
Come comportarsi in questi casi? (depositphotos.com) - www.quotidianoarte.it
Eredità di una casa con abusi edilizi: quali rischi? Ecco tutto quello che serve sapere per poter essere adeguatamente preparati
Ricevere in eredità un immobile può sembrare una fortuna, ma che cosa succede se la casa presenta delle irregolarità edilizie? La cosa fa tremare, vero? Questa è una questione complessa, che richiede una buona conoscenza delle normative vigenti. Infatti una tendenza sfortunatamente comune è quella di assestare le case senza alcun riguardo dei permessi richiesti.
Secondo Immobiliare.it, vi sono diverse implicazioni legali e amministrative da considerare. Ecco quindi una panoramica per voi utile da consultare e conoscere. Le conseguenze di un immobile abusivo ereditato comprendono generalmente sanzioni di varia natura. Ma trattandosi di diritto immobiliare bisogna anche capire quali sono i testi normativi di riferimento.
Eredità casa con abusi edilizi, ordinamento e sanzioni
L’ordinamento italiano non vieta la successione di immobili con abusi edilizi, pertanto un erede può legittimamente accettare un immobile anche se presenta delle irregolarità, acquisendone la piena titolarità. Tuttavia, tutte le problematiche esistenti saranno trasferite insieme al bene, a meno che l’erede non scelga di rinunciare all’eredità. Accettare un simile lascito implica l’assunzione di responsabilità amministrative, che possono tradursi in misure come ordini di demolizione o l’obbligo di ripristinare lo stato originale.
Accettare un’eredità contenente un immobile abusivo comporta non solo l’acquisizione del bene, ma anche delle irregolarità associate. Il Testo Unico sull’Edilizia (D. P. R. n. 380/2001) prevede che il Comune possa adottare provvedimenti variabili a seconda della gravità dell’abuso, tra cui ordini di demolizione e ripristino, acquisizione dell’immobile al patrimonio comunale e sanzioni pecuniarie. In caso di abusi minori o di mancanza della Segnalazione Certificata di Inizio Attività, potrebbero essere applicate sanzioni economiche proporzionate all’illecito. Secondo la sentenza della Cassazione n. 17399 del 24 gennaio 2023 (riportata da Immboliare), la responsabilità penale per abuso edilizio è personale e non si trasferisce agli eredi. Tuttavia, l’ordine di demolizione, essendo una misura amministrativa, può ricadere sugli eredi, qualora questi detengano un effettivo diritto reale sull’immobile.

Per regolarizzare un immobile abusivo, è fondamentale presentare una domanda di sanatoria al Comune competente entro 90 giorni dall’accertamento dell’illecito. Questa richiesta deve essere corredata da documentazione tecnica e amministrativa, come planimetrie e dichiarazioni di conformità, e dimostrare la “doppia conformità”, ovvero la corrispondenza alle normative vigenti sia al momento della realizzazione dell’abuso che in quelle attuali.
Come spiegato da Immobiliare.it, la sanatoria non è da confondere con il condono edilizio e prevede il pagamento di sanzioni proporzionate alla gravità dell’abuso e ai costi necessari per l’adeguamento. Solo una volta completata questa procedura, l’immobile potrà essere considerato regolare e commerciabile, evitando che le irregolarità ostacolino eventuali compravendite future.