
Struttura della data nella lingua italiana(www.quotidianoarte.it)
La scrittura delle date nei documenti redatti in lingua italiana è un aspetto fondamentale della comunicazione formale.
Una corretta rappresentazione delle date non solo facilita la comprensione delle informazioni, ma è anche regolata da norme specifiche che garantiscono uniformità e chiarezza. In questo articolo, analizzeremo le diverse modalità di scrittura delle date, le convenzioni linguistiche e tipografiche, e le differenze tra i vari formati utilizzati a livello nazionale e internazionale.
La data è composta da tre elementi fondamentali: il giorno, il mese e l’anno. Ogni componente ha le proprie peculiarità riguardo alla scrittura:
- Il giorno: Questo elemento viene generalmente scritto in cifre arabe (1, 2, 3, ecc.). Un’eccezione è rappresentata dal primo giorno del mese, che può essere indicato come “1°” per sottolinearne la natura ordinale. Ad esempio, si scriverà “1° gennaio” per il primo giorno di gennaio.
- Il mese: Il mese può essere scritto per esteso (ad esempio, “agosto”) oppure in cifre arabe (08). Sebbene sia possibile utilizzare i numeri romani (VIII), questa forma è raramente adottata nella scrittura quotidiana.
- L’anno: L’anno deve sempre essere riportato in cifre arabe (es. 2025). In contesti informali, è consueto omettere le prime due cifre dell’anno, sostituendole con un apostrofo, come in “9 agosto ’25” per indicare il 9 agosto del 2025.
Modi di scrivere la data
A seconda del contesto, la data può essere espressa in vari modi:
- Forma estesa: “9 agosto 2025”. Questa è la forma più elegante e utilizzata nei documenti ufficiali e nelle comunicazioni formali, in quanto offre una chiarezza immediata.
- Forma abbreviata: “9 agosto ’25”. Questa modalità è più informale e spesso utilizzata in scritti personali o in documenti datati.
- Forma numerica con punti: “9.8.2025”. Questa forma è meno comune ma può essere vista in alcuni contesti.
- Forma numerica con trattini: “9-8-2025”. Anche questa forma è utilizzata, sebbene in modo limitato.
- Forma numerica con barra obliqua: “9/8/2025”. Questa modalità è molto diffusa nei moduli e nei documenti amministrativi.

Nei documenti ufficiali, sia cartacei che telematici, è spesso richiesto un formato standardizzato. Il formato più comune è quello che prevede la disposizione gg/mm/aaaa, dove:
- Due cifre rappresentano il giorno (es. “09” per il 9 di un mese).
- Due cifre rappresentano il mese (es. “08” per agosto).
- Quattro cifre rappresentano l’anno (es. “2025”).
Questa convenzione è particolarmente importante nei sistemi informatici, dove la chiarezza e l’uniformità nella gestione delle date sono essenziali. Per esempio, la data “9 agosto 2025” verrà rappresentata come 09/08/2025.
Considerazioni stilistiche e pratiche
Nella redazione di documenti formali, è consigliato utilizzare la forma estesa per il mese (“9 agosto 2025”) al fine di garantire maggiore chiarezza. Inoltre, è buona norma mantenere uniformità nella scrittura delle date all’interno di uno stesso documento, evitando di alternare stili diversi.
Nei sistemi informatici, come banche dati e moduli elettronici, è preferibile il formato numerico con barre o trattini per garantire la compatibilità con i software. Questa scelta è dettata dalla necessità di standardizzazione e dalla facilità di elaborazione delle informazioni.
La corretta scrittura delle date nei documenti è fondamentale per garantire chiarezza e comprensione. La varietà di forme di rappresentazione evidenzia come il contesto influenzi la scelta della modalità più appropriata. La distinzione tra forma estesa e numerica, tra grafie tradizionali e standardizzate per l’uso digitale, sottolinea l’importanza di un uso consapevole della lingua e della tipografia nella comunicazione scritta.