Una strategia per evitare il fermo amministrativo. Ecco come aggirarlo in modo legale e senza avere problemi.
Il fermo amministrativo è una misura cautelare prevista dall’ordinamento giuridico italiano, utilizzata dalle autorità competenti per bloccare temporaneamente l‘uso di beni mobili, in particolare dei veicoli. La finalità di questa misura è garantire il rispetto degli obblighi fiscali.
Intervenendo in caso di morosità o di inadempimento di specifiche disposizioni legali, il fermo amministrativo è uno strumento che consente allo Stato di tutelare i propri interessi economici senza dover ricorrere immediatamente a misure più drastiche, come la confisca o il pignoramento.
Il fermo amministrativo si applica principalmente ai veicoli e consiste nell’impossibilità per il proprietario di circolare o utilizzare il bene fino a quando non vengono sanati i debiti per i quali è stato disposto il fermo.
Solitamente, la causa che porta al fermo amministrativo riguarda il mancato pagamento di imposte, multe o altri tributi dovuti alla Pubblica Amministrazione. La misura viene disposta dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione, come i comuni, e viene eseguita mediante un atto formale di sequestro del veicolo.
Procedure e conseguenze
La procedura per l’imposizione del fermo amministrativo inizia con la notifica di un avviso al contribuente, che viene informato del debito non saldato e della possibile attivazione del fermo. Se il debitore non provvede a regolarizzare la propria posizione entro il termine stabilito, l’autorità competente può procedere al fermo del veicolo. Una volta che il veicolo è stato sottoposto al fermo, il proprietario non può utilizzarlo fino al pagamento del debito.
Le principali conseguenze del fermo amministrativo sono la sospensione dell’uso del veicolo e l’impossibilità di trasferirne la proprietà. Se il veicolo è utilizzato senza che il fermo venga regolarizzato, il proprietario rischia di incorrere in ulteriori sanzioni. Inoltre, il fermo può precludere la possibilità di vendere o radiare il veicolo fino alla risoluzione della questione fiscale.
Una escamotage perfetta
Spesso, gli automobilisti cercano di evitare la situazione del fermo amministrativo, e una possibile soluzione è la cointestazione del veicolo. In teoria, cointestare un’auto potrebbe impedire l’applicazione del fermo amministrativo, ma solo se la cointestazione avviene al momento dell’acquisto.
Se, invece, la cointestazione avviene successivamente, ad esempio tramite donazione, l’Agenzia delle Entrate potrebbe annullarla entro cinque anni. Inoltre, se il debito riguarda solo uno dei cointestatari, il fermo amministrativo non può essere applicato sul veicolo, proteggendo così l’altro cointestatario. Tuttavia, questa strategia non garantisce sempre l’esito desiderato, e può risultare controversa in alcune situazioni.