Un’asta che promette emozioni forti e collezionismo d’elite è in arrivo a Torino. Oltre 250 opere di arte moderna e contemporanea saranno messe all’incanto martedì 5 novembre, in concomitanza con la celebre settimana dell’arte di Artissima. Durante l’evento, gli appassionati potranno ammirare alcuni pezzi straordinari in mostra nella Sala Bolaffi, un’occasione imperdibile per scoprire opere di artisti iconici come Alighiero Boetti e Salvo, proprio mentre si prepara una retrospettiva dedicata a quest’ultimo alla Pinacoteca Agnelli.
Ben oltre 250 lotti, ciascuno con la propria storia unica, faranno parte dell’asta di Arte Moderno e Contemporanea di Bolaffi a Torino. Qui, i visitatori possono ammirare un’eclettica selezione di opere, dalle creazioni di artisti storici a quelle di talenti contemporanei. Il catalogo infatti include non solo dipinti e sculture, ma anche disegni e lavori su carta. Tra le opere in evidenza, spicca uno studio di Gustave Klimt risalente al 1898, realizzato in preparazione per il ritratto della dama viennese Sonja Knips, stimato tra 28 mila e 35 mila euro. Questo pezzo rappresenta un esempio affascinante dell’evoluzione stilistica di Klimt, capace di incantare i collezionisti e gli amanti dell’arte.
Ma l’asta non si limita al passato. Anche il futuro è rappresentato, con opere contemporanee come il prototipo dell’auto “Tork”, progettata dall’artista saudita Shalemar Sharbatly, una pioniera nel mondo dello street art. La sua inclusione nel catalogo dimostra la volontà di Bolaffi di abbracciare tutte le sfaccettature del panorama artistico, aprendo le porte a dialoghi tra stili e generazioni diverse. Il mix di opere storiche e contemporanee non solo valorizza la storia dell’arte, ma offre anche una finestra sulle nuove tendenze e innovazioni artistiche.
Boetti e Salvo: i top lot dell’asta
In cima alla lista dei lotti di spicco ci sono due nomi che hanno segnato la storia dell’arte italiana: Alighiero Boetti e Salvo. La stella di Boetti brilla in modo particolare grazie al suo arazzo “Segno e disegno” del 1978, con una stima che va da 280.000 a 350.000 euro. Questo lavoro, carico di significato, rappresenta un gioiello dell’arte concettuale. Un altro pezzo da non perdere è “Mimetismo“, realizzato da Boetti nel 1979, stimato tra 75.000 e 90.000 euro. La tecnica con cui si è espresso dimostra una grande abilità nel maneggiare la penna a biro su carta intelata, mostrando così la sua versatilità artistica.
D’altra parte, Salvo è un’altro protagonista di questa asta. Con una retrospettiva che si apre il 1 novembre presso la Pinacoteca Agnelli, il suo nome è sinonimo di innovazione e audacia. In catalogo ci sarà l’opera “Primavera” del 2006, un pezzo che incarna la sua visione artistica unica. A completare questo duo eccezionale c’è Antonio Ligabue, uno dei pittori più amati e controversi, che partecipa con la sua scultura “Albero con cane e gatto“, realizzata tra il 1952 e il 1953. Questa scultura, rigogliosa e ricca di emozioni, rappresenta la connessione profonda dell’artista con la natura e gli animali, ed è estimata tra 30.000 e 40.000 euro.
Una selezione straordinaria di opere in catalogo
L’asta non si esaurisce con i top lot, ma si arricchisce di numerosi lotti interessanti. Tra i lavori da segnalare c’è “Dentro e fuori” di Emilio Scanavino, un’opera che riflette sulle dualità dell’esistenza, e “Grigiorosso nero” di Carla Accardi, un esempio perfetto della sua marcatissima ricerca visiva. Inoltre, cantautorate come “Il nome di Carmen” di Emilio Isgrò, che rappresenta un momento cruciale della sua carriera con le celebri cancellature, le quali nel 2024 compiranno 60 anni.
Non da meno è “Strada con cipressi” di Ottone Rosai, un’opera affascinante datata 1956, che viene venduta insieme ad una lettera dell’artista stesso per chi l’aveva acquistata in passato. E nelle sezioni di multipli ed edizioni ci sono anche due splendidi pannelli serigrafati su tela da Giacomo Balla, provenienti dalla storica Casa Balla a Roma. Quest’asta di Bolaffi si prospetta come un appuntamento imperdibile per oltrepassare le barriere del tempo e festeggiare l’arte in tutte le sue forme.