Al Maschio Angioino di Napoli, la presenza di Eduardo De Filippo ha tracciato un solco profondo nel cuore della cittร . Il 16 novembre 2024, si รจ svolto un evento speciale intitolato “LโArte della Cucina Napoletana โ Il Teatro in Tavola รจ Servito a Napoli“. Questa straordinaria iniziativa, voluta ardentemente da Rosa Praticรฒ e Giuseppe Serroni, presidenti delle associazioni “Officina delle Idee” e “Sedili di Napoli“, ha messo in risalto come cibo, cultura e teatro possano intrecciarsi in unโesperienza unica, coinvolgendo tutti coloro che hanno contribuito alla giornata.
Lโevento ha preso il via con un caloroso saluto da parte dellโAssessora alle Attivitร Produttive e al Turismo, Teresa Armato, che ha sottolineato lโimportanza di riunire realtร tanto diverse, dagli istituti alberghieri alle associazioni turistiche, creando un legame con il grande drammaturgo napoletano. Il tema si รจ centrato su De Filippo, una figura simbolo non solo del teatro ma anche della tradizione culinaria partenopea. Armato ha sia evidenziato il sostegno del Comune di Napoli, sia posto lโaccento sulla sua umanitร , qualitร che ha affascinato molti, contribuendo a mantenere vivo il suo ricordo tra le nuove generazioni.
Durante la kermesse, sono stati innumerevoli i riferimenti a momenti storici e toccanti. Lโemozione รจ diventata palpabile quando Lidia Ferrara, attrice che ha condiviso il palcoscenico con Eduardo, ha recitato “Lโultima speranza“, una poesia dedicata all’Unicef. La giornata รจ stata un susseguirsi di emozioni, con attestazioni di affetto e riconoscimento per la figura di De Filippo, accompagnate da performance che hanno rivitalizzato le sue opere.
Un viaggio sensoriale tra teatro e musica
Un grande momento della giornata รจ stato caratterizzato dalla โvoceโ di Eduardo, interpretata magistralmente dallโattore Massimiliano Cimino, che ha colpito il pubblico con la sua esibizione. A contornare la serata con note di arte e bellezza, Gianluca Masone ha declamato la celebre poesia “โO Rraรน” e, in unโalternanza di sapori, il vino ha avuto il suo momento con “โO Surzelaio“. La cornice si รจ arricchita ulteriormente grazie allโimprovvisa apporto della musica; Marco Zurzolo ha incantato gli studenti presenti con un assolo di sassofono, dimostrando come la musica e il teatro siano legami inestricabili in questa terra di tradizioni.
La giornata ha visto anche la partecipazione di scuole, coinvolte emotivamente grazie allโimpegno di docenti e dirigenti. La presenza del Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha riflettuto il desiderio di perpetuare lโarte del Maestro, sottolineando lโimportanza del processo educativo attraverso cui passano i giovani. Il forte richiamo allโidentitร partenopea, rappresentato anche dalle poesie e canzoni dedicate a De Filippo, รจ stato un invito a crescere attraverso le proprie radici.
Arte e tradizioni culinarie: un legame indissolubile
Lโaspetto gastronomico ha giocato un ruolo di primโordine nellโevento. Ragazzi e docenti si sono impegnati a ricreare piatti della tradizione napoletana, da sempre un elemento fondamentale nella rappresentazione della cultura partenopea. Anche le scuole alberghiere hanno partecipato attivamente, presentando una gamma di piatti che narrano la storia di Napoli attraverso i sapori. La cucina di Eduardo รจ stata esaltata come un mare di freschezza e qualitร , mettendo in rilievo lโarte culinaria legata alla sua memoria.
Molti ospiti d’onore hanno discusso l’importanza del cibo tipico, sottolineando le potenzialitร economiche che ne derivano, specie nella promozione dei prodotti DOP e IGP della Campania. Attraverso specifici interventi, i vari relatori hanno enfatizzato il valore del pomodoro pelato di Napoli, della pasta di Gragnano e dei vini, proponendo unโidea di economia critica che si basa sulla tradizione e sulla genuinitร .
Giovani e futuro: unโereditร da condurre
Durante lโevento, รจ emersa una speranza collettiva di promuovere lโarte e la cultura napoletana e la necessitร di responsabilizzare i giovani a portare avanti lโereditร di Eduardo nel futuro. Attraverso presentazioni artistiche, letture e interpretazioni canore, ragazzi e ragazze hanno mostrato come il teatro possa essere un ponte verso il futuro. Il lavoro compiuto nelle scuole, nelle comunitร e tra le generazioni, ha messo in evidenza il desiderio di far vivere lโarte del grande Maestro in un contesto contemporaneo.
Accompagnati dalla musica, gradualmente queste iniziative stanno influenzando la crescita culturale di Napoli e della Campania. Ogni piccola performance e incontro condiviso sono stati segni tangibili che mostrano come l’ereditร di Eduardo possa continuare a riflettersi nel presente e nel futuro, mantenendo viva la memoria di un’epoca in cui l’arte e la cucina potevano coesistere in armonia.