Portare a casa un pezzo del mondo: i souvenir più bizzarri e curiosi, dalla nebbia in lattina all’ara del Lago di Como.
Quando si viaggia, l’acquisto di souvenir rappresenta una tradizione irrinunciabile. Ma non si parla delle solite calamite o delle classiche ceramiche, no. Oggi il focus è su souvenir unici e stravaganti, capace di raccontare le emozioni e le esperienze vissute. Che sia l’aria di una città o un oggetto che sfida l’immaginazione, l’importante è tornare a casa con un ricordo che ci faccia sorridere. Tra fumi romantici e trovate eccentriche, è tempo di esplorare il lato altalenante del memoriale globale.
In un mondo in cui tutto può essere commercializzato, l’aria del Lago di Como non sorprende poi così tanto. Venduta in lattina, questo souvenir rappresenta una vera novità nel panorama italiano. Al prezzo di €9,90, i turisti possono riportare a casa un piccolo frammento di uno dei luoghi più idilliaci e suggestivi del Bel Paese. L’idea è venuta a Davide Abagnale nel 2024, cercando di dare vita a un oggetto originale e facilmente trasportabile. Attraverso il sito lakecomoair.it, è adesso possibile ottenere un barattolo di “aria” che può finire sulla scrivania di un professionista a Los Angeles o tra le memorie di un collezionista a Milano.
Le origini di questo oggetto di culto risalgono a Napoli, dove l’aria viene venduta in diversi formati e tipologie. Immagina di passeggiare tra le stradine strette e affollate e scoprire, tra un souvenir e l’altro, una bottiglia di vetro che promette di racchiudere l’essenza della città. Dopotutto, i viaggiatori cercano sempre di portare con sé un pezzo della loro avventura. Ma, da Napoli, si sono poi diffuse altre versioni creative, come l’Acqua di Venafro, che ha l’obiettivo di spronare i turisti a collezionare ricordi sempre più unici.
Souvenir stravaganti dal mondo: da Karl the Fog ai più strani
L’idea di vendere l’aria ha preso piede non solo in Italia, ma anche all’estero. La celebre “Air from New York” è un perfetto esempio di come gli oggetti che evocano esperienze siano sempre più ricercati. A chi non piacerebbe tornare a casa con un souvenir che richiama alla mente sensazioni particolari? Da San Francisco, per esempio, è possibile portare a casa la nebbia della città, nota con il nome affettuoso di Karl the Fog. Un barattolo di nebbia, un modo divertente per conservare un viaggio. Insomma, i souvenir non devono sempre limitarsi a elementi tradizionali: possono anche essere un gioco di ironia e spensieratezza.
Non ci si ferma qui, perché il mercato degli oggetti eccentrici si amplia a dismisura. Parlando di souvenir provenienti dall’Australia, un vero e proprio must-have sono i portachiavi e i cavatappi a forma di scroto di canguro. Certo, non è cosa per chi ha il palato delicato, ma in un contesto di ironia e divertimento, potrebbe risultare un regalo stravagante e memorabile. A proposito di stranezze, gli oggetti raccolti nei mercati di Bogotá che simulano zampette di lama come borracce sorprendono per audacia e originalità. Una scelta che sicuramente non passa inosservata! Questi souvenir, pur stravaganti, portano con sé storie e memorie di luoghi lontani.
Stranezze e curiosità nel panorama dei souvenir: il meglio e il peggio
Il mondo dei souvenir bizzarri è davvero variegato e anche piuttosto interessante. Da una parte ci sono le creazioni che fanno sorridere, dall’altra ci sono oggetti che possono sembrare quantomeno discutibili. Tra le stranezze notate in Svezia e Norvegia, c’è l’escremento di alce venduto in barattoli. Si tratta di un souvenir tanto particolare, quanto curioso. C’è chi lo compra come gag, chi lo considera fare un affare e chi lo usa come decorazione. Non si può dire che manchi l’immaginazione!
Se parliamo di golosità strane, in Arizona puoi gustarti un lecca-lecca con uno scorpione all’interno. Un’avventura per il palato! Passando a oggetti più leggeri e divertenti, il Tuttuki Bako dal Giappone, un mini videogioco dove infili il dito per attivarlo, ha già conquistato molti curiosi. Si tratta di un gadget “hands-on” che incarna un divertimento semplice e immediato.
Molti si chiedono se siano disponibili souvenir più “rischiosi”. In Okinawa, per esempio, chi ha il coraggio di provare l’Habushu, un liquore con all’interno una vipera velenosa? Un souvenir da bere, insomma, per i più avventurosi. I viaggiatori, insomma, non smettono mai di cercare oggetti che possano raccontare, in modo peculiare e originale, le loro avventure. Non dimenticare: spesso i souvenir più strani si rivelano i più memorabili!