Esiste davvero un modo per continuare ad ottenere la Naspi pur avendo un’occupazione? Si, ma ecco quali requisiti dovrai soddisfare
La Naspi (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è un indennizzo che spetta ai lavoratori disoccupati, erogato al seguito di eventi di disoccupazione involontaria. Dopo l’ottavo giorno dalla data di cessazione del rapporto lavorativo, l’utente ha diritto a richiederne la corresponsione, che avverrà poi a cadenza mensile.
I soggetti che possono accedervi sono tutti coloro che hanno perduto involontariamente la propria occupazione e che si dichiarano disponibili allo svolgimento di attività lavorative e alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro concordate con l’INPS.
L’importo varia in base al reddito percepito nel quadriennio precedente alla domanda di disoccupazione. Se, per esempio, il reddito percepito è inferiore rispetto all’importo stabilito dalla legge, la Naspi sarà pari al 75% della retribuzione media mensile, imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni.
La percentuale di retribuzione, tuttavia, scende con il passare dei mesi, divenendo a tutti gli effetti un incentivo per la ricerca di un nuova occupazione. Nel frattempo la Naspi si rivelerà un prezioso contributo per affrontare le prime spese strettamente necessarie, ma nel momento in cui l’utente che ne usufruisce troverà un lavoro, il sussidio non sarà più percepibile.
Cosa succede se non comunichi l’inizio di un nuovo lavoro?
Alcuni furbetti hanno tentato, pur essendo stati assunti per una nuova occupazione, di continuare a percepire la Naspi, non dichiarando l’avvenuta sistemazione lavorativa. In casi come questo si può incorrere in gravi conseguenze, perché gli enti potrebbero richiedere di versare tutti i soldi della Naspi dei quali ci si è indebitamente appropriati, in un’unica ed immediata soluzione, complicando ancora maggiormente la situazione economica del richiedente.
E’ importante specificare, inoltre, che anche se il soggetto in questione è un lavoratore dipendente, pertanto spetterà al suo datore comunicare all’INPS l’inizio della nuova occupazione, bisognerà assicurarsi al 100% che tale passaggio non sia stato omesso: in caso contrario si potrebbe anche rischiare una notifica di reato.
E’ possibile ottenere la Naspi pur non essendo disoccupati?
Per tutti i soggetti che hanno un lavoro dipendente che gli assicura una cifra lorda annuale inferiore a 8.500 euro, sarà possibile rivolgersi all’INPS per ottenere una Naspi ridotta, che varierà in base ai requisiti specifici e alle percentuali richieste. Lo stesso sistema è applicabile per i lavoratori autonomi che non riescono a superare i 5.500 euro l’anno. Prima, però, sarebbe opportuno informarsi adeguatamente proprio sui requisiti e sul compenso che si andrebbe a percepire, anche perché cifre e limiti variano ogni anno.
Il medesimo discorso riguarda il lavoro agricolo occasionale; nel caso in cui questo venga svolto per un massimo di 45 giorni, i possessori di Naspi non saranno nelle condizioni di perdere l’indennizzo. La legge varia leggermente per quanto concerne i lavoratori occasionali, che non dovranno superare i 5.000 euro di entrate lorde annue per ottenere la Naspi.