Guglielmo Marconi, il padre della radio, avrebbe compiuto 150 anni quest’anno. Per celebrare questa importante ricorrenza, la rassegna CLOSER, organizzata da Amerigo Mariotti e Giorgia Tronconi nello spazio espositivo bolognese Adiacenze, si propone di esplorare in profondità il tema delle connessioni nel contesto contemporaneo. Questo evento artistico e culturale non solo riflette sull’eredità di Marconi, ma pone anche domande cruciali su cosa significhi comunicare oggi, in un’epoca in cui tutto è interconnesso. Con il supporto di diverse istituzioni, come la Fondazione Guglielmo Marconi, Regione Emilia-Romagna, Fondazione Carisbo e il Comune di Bologna, CLOSER è un’iniziativa interdisciplinare che abbraccia arte, tecnologia e interazioni umane, intrecciando passato e futuro in modo davvero affascinante.
La rassegna CLOSER sarà attiva da maggio 2024 ad aprile 2025, coinvolgendo artisti provenienti sia dall’Italia che dall’estero, unendo opere esistenti, nuove creazioni, laboratori e incontri. La manifestazione si svolgerà in contesti significativi e prestigiosi del territorio bolognese come Adiacenze, la Casa della Cultura “Italo Calvino” a Calderara di Reno, Villa Davia a Sasso Marconi e la Raccolta Lercaro. Non solo questo, ma CLOSER si espanderà anche in spazi internazionali, portando l’arte bolognese nel NYSS Project Space di New York e nel Nordic Art Association di Stoccolma. Questo respiro internazionale offre l’opportunità di connettere diverse culture artistiche, creando un dialogo che supera le frontiere tra discipline e aree geografiche. La rassegna quindi si propone come un punto d’incontro per le tantissime influenze che la comunicazione moderna sempre più intreccia, dimostrando come l’arte possa essere un linguaggio universale in grado di unire le persone.
Un’appuntamento da non perdere: il talk “Are we CLOSER?”
Il 5 dicembre 2024 si terrà il talk “Are we CLOSER?” presso la Raccolta Lercaro di Bologna. Questo evento segnerà l’apertura ufficiale della rassegna CLOSER. Sarà un’importante occasione di dibattito tra artisti e curatori, il cui obiettivo è indagare il significato delle connessioni nel mondo contemporaneo. Moderato dagli stessi curatori di Adiacenze, il talk vedrà la partecipazione di noti e promettenti artisti, come Francesca Grilli, la quale presenterà la sua opera video RECORD, parte della collezione permanente della Raccolta Lercaro. Non mancheranno artisti come Sanjeshka, Dejana Pupovac e Driant Zeneli, i quali hanno esplorato il tema della connessione attraverso la loro arte, proponendo performance e masterclass uniche. Questo incontro sarà un momento ricco di stimoli per riflettere su come comunicazione e connessione possano influenzare le nostre vite in modo profondo.
Un laboratorio creativo per le emozioni
Dal 9 al 13 dicembre 2024, il progetto proseguirà con la masterclass “Unlikely Collisions – Collisioni improbabili”, guidata da Driant Zeneli presso Adiacenze. Questo laboratorio sarà un esperimento collaborativo in cui studenti e artisti si cimenteranno in un’attività interdisciplinare mirata a esplorare le emozioni e le relazioni interumane. Il percorso porterà alla realizzazione di una restituzione pubblica il 13 dicembre, dove verranno presentati i risultati del lavoro svolto. Saranno previsti incontri con accademici e professionisti provenienti da istituzioni come l’Accademia di Belle Arti di Bologna e l’Università di Milano-Bicocca, offrendo così spunti di riflessione e apprendimento. Questo momento è pensato per stimolare una creatività autentica e per promuovere un dialogo significativo tra gli artisti e il pubblico, unendo così mondi e esperienze diverse attraverso l’arte.
Un podcast che unisce le relazioni urbane
Un altro evento da segnare in agenda è la puntata speciale del podcast “Fuorisedia x CLOSER”, che si terrà il 17 dicembre 2024 alla Casa della Cultura “Italo Calvino”. In questo episodio, le conduttrici Letizia Albertini, Viola Pierozzi e Martina Scrazzolo approfondiranno il tema delle relazioni urbane e comunitarie mediante pratiche artistiche, coinvolgendo anche ospiti di rilievo come Roberto Alessi, che è responsabile della Casa della Cultura. Questi eventi come il podcast, offrono uno spazio informale e coinvolgente per discutere di temi complessi, come quello delle connessioni sociali, in modo dinamico. Anche il prossimo episodio, in programma per marzo 2025, presenterà una maratona live di 24 ore dagli spazi di Adiacenze, dove verranno affrontati e approfonditi vari argomenti attuali.
La mostra collettiva che celebra l’arte contemporanea
La rassegna CLOSER culminerà con una mostra collettiva presso Villa Davia a Sasso Marconi, che si svolgerà dal 5 aprile al 24 maggio 2025. Questa esposizione sarà curata in collaborazione con Iside Calcagnile e Moe Yoshida Veggetti e includerà opere di vari artisti, sia emergenti che già affermati, come Massimo Carozzi, Federico Bacci, Antonello Ghezzi, Enej Gala e Katarina Sylvan. Le opere presentate offriranno nuove prospettive riguardo il concetto di connessione, sia come fenomeno storico che contemporaneo, offrendo al pubblico la possibilità di riflettere su temi attuali attraverso l’arte. Questa mostra collettiva rappresenta un’importante occasione per vedere da vicino come artisti diversi interpretano il tema delle connessioni, invitando alla riflessione su come esse abbiano trasformato il nostro modo di vivere e comunicare.
Adiacenze: un punto di riferimento per l’arte a Bologna
Fondato nel 2010, Adiacenze si conferma come un vero e proprio laboratorio d’idee per la sperimentazione e la valorizzazione di artisti emergenti. CLOSER rappresenta quindi un ulteriore passo in avanti in questa direzione, creando un terreno fertile per l’interazione non solo tra l’arte ma anche tra la scienza e la società. La rassegna non solo celebra la figura di Guglielmo Marconi, il pioniere della comunicazione globale, ma fa anche molto di più. Essa apre una finestra su come il lavoro di Marconi influenzi ancora oggi il mondo in cui viviamo. Attraverso performance, workshop e spunti di discussione, CLOSER non si limita a rendere onore all’inventore, ma invita il pubblico a prendere parte attiva a un dialogo sull’evoluzione delle relazioni umane in un’epoca in cui la tecnologia gioca un ruolo sempre più centrale.