A chi pensava che l’aumento della propria pensione si sarebbe concretizzato solo con l’arrivo della tredicesima di dicembre, si sbagliava.
A quanto pare, stando alle ultime direttive, potrebbero esserci degli aumenti molto più corposi, a partire dal prossimo anno, di quelli che ci si aspettava o si credeva di poter ottenere. All’inizio erano in pochi a crederci, ma ora sembra concretizzarsi questa ipotesi.
Strumenti e incentivi sono stati messi in campo per tutti coloro che, il prossimo anno o negli anni successivi, andranno in pensione, dopo anni di lavoro e di versamenti di contributi. Vediamo insieme qual è questa novità e di cosa si tratta. Quanto possono arrivare a guadagnare i futuri pensionati?
In pensione con serenità
In tantissimi non ci credevano, come da troppo tempo non si pensava che potevano esserci dei cambiamenti quanto delle migliorie al sistema pensionistico italiano. Dalla legge Dini del 1995 sino ad oggi, le prospettive di possibili aumenti delle pensioni di anzianità non si erano mai del tutto concretizzate, tanto anche da scoraggiare ad andarci proprio in pensione, anche quando se ne avevano tutti i requisiti.
Ma qualcosa sta per cambiare e sono stati messi in campo strumenti, bonus e agevolazioni fiscali, insieme anche ad incentivi proprio per aiutare i futuri pensionati (a brevissimo termine o fra qualche anno) e per godersi una pensione come si deve e soprattutto dignitosa. Una delle principali misure messe in campo è il Bonus Pensione.
Si tratta di un contributo economico che può aiutare i pensionati, portando loro in tasca dai 1.188 ai 2.208 euro, il tutto da calcolarsi in base alla propria aliquota IRPEF e soprattutto in base al reddito. Un incentivo che consentirà, a chi sta pensando o ha scelto di andare in pensione, di avere quella tranquillità economica che tanto desiderava avere, dopo anni di lavoro.
Ecco due agevolazioni fiscali che aiutano i futuri pensionati
Ovviamente, come tutti i bonus e le agevolazioni, è necessario avere dei requisiti per poter presentare domanda all’ente preposto. A partire proprio dalla corretta compilazione delle righe E27 ed E30 del proprio modello 730, indicando i dati relativi ai contributi versati e ai benefici fiscali.
Si ha soltanto questa opzione o questa strada? A quanto pare no, perché in campo è stato messo anche il Fondo pensione che garantisce una sorta di pensione integrativa, con tanti vantaggi fiscali grazie alla deducibilità dei versamenti effettuati. Questa consente di ridurre la base imponibile IRPEF, che può portare a risparmi annuali fino a 2.000 euro.
Un esempio può essere fatto su di un lavoratore che ha un reddito di 28mila euro. Con un’aliquota IRPEF del 23% e un’imposta iniziale di 6.440. Questa si riduce a 5.252 euro, con una deduzione di 5.164 euro, arrivando a risparmiare 1.118 euro.