Il museo Caos di Terni, noto per il suo impegno verso l’arte contemporanea, ha stretto una collaborazione con il Post ex’, un innovativo spazio artistico di Roma, per presentare l’iniziativa Post Caos. Questa curata proposta mira a dare vita a nuove forme d’arte, lasciando spazio alla creatività e all’ingegno degli artisti. Il primo capitolo di questa avventura prende il nome di Diòscuri, un’affascinante mostra che promette di attrarre non solo gli amanti dell’arte, ma anche curiosi e visitatori.
Un ponte tra Roma e Terni: l’incontro dell’arte
Nella storica cornice della città di Terni, il museo Caos si prepara ad affrontare la sua nuova missione. Grazie alla partnership con il Post ex’, un magazzino d’arte di Roma, questo progetto di quattro anni è destinato a creare un legame dinamico tra diverse sensibilità artistiche. Chiara Ronchini, la curatrice, sottolinea che l’intento è di dare spazio a un’arte autentica, che possa segnare il futuro e diventare parte della storia. Questa pianificazione ambiziosa cerca di coinvolgere il pubblico e di stimolarlo a interagire attivamente con le opere esposte. Ma non è solo una questione di geografia; si tratta di un incontro di idee, di linguaggi e, soprattutto, di talenti creativi.
Le attività artistiche in questione mirano a far emergere un’arte che parli al presente, realizzando un percorso in grado di accompagnare il pubblico lungo un viaggio di scoperta. In questo contesto di dialogo e condivisione, il museo diventa non solo un luogo di esposizione, ma anche di sperimentazione e di crescita culturale. Questa fusione tra le due istituzioni si propone non solo come un valore aggiunto per Terni, ma anche come un’opportunità di arricchimento per il panorama artistico italiano.
L’esposizione ‘Diòscuri’: un incontro di forme e idee
La mostra Diòscuri, lanciata il 10 novembre, porta con sé le opere di due talentuosi artisti, Luca Grimaldi e Gabriele Silli. La curatela è affidata a un gruppo composto da Giuliana Benassi, Pasquale Feli e Chiara Ronchini, impegnati nel dar vita a un allestimento unico. Ciò che emerge è una straordinaria complementarietà tra le creazioni di Grimaldi e Silli, pensate appositamente per l’ambiente della Project room – Sala Ronchini. Grimaldi offre una pittura verticale che ritrae l’arco di San Damiano a Carsulae, una struttura che, con un’interpretazione originale, si avvicina al concetto di pala d’altare. Dall’altra parte, l’installazione di Silli si presenta come un’opera dinamica, capace di sfidare le convenzioni del pavimento e di spezzarne l’ordine.
Luca Grimaldi discute il suo operato con entusiasmo. Per lui, l’opera è un gesto, una pennellata di economia formale che riduce il superfluo. Il suo lavoro si concentra sulla rottura delle immagini, riflettendo sulla funzione della rovina e trasformando quella che potrebbe essere un’architettura dimenticata in un venerabile punto di riferimento. Questo approccio dà vita a un’opera che dialoga non solo con lo spazio, ma con la storia stessa della monumentale architettura di Carsulae.
La collaborazione artistica e il simbolismo del titolo
Il lavoro congiunto di Grimaldi e Silli si sviluppa attraverso un dialogo profondo e significativo. La creazione di Silli offre una interazione essenziale con l’opera di Grimaldi, rendendo la mostra un’esperienza coinvolgente. Il parquet di Silli diviene un elemento narrativo che incornicia la sua scultura. La complessità della lavorazione, di stratificazione, e l’uso di materiali diversi rivelano una riflessione sull’arte contemporanea, solida come la terra, ma anche mobile e in costante evoluzione. Le resine e il caffè diventano componenti di una creatività che si esprime al di là delle semplici forme.
Il titolo Diòscuri non è scelto a caso. In riferimento ai due gemelli Castore e Polluce, simbolo di dualità e di simbiosi, riflette perfettamente il legame tra le opere e gli artisti. Questo parallelismo non è solo tematico, ma cerca anche di manifestarsi fisicamente nell’allestimento. La mostra si propone come un ambiente che invita il visitatore a esplorare un’esperienza sensoriale tridimensionale. La cura per il contesto ternano si concretizza in una reattiva teatralità, in cui gli elementi si rispondono, creano significato e si arricchiscono reciprocamente.
L’esposizione rimarrà aperta fino al 19 gennaio 2024, dando la possibilità a tutti di scoprire queste opere straordinarie. La visita è gratuita, un’opportunità imperdibile per tutti gli appassionati di arte e cultura. Infatti, dal giovedì alla domenica, ci si può immergere in un mondo artistico stimolante e innovativo.