Pronti ad una rivoluzione senza precedenti nell’ambito delle tecnologie di riscaldamento. L’introduzione arriva dall’Olanda
Nella scelta dell’impianto di riscaldamento entrano in gioco una serie di fattori che influiscono, per forza di cose, sulla decisione finale. Le opzioni differiscono profondamente tra di loro sotto numerosi aspetti, a partire dal rapporto prezzo-prestazioni, ed è necessario individuare preventivamente l’impianto più adeguato, con rispettivi punti a favore e criticità, in modo da compiere una scelta consapevole e responsabile.
L’ambiente in cui l’abitazione è localizzata conta davvero, perché dipendentemente dalle temperature, dall’escursione termica e dai fenomeni metereologici che potrebbero presentarsi nella determinata area, la necessità di un impianto rispetto all’altro può cambiare diametralmente. Anche la tipologia di unità abitativa, se si tratta dunque di un condominio o di una casa singola, nonché l’ampiezza della stessa in termini di metri quadri influiscono sulla scelta.
Durante gli ultimi anni si è assistito ad una progressiva diffusione di impianti di riscaldamento sempre più all’avanguardia, soprattutto nel resto del territorio europeo, data la maggior consapevolezza della cittadinanza in tema di sostenibilità ambientale.
I nuovi sistemi permettono, infatti, di massimizzare l’azione riscaldante comportando un impatto minore e un discreto ribasso anche sui consumi in bolletta.
Sfruttare le onde sonore per produrre calore?
Una nuova interessante opportunità è rappresentata dalla tecnologia termoacustica. In cosa consiste? Parliamo di un sistema in grado di creare onde sonore che generano una dispersione di calore. Una soluzione innovativa che potrà tranquillamente essere implementata anche nelle abitazioni già esistenti ed abitate, in modo da andare incontro alle necessità degli utenti che scelgono di optare per questo sistema profondamente vantaggioso, anche perché maggiormente economico ed ecologico al 100%.
BlueHeart, start-up con sede a Heemskerk, nei Paesi Bassi, è divenuta pioniera vera e propria nel campo mediante lo sviluppo di una pompa di calore che sfrutta proprio la creazione delle onde sonore. Si tratta di un dispositivo caratterizzato da molteplici vantaggi, in quanto non produce rumore e utilizza come refrigerante l’elio pressurizzato, garantendo un apporto, in termini di potenza termica, pari a 6 kW, generando un impatto ambientale minimo, ma risultando comunque in grado di riscaldare efficacemente le varie zone della casa.
Gli obiettivi sul lungo termine
Il mercato del riscaldamento all’interno delle nostre abitazioni potrebbe concretamente assistere alla prepotente introduzione di un’ulteriore alternativa, altrettanto valida e, anzi, ancor più profittevole sotto numerosi punti di vista rispetto a quelle tradizionalmente più diffuse. Le pompe di calore ideate da BlueHeart, secondo quanto auspicato dagli stessi ideatori, potrebbero permettere una riduzione significativa delle emissioni, raggiugendo la soglia del 7% entro l’anno 2050.
L’innovativa proposta della start-up olandese ha dato il ‘la’ all’implementazione di tecnologie simili anche in altre parti d’Europa, a partire dalla Francia, dove l’azienda Equium è già al lavoro per la costruzione di altoparlanti in grado di favorire la propagazione delle onde sonore. E’ il caso di affermarlo, la tecnologia termoacustica spalanca le porte ad una nuova era nel mondo del riscaldamento domestico.