Il ‘junk food’ è una delle scelte alimentari meno salutari che esistano. Le conseguenze possibili dopo il consumo prolungato sono davvero spaventose
Al giorno d’oggi praticamente tutti sono esposti alla possibilità di consumare alimenti cancerogeni. Un alimento può essere definito cancerogeno se contiene sostanze che possono causare l’insorgenza di tumori. In particolare, tra gli elementi killer, cioè potenzialmente tra i più dannosi per l’uomo, troviamo i nitriti e nitrati, le aflatossine o gli zuccheri raffinati, solo per citarne alcune.
Gli ingredienti sopracitati hanno la capacità di alterare i processi di produzione cellulare, portando ad una crescita incontrollabile delle stesse, che andranno a formare neoplasie, ossia tumori. Queste malattie possono essere favorite anche dall’assunzione costante di alimenti ricchi di grassi saturi, particolarmente nocivi data la possibilità di causare infiammazioni croniche.
Tra i prodotti individuati dall’IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) come sicuramente cancerogeni, abbiamo l’alcol, il cui consumo è associato a neoplasie dell’apparato gastro-enterico, e gli ultra lavorati. All’interno di questa macrocategoria rientrano alcuni degli alimenti che è usuale consumare abitualmente come snack confezionati, bibite gassate, salumi e carni rosse.
C’è da dire che l’assunzione di determinati ingredienti o alimenti da sola non può determinare l’insorgenza di un cancro. Alla base della possibilità influiscono lo stile di vita generale, i fattori ambientali, ma anche la predisposizione genetica. Per cercare di ridurre al minimo il rischio, tuttavia, è altamente consigliabile adottare una dieta maggiormente salutare, che preveda l’eliminazione quasi totale dei prodotti sopracitati.
Gli alimenti che devi assolutamente evitare
Il consumo di alcuni alimenti potrebbe comportare gravi rischi rispetto alla salute dell’uomo, fino a portare ad un significativo aumento di mortalità prematura. Uno studio ha, in particolare, evidenziato come gli stessi possano essere la causa alla base dell’insorgenza di neoplasie, malattie cardiovascolari, respiratorie e neurodegenerative. Il consumo prolungato di cibi ultra-processati potrebbe aumentare il rischio di oltre il 21% di sviluppare alcune gravi patologie, tra le quali quelle sopracitate.
Gli alimenti su cui è stata posta la lente d’ingrandimento sono le carni lavorate, come i comunissimi wurstel o hamburger, e le bibite zuccherate, appartenenti alla categoria comunemente denominata ‘junk food‘, ossia cibo spazzatura. E’ risaputo che seguire questa tipologia di dieta non possa di certo portare a benefici e maggior salubrità per il corpo umano, ma gli spaventosi risvolti venuti a galla da recenti studi scientifici forniscono un quadro ancora maggiormente dettagliato, aiutandoci ad aprire gli occhi.
La necessità di invertire la tendenza
Lo scopo della ricerca condotta è proprio quello di spingere i consumatori ad assumere una consapevolezza alimentare maggiore, promuovendo scelte più opportune e responsabili per il nostro corpo e più sostenibili per l’ambiente, al fine di riequilibrare lo stato di salute, che ci permetterà di condurre una vita migliore sotto tanti punti di vista, e ridurre significativamente le percentuali di mortalità precoce.
Sono altre le accortezze che lo studio ha affermato di dover seguire per intraprendere un percorso costituito da abitudini alimentari più sane. Prodotti ricchi di fibre e vitamine devono essere consumati, ma con moderazione; al contrario, prodotti artificiali e le già citate carni lavorate e bibite gassate devono essere significativamente ridotte nell’assunzione, se possibile optando per l’eliminazione definitiva. Un altro aspetto molto importante in merito al quale possiamo compiere scelte più responsabili è la dieta seguita dalle donne in gravidanza; per coloro che si trovano in stato interessante è stato consigliato di evitare il consumo di prodotti all’interno in confezioni di plastica, che potrebbero assorbire sostanze chimiche contenute nell’involucro e trasmetterle direttamente al feto in grembo, se assunte.