Cà degli Uberti Palace Hotel si prepara ad accogliere una rassegna culturale che si preannuncia come un evento imperdibile per gli amanti della cultura e dell’arte. “Passpartout – I giovedì del Fai” rappresenta un’opportunità unica per scoprire, comprendere e vivere il presente attraverso sette incontri, tra discussioni di libri e momenti musicali dal 5 dicembre al 22 maggio. In questa nuova iniziativa, l’obiettivo è quello di connettere persone di ogni età attraverso testi e argomenti che non solo intrattengono, ma stimolano il pensiero critico e l’approfondimento.
L’arte è sempre stata una porta d’accesso a mondi complessi e ricchi di significato ed è proprio questo il cuore pulsante di “Passpartout”. La rassegna prevede sei diverse presentazioni letterarie e un evento musicale, il tutto ospitato in un magico contesto storico come Cà degli Uberti. Ogni giovedì pomeriggio, dalle sei in poi, i partecipanti avranno l’opportunità di immergersi in conversazioni avvincenti e interattive con autori che ci parleranno delle loro opere, invitando il pubblico a riflettere e ad interagire. Non è solo una questione di ascoltare, ma di essere parte di un dialogo vivace sulla cultura, la vita, e la società.
La prima serata avrà come ospite Luca Giubertoni, il quale presenterà il suo libro “Un mondo di sigle”. Questo appuntamento segnerà l’inizio di un viaggio che promette di unire i partecipanti attraverso letteratura, musica e, perché no, anche la convivialità di aperitivi e incontri ravvicinati. Ogni incontro non sarà solo un semplice colloquio, ma una vera e propria celebrazione della cultura, dove gli autori avranno l’occasione di condividere esperienze e punti di vista in un’atmosfera di estrema cordialità.
Dietro a “Passpartout” c’è un lavoro di squadra che merita di essere evidenziato. Il progetto è stato presentato ufficialmente in una conferenza tenutasi presso il salone centrale del Cà degli Uberti, e si è rivelato come una sinergia perfetta tra il Fai e il gruppo Mantegna Hotels, guidato da Gianluca Bianchi. Catelani ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione, evidenziando come sia stata determinante nella realizzazione di appuntamenti che sono sia culturali che sociali. La filosofia è semplice: aprire una finestra sul mondo dell’arte e della cultura significa stimolare la curiosità e incentivare la crescita personale.
I relatori e gli autori coinvolti, tra cui Emanuele Colorni e Laura Giacomini, hanno mostrato un grande entusiasmo per il potenziale di questo progetto. Ognuno di loro ha raggiunto il pubblico con racconti che non solo stimolano la mente, ma coinvolgono anche le emozioni. La volontà di riavvicinare le persone ai libri, alla musica e alla discussione è assolutamente chiara, attraverso un linguaggio accessibile e coinvolgente, capace di attrarre il pubblico di tutte le generazioni.
Una delle caratteristiche più interessanti di “Passpartout – I giovedì del Fai” è proprio la sua accessibilità. L’idea di fondo è quella di creare un ambiente in cui tutti possano sentirsi accolti e coinvolti, indipendentemente dall’età o dalla conoscenza pregressa. Presentare autori, esperienze e temi diversificati serve proprio a conquistare un pubblico eterogeneo, dando spazio a voci nuove e prospettive diverse. La cultura deve essere un ponte, e i giovedì del Fai si propongono di abbattere ogni muro, regalando a tutti l’opportunità di scoprire qualcosa di nuovo.
Gianluca Bianchi ha espresso la sua soddisfazione per questo progetto, descrivendo il desiderio di fare del suo hotel un ritrovo per coloro che sono appassionati di cultura e arte. La sua famiglia ha sempre creduto nel potere delle idee e della condivisione, e questo evento rappresenta un passo importante verso la creazione di una comunità vivace e attiva che possa arricchire il nostro vivere quotidiano.
“Passpartout” non è solo una rassegna, ma è un vero e proprio invito al dialogo e alla scoperta. Con il supporto del Fai e la cornice affascinante di Cà degli Uberti, questo evento si appresta a diventare un appuntamento fisso per tutti coloro che vogliono investire nella propria crescita personale attraverso l’arte e la cultura.