrano

L’inaugurazione della scultura si terrà in una cerimonia ufficiale che vedrà la partecipazione di figure di spicco del panorama istituzionale e culturale. Tra i presenti ci saranno Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana, e Jacopo Celona, Direttore della Florence Biennale. La cerimonia avrà un valore simbolico e sarà un’occasione per discutere dell’importanza dei diritti umani e del coraggio individuale di fronte all’oppressione.

La scultura sarà collocata in uno spazio di grande rilevanza come quello di Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati; in tal modo, diventerà parte integrante della narrazione pubblica della città. Questo richiamo costante rappresenta un’opportunità per visitatori e cittadini di riflettere su ciò che Mahsa Amini simboleggia per il mondo. La presenza di artigiani, docenti e degli stessi Bastan e Najafi, che interverranno in collegamento dalla Norvegia, aggiunge un ulteriore strato di significato all’evento.

Mahsa Amini vivrà attraverso questa scultura, diventando una guida silenziosa che invita tutti a imparare a rispettare la libertà e la dignità di ciascun individuo. In questo modo, la sua memoria continua a ispirare e a far riflettere, rendendo la scultura un vero e proprio monumento della lotta per i diritti umani.

Published by
Ludovica Rossi