Il Museo di Capodimonte si trasforma: squadra, progetti e logo innovativi!

Il Museo di Capodimonte, uno dei gioielli culturali di Napoli, sta intraprendendo un’importante fase di rinnovamento e ampliamento. Sotto la direzione di Eike Schmidt, il museo non solo aggiornerà la sua organizzazione interna, ma avvierà anche progetti di ricerca interessanti, che porteranno alla luce opere e documenti inediti, come quelli su Caravaggio. Il potenziamento del personale, così come la rivisitazione degli spazi espositivi e delle collezioni, promette un’esperienza visitativa unica e affascinante.

Switchando, come si suol dire, a un piano operativo più ricco, dal 1° dicembre 2024 il Museo di Capodimonte avrà nuovi volti e figure! Il progetto prevede non solo un incremento del personale, ma anche una ristrutturazione delle funzioni artistiche e burocratiche. Il numero di storici dell’arte che si uniranno allo staff è abbastanza notevole, e questo è un benvenuto tanto atteso, specialmente dopo anni di lavoro su base ridotta.

I nuovi arrivati includono sei storici dell’arte, di cui uno avrà un ruolo specifico nel Seicento, un’epoca fiorente per Napoli. Inoltre, è previsto un curatore per il Gabinetto disegni e stampe. Quest’area è conosciuta per custodire opere di artisti del calibro di Raffaello e Michelangelo e, purtroppo, è stata per lungo tempo trascurata. Tuttavia, la riorganizzazione del personale non si ferma qui. Ci sono anche iniziative di ricerca in corso! La scoperta di documenti legati a Caravaggio da parte di Vincenzo Sorrentino ha aperto nuovi scenari sulla vita e le opere del maestro, soprattutto durante il suo soggiorno a Napoli tra il 1609 e il 1610.

Uno dei punti salienti è l’ipotesi che l’Adorazione dei Pastori, oggi nel Museo Regionale di Messina, sia stata eseguita a Napoli e non in Sicilia. Questo cambiamento di prospettiva è significativo e, si spera, porterà a nuove curiosità e a una revisione delle storie dell’arte finora accettate.

Innovazioni nei percorsi espositivi e restauri all’orizzonte

Non è solo il personale ad essere in fermento; i percorsi espositivi stanno per subire una metamorfosi! Capodimonte sta investendo in tecnologie moderne per gestire lo spazio espositivo e migliorare l’esperienza complessiva dei visitatori. Per esempio, il corridoio centrale del primo piano ha ricevuto un notevole upgrade con un nuovo sistema di illuminazione a risparmio energetico. Questo nuovo sistema è stato già testato nell’Appartamento Reale e nel Salone delle Feste. Se tutto va secondo i piani, la riapertura del Salone è prevista per il 5 dicembre.

Non finisce qui. A partire da gennaio 2025, è previsto un emozionante programma di restauro che interesserà venti grandi dipinti della Collezione Borbonica. Questo include dei veri capolavori, opere di artisti come Giovanni da Taranto e il Sodoma. Ci sarà una grande opportunità per il pubblico di osservare il processo di restauro, quindi, segnatevi le date. Sarà un’occasione straordinaria per uscire un po’ dalla consueta esperienza museale e per conoscere più approfonditamente le tecniche artistiche e il mantenimento delle opere.

Focus sulle arti decorative: un viaggio e un’esperienza unica

L’arte decorativa, spesso un po’ trascurata in molti musei, avrà il suo momento di gloria! Nel 2025, si prevede di allestire ben 14 sale dedicate alle porcellane. Questo sarà un viaggio attraverso oltre 6000 pezzi, ciascuno con una storia da raccontare. Questo progetto è strettamente legato alla storia del museo e alla Manifattura Reale, fondata addirittura da Carlo di Borbone.

Parlando di dettagli, il lavoro di Alessandra Zaccagnini sulle terraglie napoletane promette di arricchire ulteriormente la conoscenza di questo settore. Inoltre, l’armeria del museo sarà ripensata grazie all’expertise di Mario Epifani, già direttore dell’Armeria Reale di Torino. Tutti questi progetti, beh, non fanno altro che aumentare l’aspettativa per il futuro del Museo di Capodimonte!

Progetti di inclusione per un pubblico accessibile a tutti

Non si può ignorare l’importanza dell’inclusività e dell’accessibilità per i musei oggi. Il Museo di Capodimonte non si ferma qui e continua a sviluppare iniziative per rendere la sua offerta sempre più accessibile. Tra le novità ci sono il programma E.LIS.A, studiato per i visitatori con problemi uditivi, e percorsi tattili pensati per i non vedenti.

Il primo evento del programma “Capodimonte tra le mani” avrà luogo il 6 dicembre con la partecipazione del direttore Schmidt. Sarà un’opportunità da non perdere, un modo per far conoscere e apprezzare le opere, ma in modo del tutto diverso e innovativo per chi parteciperà!

Un marchio rinnovato tra storia e modernità

Non è solo la struttura interiore del museo a rinnovarsi, anche il marchio di Capodimonte ha subito un restyling. Il nuovo logo è ispirato al giglio angioino, un simbolo storico molto significativo per il museo. Questa nuova identità visiva, che appare sulla lettera “C”, sta a rappresentare l’integrazione e l’armonia tra natura e cultura.

Il carattere scelto richiama l’iconico Bodoni, un tipografo parmense del ‘700. È come se il museo stesse raccontando non solo la propria storia, ma anche quella di Napoli, essendo un punto di riferimento per la cultura locale e per il patrimonio artistico. Con tutte queste novità, Capodimonte si prepara a entrare in una nuova era, ricca di sfide, scoperte e momenti memorabili per tutti i visitatori.

Published by
Ludovica Rossi