Un nuovo virus che ti prosciuga il conto corrente bancario. Come sapere se si è al sicuro da questa minaccia.
Il termine “Trojan” evoca due immagini apparentemente distanti: da un lato, il celebre inganno del cavallo di Troia descritto nei poemi epici dell’antichità, e dall’altro, il moderno universo digitale in cui il termine designa un tipo di malware.
Nel mondo informatico, il termine “Trojan” identifica un tipo di malware che, come il cavallo di Troia, utilizza l’inganno per introdursi in un sistema. Un Trojan non si diffonde autonomamente, come un virus o un worm, ma si presenta sotto mentite spoglie.
Esso può sembrare un file innocuo, un’applicazione utile o un aggiornamento software. Una volta eseguito, il Trojan permette agli hacker di accedere al sistema colpito, rubare dati, installare altri malware o controllare da remoto il dispositivo.
Questo parallelo tra mito e tecnologia sottolinea quanto l’inganno sia un tema ricorrente nella storia umana, adattandosi ai contesti e alle epoche. Nel mondo digitale, i Trojans sono particolarmente insidiosi perché sfruttano la fiducia dell’utente, proprio come i Greci sfruttarono la fede dei Troiani.
I danni che causa il virus
I danni che un Trojan può causare sono molteplici. Può rubare dati sensibili, come password, numeri di carte di credito o documenti personali, oppure trasformare il computer infettato in una “macchina zombie” controllata da remoto. Alcuni Trojans sono progettati per installare altri malware, come spyware o ransomware, aggravando ulteriormente la situazione.
Tra i più famosi esempi di Trojan c’è il malware Zeus, utilizzato per rubare informazioni bancarie, e Emotet, noto per la sua capacità di evolversi e diffondersi rapidamente. Questi attacchi dimostrano quanto possa essere devastante la mancanza di attenzione e di protezione in un mondo sempre più interconnesso.
Come ti prosciugano il conto
Negli ultimi anni, la sicurezza dei dispositivi mobili è diventata sempre più importante, poiché gli smartphone contengono dati personali e informazioni finanziarie sensibili. Molti utenti sottovalutano i pericoli legati ad applicazioni che sembrano innocue ma possono nascondere malware sofisticato. I Trojan bancari, ad esempio, sono tra i più pericolosi, progettati per rubare dati finanziari e accedere ai conti correnti. Questi malware sfruttano servizi di accessibilità e funzionalità avanzate per monitorare attività e rubare credenziali.
Un nuovo Trojan chiamato DroidBot, scoperto dalla società di sicurezza Cleafy, sta colpendo utenti Android in Europa, inclusa l’Italia. DroidBot imita le app bancarie più popolari, sfrutta i servizi di accessibilità per ottenere il controllo del dispositivo e utilizza tecniche di keylogging e controllo remoto per intercettare credenziali e dati sensibili, risultando difficile da rilevare e rappresentando una grave minaccia per milioni di utenti. La consapevolezza degli utenti è fondamentale per difendersi da questi pericoli.