Cosa cambia a breve col nuovo decreto che stravolge le tasse da pagare: la situazione fiscale a partire dal 2025.
Grazie all’approvazione definitiva della Camera, finalmente il Decreto Fisco diventa ufficialmente legge, portando con sé importanti interventi a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese. Con 151 voti favorevoli e un testo che tocca vari ambiti, il provvedimento si configura come un “omnibus” ricco di misure attese e altre sorprendenti. Dalla rateizzazione fiscale ai Bonus natalizi, l’obiettivo dichiarato è alleviare le difficoltà economiche e preparare il terreno per la Legge di Bilancio.
Tra le novità principali, spicca la possibilità per i titolari di Partita Iva di rateizzare il secondo acconto Irpef, grande novità dal punto di vista del settore privato. I lavoratori autonomi potranno posticipare il pagamento a gennaio 2025 o suddividerlo in cinque comode rate, offrendo un importante respiro finanziario in un momento cruciale dell’anno. Aggiornamenti anche sul fronte della regolarizzazione fiscale: viene riaperta, fino al 12 dicembre 2024, la possibilità di aderire al concordato preventivo. Si tratta, per chi ne ha i requisiti, di un’opportunità che mira a ridurre i contenziosi e incentivare la collaborazione con gli enti fiscali nazionali.
Bonus Natale e fondi per la politica: tutto sul nuovo Decreto
Grande attenzione è riservata anche ai lavoratori dipendenti con l’ampliamento del Bonus Natale, un nuovo aiuto economico per chi ha necessità. Si tratta di un contributo di 100 euro erogato direttamente con la tredicesima per chi ha un reddito annuo inferiore a 28mila euro. Un aiuto concreto per le famiglie, pensato per alleggerire le spese del periodo festivo, che tra regali, festeggiamenti e addobbi, sono tra le più alte dell’anno.
Allo stesso modo, il decreto modifica il finanziamento pubblico destinato ai partiti politici attraverso il 2×1000 Irpef, aumentando il fondo da 25 a 28 milioni di euro per il 2024. Nessun cambiamento invece alle procedura di scelta da parte dei contribuenti sul metodo di scelta della donazione. Novità anche per il settore sanitario farmaceutico con una revisione del sistema di payback, che presenta una nuova regolamentazione che stabilisce criteri più equi.
Per la ripartizione del ripiano delle aziende farmaceutiche, verrà affidata all’Aifa la determinazione delle quote con una suddivisione 50% pro capite e 50% in base ai tetti di spesa regionali. Non sono mancate però le tensioni politiche durante l’intero iter parlamentare e diversi scontri anche all’interno degli stessi partiti. È stata bocciata infatti la proposta della Lega di prorogare al 2025 la riduzione del canone Rai, grazie anche al voto contrario di Forza Italia. Un segnale, questo, che rivela divergenze interne alla maggioranza che sembra non star andando nella stessa direzione.